Superbonus, pensioni e smart working, cosa prevede il decreto Milleproroghe

Patrizia Del Pidio

27 Dicembre 2023 - 13:20

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Approvata la manovra, ora si pensa al decreto Milleproroghe per allungare i tempi di diverse misure, norme e versamenti. Nel mirino smart working, pensioni e superbonus.

Superbonus, pensioni e smart working, cosa prevede il decreto Milleproroghe

Con l’approvazione della Legge di Bilancio al Senato e con la scontata approvazione anche alla Camera, ora è corsa per permettere, entro fine anno, l’approvazione del Decreto Milleproroghe, ovvero il provvedimento che, ogni anno, allunga i termini per versamenti, discipline e norme. Quest’ultimo potrebbe contenere misure che andrebbero a coinvolgere moltissimi italiani, come la proroga del Superbonus, novità per le pensioni e lo smart working e misure sull’Irpef.

La discussione si dovrebbe tenere nell’ultimo Consiglio dei Ministri dell’anno, atteso per domani, 28 dicembre quando dovranno essere approvati anche quattro decreti attuativi della delega fiscale (compreso quello sull’Irpef) oltre a tutto ciò che è rimasto fuori dalla Legge di Bilancio. Cosa potrebbe cambiare con il decreto Milleproroghe? Vediamo le novità più attese e quanto sia probabile che siano inserite nel decreto.

Milleproroghe e Superbonus

Una delle novità che moltissimi italiani attendono, al momento, è la proroga del Superbonus per la quale sta spingendo in modo particolare il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris. Concretamente, lo fa notare lo stesso senatore, le difficoltà nell’inserire il superbonus nel decreto Milleproroghe non sono poche e si ipotizza un provvedimento apposito.

Senza una proroga in tal senso il superbonus, che già è passato dal 110% al 90% nel 2023, nel 2024 scenderebbe a una aliquota del 70% riservata, però soltanto ai condomini e che escluderebbe le villette e le unifamiliari.

Considerando che ancora oltre 30mila cantieri sono aperti, la cosa porterebbe al rischio, per chi ha iniziato i lavori senza terminarli, di dover pagare di tasca propria la differenza; questo porterebbe, tra le altre cose, a una serie di contenziosi tra i committenti e le ditte edili che non hanno terminato i lavori entro i termini stabiliti (con il pericolo concreto che a pagare siano proprio le aziende edili che non hanno rispettato i termini, a volte anche al di fuori della propria responsabilità).

Una delle ipotesi messe in campo è quella di consentire un Sal straordinario, anche senza una vera e propria proroga, che permetta di ottenere l’agevolazione a importo pieno su tutti i lavori portati a termine entro il 31 dicembre salvando, al tempo stesso, le ditte edili e il portafogli dei committenti.

Milleproroghe cosa potrebbe cambiare per le pensioni?

Nell’occhio del mirino con il decreto Milleproroghe le pensioni dei medici. L’esecutivo aveva l’obiettivo di innalzare l’età pensionabile per questa categoria a 72 anni, ma la decisione ha scatenato non poche proteste e anche diversi scioperi di fine anno. Per il momento il Governo ha fatto marcia indietro per rivalutare la cosa, ma solo per rimandarla. Proprio per questo l’innalzamento da 70 anni a 72 anni della pensione dei medici potrebbe rientrare nel decreto Milleproroghe.

Smart working nel Milleproroghe

Il decreto Anticipi ha prorogato fino al 31 marzo 2024 il lavoro agile nel settore privato per i genitori di figli che non hanno compiuto i 14 anni e per i lavoratori fragili, Nessuna proroga, invece, nel pubblico impiego dove si potrà utilizzare lo smart working solo fino al termine del 2023. Con il Milleproroghe si valuta si ridefinire i parametri del lavoro agile anche per il pubblico impiego. L’impegno sarebbe abbastanza oneroso e proprio per questo al momento appare di difficile attuazione

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