Ho chiesto a ChatGPT di creare il portafoglio perfetto per un reddito passivo. Ecco come l’AI ha bilanciato azioni, bond e asset alternativi (e cosa funziona davvero per un investitore italiano).
L’intelligenza artificiale può costruire un portafoglio di investimento capace di generare un reddito passivo stabile e diversificato? È la domanda che ho posto a ChatGPT, il modello linguistico di OpenAI che ormai milioni di persone utilizzano anche per ricevere consigli su temi che, fino a ieri, erano dominio esclusivo di consulenti e analisti finanziari.
Il risultato, a tratti lucido e strutturato, è una sorta di “scheletro” di portafoglio ideale che, pur non potendo sostituire una consulenza personalizzata, offre una visione di come l’intelligenza artificiale interpreta il concetto di reddito passivo.
Il portafoglio investimenti perfetto, secondo ChatGPT
La prima risposta di ChatGPT è quasi scolastica, ma centrata:
“Un portafoglio per il reddito passivo deve bilanciare rendimento e stabilità, combinando strumenti che generano flussi di cassa costanti - come obbligazioni, dividendi azionari e fondi immobiliari - con una parte più dinamica capace di proteggere dall’inflazione e dalla volatilità dei mercati”.
Alla richiesta di un’allocazione concreta, l’AI ha proposto una struttura che, pur ipotetica, appare coerente con molti modelli reali utilizzati da consulenti indipendenti:
- 40% in ETF azionari globali a dividendo (UCITS, ovvero ETF soggetti a una disciplina europea armonizzata, che protegge i risparmiatori), che distribuiscono solitamente ogni tre mesi. ChatGPT cita MSCI World High Dividend Yield e FTSE All-World Dividend come benchmark di riferimento, con l’idea di trasformare la volatilità in flussi.
- 30% in obbligazioni e titoli di Stato europei con scadenze medio-lunghe, preferibilmente ETF governativi italiani ed europei per beneficiare del trattamento fiscale del 12,5% sui titoli di Stato.
- 15% in REIT o ETF immobiliari europei che distribuiscono cedole periodiche, per aggiungere una componente reale al portafoglio.
- 10% in strumenti di liquidità o ETF a breve termine, utile per gestire opportunità e volatilità.
- 5% in asset alternativi o tematici (oro fisico tramite ETC o fondi infrastrutturali), per protezione da inflazione e shock geopolitici.
“Questo portafoglio”, spiega l’AI, “potrebbe generare un rendimento medio annuo lordo intorno al 4-5%, con distribuzioni periodiche e volatilità contenuta nel medio periodo”.
Una proposta sensata, ma non infallibile
L’AI, va detto, ragiona come un consulente prudente: punta all’equilibrio, non alla speculazione. Tuttavia, quando si passa dalla teoria alla pratica, emergono le prime crepe.
La prima riguarda la tassazione: in Italia, i dividendi e le cedole da ETF esteri sono soggetti a un’aliquota del 26%, tranne la parte di proventi derivante da titoli di Stato, tassata al 12,5%. Un portafoglio “a reddito” costruito con ETF esteri ad accumulazione o distribuzione potrebbe quindi restituire al netto un rendimento inferiore a quello stimato da ChatGPT, specialmente se i flussi non vengono reinvestiti.
Un’altra criticità riguarda un aspetto valutario. Molti ETF globali distribuiscono dividendi in dollari. L’intelligenza artificiale non lo ha specificato, ma l’investitore italiano deve considerare il rischio di cambio, che può amplificare o abbassare i flussi in euro. La parte “alternativa” suggerita da ChatGPT, come oro e infrastrutture, è sì interessante, ma spesso poco accessibile a un piccolo investitore, soprattutto se l’obiettivo dichiarato è generare un reddito periodico.
Se è da lodare la chiarezza metodologica, dovuta al fatto che l’intelligenza artificiale ragiona per categorie logiche, non emotive, emerge anche un limite evidente. Manca la contestualizzazione umana. L’AI non sente la paura nei momenti di crisi, né l’euforia nei rally di mercato (e questo è un bene) ma non percepisce neppure la realtà del risparmiatore italiano che paga il mutuo, ha un orizzonte breve o semplicemente non dorme tranquillo quando il mercato scende del 10%.
Cosa ne penso? Beh, ci sarebbe molto da dire. Tuttavia, nel complesso, direi che si tratta di investimenti piuttosto consistenti, considerando il rendimento atteso e paragonandolo a quello attuale offerto dal BTP a 10 anni (3,40%).
ChatGPT ha cercato di dimostrare l’importanza della diversificazione attraverso un’ampia gamma di investimenti. Ottimo, ma vale la pena notare che strumenti come gli ETF MSCI World High Dividend Yield e FTSE All-World Dividend sono comunque già incredibilmente diversificati.
Un investitore che cerca un approccio non interventista potrebbe allocare una parte del proprio portafoglio a investimenti globali e al debito pubblico, adottando invece un approccio più convinto per la parte restante, detenendo un numero minore di posizioni attentamente selezionate.
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