Supermercati più economici, ecco i più convenienti del 2025

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3 Settembre 2025 - 16:09

Dove fare la spesa per risparmiare? Ecco la classifica dei supermercati più convenienti ed economici in assoluto, senza rinunciare alla qualità.

Supermercati più economici, ecco i più convenienti del 2025

Tra catene della grande distribuzione, ipermercati, supermercati locali e discount, le famiglie italiane oggi hanno una miriade di opzioni. Ma in un contesto economico in cui il costo della vita continua a salire e il carrello della spesa incide sempre di più sul bilancio familiare, scegliere dove fare acquisti può fare davvero la differenza. Confrontare offerte e prezzi, però, non sempre è così semplice, soprattutto con l’introduzione di promozioni digitali e formule di fidelizzazione sempre più sofisticate. Senza dimenticare il fenomeno dello shrinkflation.

Per tale motivo, la classifica dei supermercati più economici del 2025 si rivela uno strumento indispensabile per chi vuole risparmiare davvero, senza sacrificare qualità e convenienza. L’analisi, basata su centinaia di etichette e migliaia di scontrini raccolti in tutta Italia, conferma un trend ormai consolidato: i discount dominano la scena, occupando ben 7 delle prime 10 posizioni.

Le sorprese non mancano sul fronte geografico: alcune regioni italiane si distinguono per una spesa mediamente più contenuta, grazie alla presenza capillare di punti vendita convenienti e a una maggiore competitività locale. Insomma, fare la spesa nei luoghi giusti oggi può significare un risparmio annuale notevole, che si traduce in un reale sollievo per il portafoglio. Scopriamo, allora, la classifica dei supermercati più convenienti del 2025.

I supermercati più economici oggi: la classifica assoluta

Rispondiamo subito alla domanda delle domande: qual è il supermercato più conveniente dove fare la spesa nel 2025?

Eurospin è il supermercato più economico. Il discount italiano si aggiudica il primo premio della speciale classifica stilata grazie all’inchiesta di Altroconsumo. Un’indagine che ha visto il coinvolgimento di ben 1.150 punti vendita in 67 città diverse, su 1,6 milioni di prezzi rilevati per 125 categorie di prodotti.

Insomma, Eurospin è il supermercato più economico in base a un campione molto ampio di analisi e succede a Lidl, vincitore della classifica precedente (oggi al 3° posto). È emerso, inoltre, che una famiglia composta da quattro persone che fa la spesa all’Eurospin, comprando i prodotti economicamente più vantaggiosi, può risparmiare fino a 3.700 euro all’anno rispetto agli 9.276 euro che spende in media - secondo i dati Istat. Quindi, è qui che si fa la spesa più conveniente.

Ecco la classifica assoluta completa dei supermercati più convenienti realizzata da Altroconsumo, con accanto, in percentuale, la relativa maggiorazione a parità di spesa rispetto alla scelta più conveniente che è, come detto, Eurospin.

PosizioneCatena (Iper, Super, Discount)Indice di risparmio (base 100)Maggiorazione in percentuale rispetto alla catena più economica
1 Eurospin 100 -
2 Aldi 101 1%
3 Lidl 101 1%
4 IN’s Mercato 102 2%
5 MD 109 9%
6 Penny 110 10%
7 Todis 114 14%
8 Ipercoop 115 15%
9 Interspar 117 17%
10 Carrefour 120 20%
11 Panorama 120 20%
12 Esselunga Superstore 121 21%
13 Esselunga 122 22%
14 Spazio Conad 123 23%
15 Coop 124 24%
16 Conad 125 25%
17 Conad Superstore 126 26%
18 Pam 128 28%
19 Famila Superstore 129 29%
20 EuroSpar 129 29%
21 Tigre 130 30%
22 Famila 131 31%
23 Carrefour Market 135 35%

Come si evince dalla classifica, scegliendo solo i prodotti più economici disponibili per la propria spesa, il Carrefour Market è in media più caro di circa il 35% rispetto all’Eurospin. Inoltre, come è possibile notare, ma non è una sorpresa, le prime 7 posizioni sono monopolizzate da discount.

Il primo supermercato «di marca» è Ipercoop, che si prende quest’anno la palma di primo grande super per convenienza, succedendo a Esselunga Superstore (che invece era risultato il più conveniente nel 2024).

