Supplenza insegnanti: come funziona, chi ha la precedenza e come si viene chiamati

Teresa Maddonni

31/05/2022

01/06/2022 - 14:34

condividi

Come si ottiene la supplenza insegnanti? Chi la precedenza? Ci sono diverse graduatorie e vari requisiti per entrare nel mondo della scuola. Tutto sul sistema di reclutamento dei supplenti.

Supplenza insegnanti: come funziona, chi ha la precedenza e come si viene chiamati

La supplenza insegnanti è il primo passo per entrare nel mondo della scuola. Ma come funziona una supplenza? Come si viene chiamati e chi ha la precedenza?

Rispondiamo a queste domande ricordando primariamente che il percorso per diventare insegnanti è stato modificato nel 2022 dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi del governo Draghi nell’ambito della riforma del reclutamento previsto dal Pnrr.

Per prendere una supplenza insegnanti occorre prima di tutto iscriversi, se si possiedono i titoli necessari, alle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) e contestualmente a quelle di istituto di competenza dei dirigenti scolastici.

Le Gps per prendere una supplenza, e questo vale per ogni ordine e grado d’istruzione dall’infanzia alla secondaria di secondo grado, vengono aperte per nuovi inserimenti o aggiornamento del punteggio, ed eventualmente per cambiare la provincia di iscrizione, ogni due anni. La prossima apertura, dopo quella del 2022, è prevista quindi nel 2024.

Vediamo allora nel dettaglio come funziona la supplenza a scuola, come si viene chiamati e con quale precedenza.

Supplenza insegnanti: come funziona e requisiti

Per capire come funziona una supplenza insegnanti nelle scuole di ogni ordine e grado, occorre comprendere prima di tutto che esistono delle graduatorie alle quali iscriversi divise in varie fasce.

A ciascuna tipologia di graduatoria corrisponde una diversa tipologia di requisiti che si devono possedere e una diversa tipologia di contratto quindi di supplenza. Ma andiamo per gradi. Le graduatorie alle quali ci si può iscrivere con cadenza biennale, cui corrispondono determinati requisiti, sono le seguenti:

  • graduatorie provinciali divise in due fasce prima e seconda. In prima fascia ci sono i docenti abilitati e specializzati per le graduatorie su posto comune e di sostegno. Nella seconda fascia rientrano coloro che non rientrano nella precedente categoria, tra cui i neolaureati o chi non ha mai insegnato. Per entrare nella seconda fascia delle Gps l’importante è avere un titolo di accesso per la classe di concorso per la quale si vuole ottenere la supplenza e i 24 Cfu/Cfa nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche;
  • le graduatorie di istituto cui ci si iscrive contestualmente alle Gps scegliendo 20 scuole nella provincia prescelta.

Le Gps danno la possibilità di prendere una supplenza con contratto a tempo determinato al 30 giugno o al 31 agosto. Le graduatorie di istituto invece, che sono appannaggio del dirigente scolastico, servono ad attribuire le supplenze temporanee.

Per prendere una supplenza insegnanti esistono anche le graduatorie ad esaurimento (Gae) nelle quali sono iscritti i docenti abilitati. Per avere una supplenza insegnanti è possibile anche inviare una Mad, vale a dire una dichiarazione spontanea di messa a disposizione per l’insegnamento che l’aspirante può inoltrare ai dirigenti scolastici di ogni singola scuola in Italia, nella quale è presente la disciplina per la quale si possiede il titolo, ma non nella provincia presso la quale si è iscritti per le Gps.

Chi ha la precedenza e come si viene chiamati

Premesso che esistono diverse graduatorie per proporsi come supplenti della scuola attraverso l’iscrizione e l’aggiornamento biennale del punteggio, bisogna anche comprendere come si viene chiamati e chi ha la precedenza.

È chiaro che essendoci delle graduatorie la supplenza va attribuita in modo prioritario a chi ha un punteggio maggiore ma, nel fare questa considerazione, occorre evidenziare che anche tra le varie graduatorie e fasce c’è un ordine di priorità.

Partiamo con il dire che la supplenza insegnanti può essere di tre tipi:

  • annuale su posti/cattedre vacanti e disponibili entro il 31 dicembre con una durata del contratto fino al 31 agosto;
  • temporanea fino al termine delle attività didattiche su posti/cattedre non vacanti ma disponibili e che si sono resi tali entro la data del 31 dicembre e su spezzoni che non concorrono a costituire cattedre o posti orario. La durata della supplenza in questo caso è fino al 30 giugno;
  • temporanea per assenze brevi e comunque non oltre il termine delle lezioni.

Nell’attribuzione della supplenza, si terrà conto della diversa tipologia e delle varie fasce delle graduatorie. Per la copertura delle supplenze annuali e di quelle fino al termine delle attività didattiche, quindi per le due tipologie di cui sopra, vengono utilizzate nell’ordine:

  • Gae;
  • Gps di prima fascia;
  • Gps di seconda fascia.

