Turchia nuovo hub del gas per la Russia: Putin ed Erdogan al telefono, ecco cosa si sono detti

Lorenzo Bagnato

17 Gennaio 2023 - 15:44

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Vladimir Putin non intende rinunciare alle esportazioni russe di petrolio e gas, ed è per questo che deve fare affidamento sulla Turchia.

Turchia nuovo hub del gas per la Russia: Putin ed Erdogan al telefono, ecco cosa si sono detti

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il suo omologo russo Vladimir Putin hanno parlato lunedì al telefono, impegnandosi in un’amichevole discussione sulla geopolitica internazionale.

«Ambiguità diplomatica» è il modo perfetto per descrivere la strategia geopolitica della Turchia. Insieme alla Cina, la Turchia è il Paese più potente ad avere ancora normali relazioni con la Russia, pur essendo anche un alleato occidentale.

Proprio come con la Cina, è difficile stabilire il livello di amicizia tra Russia e Turchia. Sulla carta dovrebbero essere nemici eppure non lo sono. Al contrario, si sostengono a vicenda su molti dossier internazionali.

La Russia e la Turchia sono i due attori più potenti nel Mar Nero. La posizione della Turchia, tuttavia, è strategicamente cruciale per la Russia. Istanbul, la città più grande della Turchia, si trova sullo stretto dei Dardanelli: l’unico passaggio aperto tra il Mar Nero e il Mediterraneo. Ciò significa che l’unico modo in cui la Russia ha per proiettare il potere nel Mediterraneo è con la cooperazione della Turchia.

La Turchia, tuttavia, è anche membro della Nato. Gli Stati Uniti hanno basi militari attive in Turchia, e infatti questi due Paesi hanno rispettivamente il primo e il secondo più grande esercito della Nato.

Per questi motivi, la Turchia è stata il mediatore tra la Russia e l’Occidente durante la guerra. L’accordo sulle spedizioni di grano, ad esempio, è stato firmato da Russia e Ucraina con la mediazione turca.

Per questi motivi Erdogan e Putin possono avere normali telefonate e discussioni, come è successo questo lunedì.

Cosa si sono detti Putin ed Erdogan

I due presidenti hanno parlato principalmente della situazione in Ucraina, riguardante sia la guerra sul territorio che la crisi energetica. La Russia ha ribadito i pericoli che l’Ucraina rappresenta per la pace mondiale, incolpando l’Occidente per le continue ostilità.

«Vladimir Putin ha attirato l’attenzione sulla linea distruttiva del regime di Kiev, che fa affidamento sull’intensificazione delle ostilità con il sostegno degli sponsor occidentali», ha affermato il Cremlino. Stranamente, sembra che non abbiano parlato dell’Iran e del sostegno nordcoreano al sforzo bellico russo.

Ma soprattutto, Putin ed Erdogan hanno parlato di gas. Nello specifico, il Cremlino ha rivelato che è intenzione di Putin fare della Turchia un hub del sud per il gas. Ora che il mercato europeo è definitivamente chiuso per Putin, ha bisogno di vendere petrolio russo e gas da qualche altra parte.

La Turchia si trova al crocevia tra la Russia, il Medio Oriente e l’Europa. Con uno sforzo sufficiente, la Turchia potrebbe seriamente diventare un nuovo hub per il gas. Per ottenere gas da fonti che non passano per la Turchia, ci vorrebbero tempo e denaro, cose che l’Europa al momento non ha.

Allo stesso tempo, però, l’Europa ha già mostrato con il price cap sul petrolio russo che non intende essere ricattata.

Infatti, il price cap si applica anche ai venditori terzi di petrolio russo. Se l’EU riuscisse a fissare un tetto di prezzo simile anche per il gas, i sogni della Turchia andrebbero in frantumi.

Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2023-01-16 17:22:50. Titolo originale: Turkey new Gas Hub for Russia: Putin and Erdogan on the phone, here’s what they said

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