Terza guerra mondiale, c’è la data. «Mancano pochi giorni»

Simone Micocci

24 Settembre 2025 - 16:43

Se dovesse scoppiare davvero la Terza guerra mondiale questa potrebbe essere la data di non ritorno. Lo scenario terribile previsto dall’analista.

Terza guerra mondiale, c’è la data. «Mancano pochi giorni»

L’ipotesi di una Terza guerra mondiale è passata da vaga paura in memoria del passato a minaccia incombente. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e il conflitto in Medio Oriente, più di ogni altra tensione, hanno assottigliato qualsiasi progetto di pace ed equilibrio.

L’Unione europea, gli Stati Uniti e la Nato in generale sono sempre più coinvolti nella crisi internazionale, che non estromette neanche la Cina, che trova invece terreno fertile per le proprie ambizioni.

A tal proposito, c’è una data in particolare in cui la pressione potrebbe esplodere e innescare un vero e proprio conflitto globale, probabilmente peggiore dei precedenti. A dirlo non è una profezia, ma l’analisi di un esperto d’eccezione quale il Generale Sir Richard Shirreff, ex Vice Comandante Supremo delle forze Nato in Europa.

Non è certo che la sua previsione diventerà realtà, ma senza dubbio ben evidenzia le gravi carenze dell’alleanza atlantica e invita ad alzare la guardia. Anche perché, nell’ipotesi peggiore, resterebbe ben poco tempo per prepararsi.

Quando può scoppiare la Terza guerra mondiale

Secondo il Generale Shirreff la Terza guerra mondiale potrebbe scoppiare il 3 novembre 2025.

Facciamo però attenzione a non distorcere le sue parole. L’analisi di Shirreff non indica che probabilmente scoppierà un conflitto mondiale e individua il 3 novembre come momento caldo in tal senso, ma semplicemente fa emergere uno dei possibili scenari, il più terribile a dire il vero.

Lo studio del Generale serve infatti a mettere in luce l’ipotesi peggiore che potrebbe palesarsi all’Occidente e al resto del mondo, qualora appunto la crisi globale tra Medio Oriente, Asia ed Europa raggiunga il punto di non ritorno. Il 3 novembre 2025 rappresenta una data da attenzionare, soprattutto per individuare i punti deboli della Nato. Lo scenario individuato da Shirreff è quindi improbabile, ma evidentemente basato su minacce reali come si può ben vedere.

Tutto comincerebbe infatti con un cyberattacco da parte di Russia e Bielorussia ai danni dei Paesi Baltici, causando un blackout totale presto esteso anche al resto d’Europa. Questa prima mossa si collocherebbe, secondo Shirreff, nel momento di maggiore vulnerabilità di Paesi come il Regno Unito, la Francia e la Germania per la carenza di scorte energetiche, vale a dire il 3 novembre. A questo punto, gli Stati europei sarebbero costretti a proclamare l’emergenza, tagliati fuori da corrente, trasporti, comunicazioni e pagamenti. Un contesto che preparerebbe il terreno al vero e proprio attacco militare, che il Generale vede arrivare il 4 novembre prossimo con l’invasione russa della Lituania, sfruttando l’enclave di Kaliningrad.

Così verrebbe invocato l’articolo 5 del Trattato atlantico, impegnando gli altri membri alleati ad aiutare la Lituania. Un aiuto minato dalla reticenza statunitense, poiché secondo l’analista l’amministrazione di Trump sarebbe poco propensa a scendere in campo per una minaccia che non coinvolge direttamente gli Stati Uniti.

Nel frattempo, approfittando del caos, la Cina potrebbe invadere Taiwan, anche in questo caso sacrificata dagli Usa pur di evitare il conflitto diretto. A questo punto, basterebbero soltanto 5 giorni per il collasso della Nato nella previsione di Shirreff. Non soltanto per l’inferiorità numerica, ma più che altro per il desiderio di evitare un’escalation nucleare che porterebbe l’Occidente a cedere alle pretese cinesi e russe.

Scoppierà la Terza guerra mondiale a breve?

Come già detto, l’analisi del Generale Shirreff serve semplicemente a evidenziare l’ipotesi peggiore che si potrebbe verificare, ma non trova alte probabilità di verificarsi.

I rapporti delle intelligence internazionali, peraltro, non confermano la vicinanza temporale di un eventuale conflitto globale.

La Terza guerra mondiale è un rischio reale, ma il pericolo di un’escalation sarebbe più in là di qualche anno. Non che sia molto rassicurante, anche perché la sequenza di eventi individuata dal Generale non è affatto fantasiosa, ma basata su fatti e minacce reali, oltre che su dinamiche diplomatiche ormai sotto gli occhi di tutti.

La dipendenza europea dagli Stati Uniti, la vulnerabilità agli attacchi cyber, la crucialità delle infrastrutture energetiche sono lacune effettive dell’alleanza, come pure la minaccia nucleare che paralizza molte delle risposte in potere della Nato. La situazione è quindi indubbiamente molto delicata e giorno dopo giorno il rischio diventa più alto, con i conflitti che persistono e portano a cedimento, in un modo o nell’altro, i Paesi coinvolti.

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