Dall’inchiesta di Altroconsumo, tuttavia, è emerso un dato interessante. Tra marzo 2024 e marzo 2025 i prezzi rilevati nei supermercati considerati hanno evidenziato in media un moderato incremento (+2,2%). L’aumento più marcato si è registrato nei supermercati tradizionali (+2,4%), seguiti dai discount (+2,1%) e dagli ipermercati (+1,9%). Pur trattandosi di variazioni limitate, risultano comunque superiori a quelle osservate nell’indagine precedente, la quale aveva sancito un certo aumento sia per gli iper che per i super ma un sostanziale equilibrio per i discount (a differenza di quest’anno).

Le classifiche dei supermercati più economici per la spesa mista

Tutto cambia se si fa una “spesa mista”, ossia una spesa che vede tutti i tipi di prodotti da quelli più economici, di marca e a marchio commerciale. In questo caso è stato necessario dividere la classifica in due, in quanto Iper e supermercati non sono paragonabili né confrontabili con i discount (che dispongono, di base, di meno marchi).

La classifica per i supermercati e ipermercati più economici del 2025 con una spesa mista è così composta:

Posizione Catena (Iper e Super) Indice di risparmio (base 100) Maggiorazione in percentuale rispetto alla catena più economica
1 Famila 100 -
2 Famila Superstore 100 -
3 Coop 101 1%
4 Conad 102 2%
5 Panorama 103 3%
6 Tigre 103 3%
7 Conad Superstore 104 4%
8 Ipercoop 104 4%
9 Pam 105 5%
10 Eurospin 106 6%
11 Spazio Conad 106 6%
12 Carrefour 107 7%
13 Esselunga 107 7%
14 Interspar 107 7%
15 Esselunga Superstore 108 8%
16 Carrefour Market 109 9%

E se è Famila il supermercato più economico, per i discount il migliore si riconferma In’s Mercato. Di seguito la breve classifica dei discount più economici con una spesa mista:

PosizioneCatena (Discount)Indice di risparmio (base 100)Maggiorazione in percentuale rispetto alla catena più economica
1 IN’s Mercato 100 -
2 Eurospin 102 2%
3 Lidl 103 3%
4 Aldi 110 10%
5 MD 111 11%
6 Penny 114 14%
7 Todis 114 14%

Prodotti di marca: dove fare la spesa più economica?

Come anticipato, la classifica varia a seconda delle preferenze e delle abitudini dei consumatori. Anche chi predilige comprare prodotti di marca ha l’opportunità di poter risparmiare scegliendo il supermercato o ipermercato più economico.

In questo caso, Altroconsumo ha dovuto redigere una classifica nazionale escludendo i discount, in quanto in quest’ultimi i prodotti di marca sono meno diffusi. Di seguito la classifica:

PosizioneCatena (Iper e Super)Indice di risparmio (base 100)Maggiorazione in percentuale rispetto alla catena più economica
1 Famila 100 -
2 Famila Superstore 100 0%
3 Esselunga 101 1%
4 Esselunga Superstore 101 1%
5 Ipercoop 101 1%
6 Spazio Conad 102 2%
7 Carrefour 102 2%
8 Interspar 102 2%
9 Panorama 103 3%
10 Conad Superstore 103 3%
11 Coop 103 3%
12 EuroSpar 103 3%
13 Pam 104 4%
14 Tigre 104 4%
15 Conad 105 5%
16 Carrefour Market 108 8%

Quanto si può risparmiare scegliendo i supermercati più economici?

Per fare una stima del risparmio medio, è importante tenere a mente i dati Istat in merito a quando spendono gli italiani ogni anno per fare la spesa. Stando al rapporto del 2024, si può affermare che, per fare la spesa, un nucleo familiare composto:

  • da una sola persona spende in media 5.548 euro annui;
  • da una coppia spende 8.208 euro annui;
  • da 4 persone (genitori e figli) spende mediamente 9.276 euro annui.