Queste supplenze vengono attribuite dall’Ufficio Scolastico Territoriale. Qualora dovessero residuare i posti dalle nomine a livello provinciale e per la copertura delle supplenze temporanee vengono utilizzate le graduatorie di istituto di cui è responsabile il dirigente scolastico che da queste attinge.

Ma come si viene chiamati per la supplenza? Dapprima si procede alle immissioni in ruolo per chiamata veloce, dopodiché si procede, entro la metà di settembre, al conferimento delle supplenze da Gae e da Gps di prima fascia e poi di seconda fascia.

Prima di procedere alla assegnazione delle supplenze, gli Uffici scolastici regionali pubblicano il quadro complessivo delle disponibilità e il calendario delle convocazioni. Tali dati verranno costantemente aggiornati nel corso delle operazioni e, comunque, sono resi pubblici al termine delle quotidiane operazioni di conferimento.

I docenti o aspiranti tali vengono pertanto convocati per la supplenza e in base alla loro posizione in graduatoria dovranno tenere d’occhio il sito dell’Usr della provincia per la quale sono iscritti nelle graduatorie.

Se la convocazione avviene in presenza i candidati devono:

  • essere presenti personalmente;
  • delegare altra persona mediante specifica delega;
  • far pervenire una delega di accettazione al dirigente responsabile delle operazioni.

Per le convocazioni in ambito telematico, gli aspiranti devono seguire le indicazioni degli Usr territorialmente competenti. I docenti che hanno la specializzazione sul sostegno vengono chiamati in via prioritaria dalle Gae, e poi dalle Gps di prima e seconda fascia rispetto ad altre tipologie di insegnamento.

Per le supplenze temporanee, come abbiamo detto, la convocazione arriva dal dirigente scolastico. La convocazione avviene di norma tramite Pec in modalità singola o multipla. Per supplenze pari o superiori a 30 giorni la chiamata deve avvenire almeno 24 ore prima del termine previsto per la risposta del docente.

Allo scadere del termine il dirigente acquisisce le disponibilità e conferisce le supplenze in base alla graduatoria di istituto. Il termine massimo per la presa di servizio dovrebbe essere di non più di 24 ore.

Domanda

Per ottenere una supplenza l’aspirante docente deve prima di tutto inviare la domanda. L’istanza di iscrizione alle graduatorie provinciali e d’istituto per nuovo inserimento o aggiornamento ha validità biennale. Per il biennio 2022-2024 i termini per l’istanza scadono a maggio.

Tra i mesi di luglio e agosto di ogni anno i docenti devono tuttavia dare disponibilità, attraverso una procedura online, per le supplenze; la procedura informatizzata è stata inaugurata nel 2021.

Si legge nell’ordinanza ministeriale del 6 maggio 2022 per le Gps quanto segue:

Attraverso la procedura informatizzata gli aspiranti possono indicare, con preferenza sintetica o analitica, tutte le sedi di organico relative a ciascun grado di istruzione richiesto. Nel conferimento delle supplenze, il sistema informatico è programmato in modo che si tenga conto delle disponibilità che si determinino fino al termine del 31 dicembre, effettivamente esistenti in relazione ai diversi turni di nomina, come registrate dall’ufficio scolastico territorialmente competente.

Solo una volta presentata l’istanza di disponibilità alle supplenze con la scelta delle sedi nella provincia di interesse, per la presentazione della quale darà indicazioni tempestive il Miur, si procede all’assegnazione delle stesse.

Sanzioni

La rinuncia a una supplenza insegnanti e la mancata presa di servizio comportano per l’aspirante delle sanzioni come disposto dalle ultime novità 2022.

Le sanzioni riguardano più nel dettaglio:

  • rinuncia alla supplenza insegnanti;
  • mancata presa di servizio;
  • abbandono del servizio.

Se l’aspirante rinuncia all’assegnazione della supplenza o non prende servizio, perde la possibilità di conseguire supplenze annuali o fino al termine delle attività didattiche da Gae, Gps e graduatorie di istituto, per tutte le classi di concorso e posti di insegnamento di ogni grado d’istruzione cui il medesimo abbia titolo. Ciò riguarda l’anno scolastico di riferimento.

L’abbandono del servizio invece prevede la perdita della possibilità di prendere una supplenza insegnanti per tutto il periodo di vigenza delle graduatorie. Per fare un esempio, qualora l’abbandono dovesse avvenire nell’anno scolastico 2022/2023, il docente perde la possibilità di ottenere la supplenza anche nell’anno scolastico 2023/2024.

Ovviamente è possibile:

  • abbandonare una supplenza temporanea da GI per una supplenza al 30 giugno o al 31 agosto;
  • abbandonare una supplenza fino al termine delle attività didattiche per una al 30 giugno;
  • abbandonare una supplenza insegnanti al 30 giugno per una al 31 agosto.

Argomenti

# Scuola
# MIUR

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO