L’Unione Europea ha avviato un’indagine contro Temu e Shein per contrastare la vendita di prodotti pericolosi per l’uomo.
L’Unione Europea ha avviato un’indagine approfondita contro le piattaforme di e‑commerce cinesi, in particolare Temu e Shein, dopo aver scoperto la presenza di una serie di articoli in vendita con caratteristiche potenzialmente dannose per i consumatori.
In un’intervista rilasciata al quotidiano britannico The Guardian, Michael McGrath, commissario europeo per la Giustizia, ha raccontato di essere rimasto “sconvolto” dall’imponente quantità di prodotti pericolosi che riescono a passare i controlli e ad arrivare in tutta Europa - nonostante le severe normative vigenti.
Gli articoli di Temu sotto accusa
Tra i prodotti segnalati dalle autorità europee ci sono i ciucci per neonati con perline decorative facilmente rimovibili, che rappresentano un grave rischio di soffocamento, ma anche impermeabili per bambini con lacci contenenti sostanze chimiche tossiche, occhiali da sole senza protezione UV e pantaloncini con coulisse più lunghe del consentito, un fattore che può causare rischi di inciampo.
È stata inoltre rilevata la presenza di butylphenyl methylpropional (Lillal) in alcuni cosmetici, una sostanza vietata nell’UE dal 2022 a causa del suo potenziale impatto sulla fertilità e sullo sviluppo fetale. Secondo i dati del sistema europeo Safety Gate, nel 2024 sono stati registrati 4.137 allarmi per prodotti non alimentari a rischio, di cui oltre un terzo riguardava prodotti cosmetici.
Il piano dell’UE per contrastare la vendita di prodotti pericolosi
L’UE riceve ogni giorno circa 12 milioni di pacchetti di “low‑value items” - ovvero merce sotto i 150 euro - di cui il 91% proviene dalla Cina. L’importazione di questi prodotti ha subito una crescita vertiginosa nel corso degli anni. Secondo la Commissione, nel 2024 sono stati spediti 4,6 miliardi di pacchetti, il doppio rispetto all’anno precedente.
La preoccupazione principale è che, se non controllato adeguatamente, questo imponente flusso di spedizioni dalla Cina potrebbe rappresentare non solo un rischio per la salute dei consumatori, ma anche un vantaggio sleale rispetto alle imprese europee, che devono sostenere costi di conformità normativa molto più elevati rispetto a quelli dei Paesi asiatici.
Nel febbraio 2025, la Commissione europea ha definito Temu e Shein responsabili per la vendita di prodotti pericolosi dopo un’indagine fondata sui criteri del Digital Services Act (DSA), o Regolamento sui Servizi Digitali, un insieme di norme dell’UE che richiede a piattaforme come Temu di implementare rigidi sistemi di monitoraggio per prevenire la vendita di prodotti non conformi.
Per arginare il flusso di vendita di pacchetti a basso valore, la Commissione sta valutando di abolire la soglia di esenzione dall’IVA per gli acquisti inferiori a 150 euro e di introdurre una tariffa fissa per ogni spedizione, una scelta molto simile a quella adottata da Donald Trump negli Stati Uniti, dove è stato firmato un ordine esecutivo che annulla una disposizione commerciale dei rivenditori al dettaglio, tra cui Temu e Shein, che consentiva di spedire pacchi di basso valore in esenzione da dazi ai consumatori americani.
Al contempo, l’UE sta discutendo anche della possibile creazione di un’autorità doganale europea per rafforzare i controlli alle frontiere. La Francia ha proposto di anticipare già al prossimo anno l’introduzione di tariffe per la vendita di pacchi a basso valore.
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Le reazioni di Temu e Shein
In risposta all’inchiesta, i colossi dell’e-commerce cinese hanno dichiarato di voler collaborare con le autorità europee e di aver aumentato gli investimenti sulle norme di sicurezza e conformità. Shein ha annunciato lo stanziamento di un piano da 15 milioni di dollari per rafforzare i controlli sulla qualità dei prodotti e garantire maggiore trasparenza nella filiera, eliminando oltre 500 fornitori ritenuti non conformi.
Temu, da parte sua, ha fatto sapere di avvalersi di enti di certificazione internazionali come TÜV SÜD, Eurofins, SGS e Bureau Veritas e di aver implementato sistemi di segnalazione e rimozione rapida dei prodotti pericolosi.
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