Terremoto: sospensione pagamento tasse. Ecco i Comuni che non pagano e le novità Casa Italia

Anna Maria D’Andrea

6 Settembre 2016 - 15:02

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Sono stati sospesi i termini tributari per i comuni maggiormente colpiti dal terremoto del 24 agosto. Inoltre, inizia oggi la discussione del Governo e degli esperti per la strutturazione del progetto Casa Italia, per la ricostruzione e l’adeguamento antisismico delle abitazioni nei territori a rischio. Ecco le agevolazioni fiscali per i terremotati e le novità Casa Italia

Terremoto: sospensione pagamento tasse. Ecco i Comuni che non pagano e le novità Casa Italia

Pubblicata la lista dei Comuni i cui cittadini non dovranno procedere con il pagamento delle tasse.
La misura a sostegno della popolazione colpita dal violento terremoto del 24 agosto è finalmente stata pubblica in Gazzetta Ufficiale e si propone di non gravare sulle tasche dei terremotati.
Il Governo sta valutando le diverse azioni da intraprendere per procedere con la ricostruzione delle zone danneggiate; tra i principali progetti c’è Casa Italia, la legge per la ricostruzione e l’adeguamento antisismico, studiata di concerto con esperti e tecnici

Nel frattempo, è stata annunciata la sospensione dal pagamento dei tributi.
Con Decreto del Ministero delle Finanze sono stati stabiliti i tempi e i comuni interessati dalla misura di sospensione.

Terremoto: sospensione dal pagamento dei tributi. Tempi e soggetti interessati

La sospensione dei termini di versamenti e di adempimenti tributari è concessa dal Decreto pubblicato il 1 settembre in Gazzetta Ufficiale alle persone fisiche che, alla data del 24 agosto 2016, avevano la residenza nei comuni colpiti dal terremoto. Sono sospesi quindi anche i tributi derivanti da cartelle di pagamento Equitalia.

La sospensione dei pagamenti si applica anche verso i soggetti che avevano stabilito la sede legale e operativa della propria attività nei territori dei comuni stabiliti dal decreto.

Il Decreto stabilisce che, però, per i tributi già versati, non si può procedere con la richiesta di rimborso.

La sospensione dei pagamenti è stabilita dal 24 agosto 2016 fino al 20 dicembre 2016 e gli adempimenti e i versamenti oggetto di sospensione dovranno essere effettuati in un’unica soluzione.

Elenco dei Comuni ai quali si applica la sospensione dal pagamento dei tributi

Con il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze è stata resa nota la lista delle regioni e dei relativi comuni interessati dal provvedimento.

  • MARCHE
    1. Acquasanta Terme (AP)
    2. Arquata del Tronto (AP)
    3. Montefortino (FM)
    4. Montegallo (AP)
    5. Montemonaco (AP)
  • ABRUZZO
    1. Montereale (AQ)
    2. Capitignano (AQ)
    3. Campotosto (AQ)
    4. Valle Castellana (TE)
    5. Rocca Santa Maria (TE)
  • LAZIO
    1. Accumoli (RI)
    2. Amatrice (RI)
    3. Cittareale (RI)
  • UMBRIA
    1. Cascia (PG)
    2. Monteleone di Spoleto (PG)
    3. Norcia (PG)
    4. Preci (PG)

Il sindaco di Amatrice: estendere le agevolazioni e i bonus anche ai non residenti

Amatrice, il comune in provincia di Rieti distrutto dal sisma, è un esempio di solidarietà. Il Sindaco ha affermato che, tra i cittadini non residenti con seconde abitazioni in loco, molti di questi hanno messo a disposizione le proprie abitazioni rimaste agibili per l’accoglienza degli sfollati.
Per consentire la rinascita del territorio, però, non basta la solidarietà: il Sindaco ha espresso la propria proposta di estendere le agevolazioni fiscali anche ai cittadini non residenti ma con abitazioni danneggiate dal terremoto. Soprattutto, afferma, constatando che Amatrice è meta di molto turismo non residenziale di cittadini che hanno una seconda abitazione nella zona. Senza agevolare la ricostruzione anche delle case dei non residenti, il territorio rischia di non riuscire a ripartire.

Casa Italia: al via il lavoro su ricostruzione e adeguamento antisismico

Oggi, 6 agosto, si apre a Palazzo Chigi la discussione su Casa Italia. La prima fase del progetto prevede la discussione di proposte, non solo tra i rappresentanti del Governo. All’incontro sono chiamati professori universitari, tecnici, industriali, ricercatori e rappresentanti di associazioni ambientalistiche.

Quel che si sa per certo è che, ad oggi, le risorse sul tavolo sono 12 miliardi di euro per iniziative riguardanti dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, beni culturali e periferie.
Ma il progetto Casa Italia è molto più ampio: si è parlato di 2 miliardi all’anno per 20 anni, per prevenire nuove tragedie come quella appena alle spalle.

Un primo segnale dell’allargamento del Sisma Bonus è atteso con la Legge di Bilancio. Certo, il lavoro da fare per la prevenzione e per l’adeguamento antisismico in Italia è tanto.
L’Ance ha calcolato che nei comuni a maggior rischio sismico (classe 1) ci sono circa 900mila immobili per i quali sarà opportuno procedere con le valutazioni strutturali e i conseguenti piani di adeguamento. La cifra aumenta se si considerano i comuni con rischio sismico di poco inferiore: la somma delle abitazioni nei comuni di classe 1 e classe 2 e di 5,7miliardi.

Il progetto Casa Italia, in fase di strutturazione, è quindi una necessità per la maggior parte dei territori del nostro Paese e siamo in attesa di conoscere quale sarà la reale cifra stanziata per l’adeguamento antisismico del nostro territorio e per prevenire disastri come quello del 24 agosto scorso.

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