Ecco, allora, a quanto potrebbe ammontare il risparmio possibile in un anno se si scelgono i super, gli iper e i discount più convenienti della classifica:

TIPO DI SPESARISPARMIO PER UN NUCLEO DI 1 PERSONARISPARMIO PER UNA COPPIARISPARMIO PER UN NUCLEO DI 4 PERSONE
SPESA CON PRODOTTI PIÙ ECONOMICI 2.249 € 3.273 € 3.700 €
SPESA CON PRODOTTI A MARCHIO COMMERCIALE (IN IPER E SUPER) 2.011 € 2.927 € 3.308 €
SPESA MISTA (AL DISCOUNT) 1.725 € 2.511 € 2.838 €
SPESA MISTA (IN IPER E SUPER) 126 € 184 € 208 €
SPESA CON PRODOTTI DI MARCA (IN IPER E SUPER) 307 € 447 € 506 €

Le città (e le regioni) dove si spende di meno per fare la spesa

Ogni anno l’indagine di Altroconsumo fotografa la situazione dei prezzi nei principali supermercati e ipermercati italiani e anche «come va il Paese» da queste rilevazioni. D’altronde, l’analisi prende in considerazione oltre sessanta città e consente di individuare sia le catene più convenienti, sia i territori dove la competizione è più forte e il risparmio potenziale più significativo.

Nord: il «regno» della convenienza

Contrariamente a quanto spesso si pensa, è nel Nord Italia che si trovano le migliori opportunità di risparmio. Le regioni più convenienti risultano Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto. Per comodità e attinenza economica (per questa particolare classifica), anche la Toscana può essere comparata alle regioni sopracitate. In questi territori, oltre a una maggiore concorrenza tra insegne, il peso della spesa alimentare sul reddito familiare è più contenuto: in Trentino incide appena per il 10,7%, mentre in Lombardia per l’11,1%, grazie a redditi medi più elevati.

Non sorprende, quindi, che i supermercati più economici appartengano proprio a catene radicate nel Nord. L’Iper Rossetto di Marcon, in provincia di Venezia, conquista il primo posto assoluto con indice 100, confermando la leadership del gruppo che colloca ben cinque dei suoi punti vendita nella top ten.

A Como brilla l’Iperal, mentre la catena Mega piazza tre supermercati ai vertici tra Pordenone, Udine e Treviso. Venezia si distingue come la città dove una famiglia può spendere meno: circa 6.260 euro l’anno.

Centro: risultati intermedi ma differenziati

Il Centro occupa una posizione intermedia, con alcune realtà virtuose e altre meno favorevoli. A Firenze, ad esempio, il risparmio potenziale arriva a 970 euro annui, mentre in città come Perugia, Arezzo o Pescara la differenza di spesa tra i vari supermercati oscilla fra 400 e 700 euro. Tuttavia, in regioni come Lazio, Umbria e Marche l’incidenza della spesa sul bilancio familiare resta più elevata rispetto al Nord, riducendo i margini di risparmio effettivo.

Difatti, qui troviamo regioni molto care (come Lazio e Molise), regioni considerate intermedie (Umbria, Abruzzo e Marche) e una di quelle meno care (la già citata Toscana). C’è un po’ di tutto ma siamo lontani dagli standard «settentrionali».

Sud: prezzi nella media ma redditi più bassi

Il Sud si colloca complessivamente in linea con la media nazionale per quanto riguarda i prezzi, ma i redditi più bassi fanno sì che la spesa pesi molto di più sui bilanci familiari.

In Puglia arriva a incidere per il 19,3% del reddito, in Calabria per il 19,2% e in Campania per il 18,5%. In queste regioni il margine di risparmio è spesso minimo: a Napoli e Caserta la differenza tra il punto vendita più economico e quello più caro non supera i 50 euro all’anno.

Ci sono però alcune eccezioni: a Taranto, ad esempio, un punto vendita Dok si è distinto con buone performance di prezzo (indice 107). Tuttavia, nel complesso, la concorrenza è meno vivace e le famiglie hanno meno possibilità di ridurre la spesa alimentare.

Le città meno convenienti

Se Venezia e, in generale, il Triveneto (più Lombardia) risultano essere le zone d’Italia in cui si può risparmiare di più (anche il base ai redditi più elevati), allo stesso tempo ci sono degli ultimi della classe.
All’estremo opposto rispetto a Venezia e Como troviamo Sassari, dove il costo minimo annuo della spesa supera i 7.400 euro, e Bologna, che insieme a un Despar di Cagliari e a un Sigma del capoluogo emiliano presenta i valori più elevati della classifica.

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