Trattenute sulle pensioni di gennaio e febbraio 2018: la circolare dell’INPS

Simone Micocci

28 Dicembre 2017 - 13:38

Una circolare INPS annuncia delle trattenute sulle pensioni di gennaio e febbraio 2018: ecco perché è necessario e di quanto sarà ridotto l’importo della pensione.

Trattenute sulle pensioni di gennaio e febbraio 2018: la circolare dell’INPS

L’INPS conferma: nel 2018 l’importo delle pensioni aumenterà dell’1,1%, ma allo stesso tempo nei mesi di gennaio e febbraio ci saranno delle piccole trattenute.

Un conguaglio negativo rimandato da diversi anni che verrà applicato nei primi mesi del 2018 tramite una trattenuta sui trattamenti pensionistici. È la circolare 186/2017 dell’INPS a confermarlo, annunciando per i primi mesi del 2018 il recupero del conguaglio di perequazione dell’anno 2015.

Di quanto sarà ridotto quindi l’importo della pensione? Vediamo nel dettaglio quali saranno gli effetti sulle pensioni annunciati dall’INPS.

Trattenute sulle pensioni di gennaio e febbraio 2018

Il recupero del conguaglio di perequazione in riferimento all’anno 2015 è stato oggetto di diversi rinvii: prima la Legge di Stabilità 2016 con il quale è stato rimandato di un anno, poi la legge 19/2017 che lo ha reso effettivo dal 1° gennaio 2018.

Il conguaglio è necessario perché mentre fino all’anno 2014 la perequazione delle prestazioni assistenziali e previdenziali era determinata provvisoriamente allo 0,3%, dal 1° gennaio 2015 è stata stabilita la misura definitiva dello 0,2%. Quindi l’INPS dovrà recuperare quel -0,1% risultante dalla differenza delle due perequazioni.

Il recupero avverrà tramite una decurtazione dello 0,1% calcolato sulla pensione annua lorda, che verrà ripartita nelle mensilità di gennaio e febbraio 2018, ma solo se l’importo è superiore ai 6€.

Infatti, se l’importo da recuperare è inferiore ai 6€, il recupero del conguaglio di perequazione avverrà nella sola rata di gennaio 2018. Facciamo alcuni esempi:

  • alle pensioni lorde pari a 5.000€ annui saranno decurtati 5€ dalla mensilità di gennaio 2018;
  • alle pensioni lorde pari a 8.000€ annui saranno decurtati 4€ dalla mensilità di gennaio e altrettanti 4€ da quella di febbraio.

Una trattenuta minima, ma comunque è importante conoscerne il motivo per non restare sorpresi quando vi vedrete accreditato un importo inferiore rispetto a quanto vi aspettavate.

Inoltre, come spiegato dalla circolare INPS, per chi volesse sapere nel dettaglio qual è l’importo che gli è stato detratto dall’assegno pensionistico è disponibile un’area ad hoc sul sito dell’Istituto. Per consultarla basta seguire il seguente percorso:

“Assicurato pensionato” -> “Servizi al pensionato” -> Procedure di gestione delle pensioni” -> “Consultazione conguagli per perequazione 2015 sospesi”.

Pensioni, cos’altro cambia a gennaio 2018

Accanto alle novità negative - come appunto quella delle suddette trattenute - ce ne sono altre positive. Ad esempio, dal 1° gennaio 2018 dopo due anni di stallo l’importo delle pensioni tornerà a salire grazie all’aumento dell’1,1% che riguarderà anche le indennità di invalidità (clicca qui per consultare gli importi aggiornati al 2018).

L’aliquota dell’1,1% non sarà applicata a tutti i trattamenti ma solo a coloro che ricevono un assegno non superiore a 3 volte il minimo di 501,89€. Per chi invece riceve un trattamento previdenziale superiore a 3 volte il minimo, ma inferiore a 4, l’aliquota di rivalutazione è dell’1,045%.

Inoltre, fino a 5 volte il tasso di adeguamento è pari a 0.82% (75% di 1,1%), fino a 6 volte è del 0,55%, mentre superiore a 6 volte di circa il 49%.

Altra novità riguarda il pagamento delle pensioni: la Legge di Bilancio 2018 ha reso strutturale il primo giorno bancabile per il pagamento delle pensioni. Quindi i trattamenti previdenziali non saranno pagati nel secondo giorno bancabile del mese, come previsto dal decreto legge 65/2015, ma continueranno ad essere pagati come oggi (quindi dal lunedì al venerdì per le banche, anche il sabato per le poste).

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