Addizionali comunali IRPEF saldo 2017 e acconto 2018: tabella aggiornata

Anna Maria D’Andrea

20 Marzo 2018 - 16:41

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Tabella addizionali comunali Irpef per il calcolo del saldo 2017 e dell’acconto 2018 aggiornata dall’Agenzia delle Entrate. Ecco le novità.

Addizionali comunali IRPEF saldo 2017 e acconto 2018: tabella aggiornata

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la tabella aggiornata con le addizionali comunali Irpef ai fini del calcolo del saldo 2017 e dell’acconto 2018.

L’elenco completo delle aliquote Irpef stabilite dai comuni è stato allegato sia nella sezione relativa al modello 730/2018 che al modello Redditi PF 2018.

Così come di consueto, la tabella contiene oltre alle aliquote Irpef stabilite dai comuni anche le soglie di esenzione previste e le modalità di gestione previste per particolari condizioni agevolative.

Le tabelle con le aliquote Irpef dei comuni dovranno esser consultate e tenute a disposizione in vista della compilazione della dichiarazione dei redditi con modello 730 e con modello Redditi PF 2018.

Addizionali comunali IRPEF saldo 2017 e acconto 2018: tabella aggiornata

Si allega di seguito la tabella delle addizionali comunali Irpef pubblicata dall’Agenzia delle Entrate il 20 marzo 2018.

Addizionali comunali Irpef - tabella 2018
Scarica la tabella aggiornata dell’Agenzia delle Entrate con le aliquote delle addizionali comunali Irpef deliberate dai comuni ai fini del calcolo di saldo 2017 e acconto 2018

Le aliquote Irpef stabilite dai comuni dovranno essere utilizzate per il calcolo del saldo dell’addizionale dovuto per il 2017 e per l’acconto in scadenza il 30 giugno 2018.

All’interno della tabella sono presente le diverse aliquote applicate ai cinque scaglioni di reddito, così come le fasce di esenzione da applicare sulla base del reddito imponibile per tutti i contribuenti, salvo i casi in cui è compilata la colonna Tipizzazione relativa ai casi particolari.

Cos’è l’addizionale comunale Irpef

L’addizionale comunale Irpef è una parte delle imposte applicate sul reddito delle persone fisiche che, come suggerisce il nome, è versata al comune presso cui il contribuente ha il domicilio fiscale alla data del 1° gennaio dell’anno a cui si riferisce il pagamento .

L’articolo 1 del decreto legislativo n. 360/1998 stabilisce che ciascun comune possa istituire la proprio aliquota di addizionale Irpef di importo non superiore allo 0,8%, eccetto che nel caso di Roma Capitale che a decorrere dall’anno 2011, può stabilire un’aliquota fino allo 0,9%.

A partire dal 2007 i Comuni possono introdurre delle soglie di esenzione dal versamento dell’addizionale Irpef, calcolata in base ai requisiti di reddito del contribuente.

Ai fini del calcolo dell’addizionale comunale Irpef bisognerà applicare l’aliquota fissata dal comune e contenute all’interno della tabella dell’Agenzia delle Entrate al reddito complessivo del contribuente, al netto degli oneri deducibili.

Sono obbligati al pagamento dell’addizionale tutti i soggetti passivi Irpef che nello stesso anno di riferimento del pagamento (nel nostro caso saldo 2017 e acconto 2018) risultano essere tenuti al versamento dell’Irpef, al netto delle detrazioni previste.

Per maggiori dettagli leggi anche -> Irpef 2018: aliquote, scaglioni e calcolo

Addizionale comunale Irpef in saldo e acconto

Sia lavoratori dipendenti che lavoratori autonomi sono tenuti a versare l’addizionale Irpef in saldo e acconto, unitamente al saldo dell’importa sul reddito delle persone fisiche.

L’acconto è calcolato nella misura del 30% dell’addizionale ottenuta applicando l’aliquota fissata dal comune per l’anno precedente al reddito imponibile IRPEF dell’anno precedente.

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