TFR, dal 1° gennaio 2026 queste aziende avranno l’obbligo di versare all’Inps. Ecco cosa cambia

Patrizia Del Pidio

18 Dicembre 2025 - 13:43

Cambia il perimetro delle aziende obbligate a versare nel Fondo dell’Inps. Cosa cambia dal 1° gennaio 2026 al Tfr dei dipendenti privati?

TFR, dal 1° gennaio 2026 queste aziende avranno l’obbligo di versare all’Inps. Ecco cosa cambia

La Legge di Bilancio 2026 cambia il perimetro di azione del Fondo Inps per il Tfr andando a modificare una regola che da anni decide quali datori di lavoro siano obbligati a versare al Fondo. Un emendamento al disegno di legge di bilancio, infatti, rivede la soglia oltre la quale i datori di lavoro sono obbligati a versare al Fondo Tfr: non più una visione statica della soglia considerando i dipendenti assunti nel primo anno di attività, ma un perimetro legato a un limite dinamico.

Come funziona il Fondo Tfr?

Oggi sono tenute a versare nel Fondo Tfr, che assicura la corresponsione del trattamento di fine rapporto maturato ai dipendenti, solo le aziende con almeno 50 dipendenti. La soglia dei dipendenti viene calcolata in modo diverso in base all’anzianità operativa dell’impresa:

  • per quelle che erano operative al 31 dicembre 2006, il numero di riferimento è quello dei dipendenti medi che risultavano assunti nel 2006;
  • per quelle che sono nate dal 1° gennaio 2007, invece, il calcolo è effettuato sui dipendenti in forza nel primo anno di attività.

Questo calcolo ha escluso dall’obbligo molte aziende che negli anni successivi alla nascita hanno raggiunto e superato il limite dei 50 dipendenti perché, nel primo anno di attività ne avevano meno. L’obbligo doveva escludere le piccole aziende, ma in questo modo ha scollegato la reale dimensione dell’azienda dall’obbligo.

L’emendamento, quindi, interviene solo sul modo in cui si calcola la soglia e impatta sul numero di aziende chiamate all’obbligo di versamento del Tfr nel Fondo Tesoreria dell’Inps. Va sottolineato che il meccanismo del Fondo è operativo dal 2007, ma finora ha riguardato soltanto le aziende che hanno soddisfatto il limite dimensionale nel primo anno di attività.

Cosa cambia dal 1° gennaio 2026?

Dal 1° gennaio 2026 cambiano le regole e saranno chiamate a versare il Tfr all’Inps anche le aziende che hanno avuto meno di 50 dipendenti nel primo anno di attività, ma hanno raggiunto la soglia negli anni successivi. Si fa riferimento alla media dei lavoratori dipendenti in forza nell’anno solare precedente.

Nel 2026, quindi, oltre alle aziende già obbligate, vengono incluse nel perimetro del Fondo Tesoreria dell’Inps anche le aziende che nel 2025 hanno contato almeno 50 dipendenti in forza e che, magari, fino a quest’anno erano esentate dall’obbligo.

L’emendamento, inoltre, cancella il carattere libero e volontario di adesione alla previdenza integrativa per i neo assunti: dal 1° luglio 2026 i lavoratori dipendenti del settore privato alla prima assunzione dovranno aderire alla previdenza complementare con il conferimento dell’intero Tfr maturato.

Il dipendente potrà, in ogni caso, scegliere di mantenere il Tfr in azienda rinunciando all’adesione al fondo integrativo facendone comunicazione entro 60 giorni dalla data di assunzione.

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