Superbonus 2024, sanatorie approvate per redditi bassi e lavori non conclusi

Nadia Pascale

22/02/2024

22/02/2024 - 11:12

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Convertito in legge il decreto Superbonus, novità per redditi bassi e per chi non ha concluso i lavori. Slitta il termine per la comunicazione della cessione del credito.

Superbonus 2024, sanatorie approvate per redditi bassi e lavori non conclusi

Approvato in via definitiva il decreto Superbonus, tutte le novità per il 2024 per chi ha redditi bassi e per chi non è riuscito a recuperare le classi energetiche essenziali.

Passa al Senato con 81 favorevoli, 48 contrari e 4 astenuti, il decreto Superbonus 2024, ora convertito in legge, confermate tutte le misure già previste.

Ecco cosa cambia per chi ha redditi bassi e per chi non conclude i lavori con il nuovo Superbonus.

Superbonus 2024 convertito, confermata la sanatoria per chi non conclude i lavori

Il Superbonus 2024 riconosce il rimborso del 70% delle spese sostenute sotto forma di detrazioni fiscali.
Per il 2024 non c’è possibilità di avvalersi di cessione del credito e sconto in fattura. In sede di conversione del decreto sono confermate anche tutte le sanatorie previste nella prima stesura, mentre non passano gli emendamenti presentati dall’opposizione.

La sanatoria più importante riguarda la possibilità, per coloro che non hanno terminato i lavori entro il 31 dicembre 2023, di ottenere comunque le agevolazioni fiscali anche senza aver recuperato due classi energetiche.

In teoria, in base alla normativa Superbonus, l’Agenzia delle Entrate avrebbe potuto richiedere a tali contribuenti la restituzione delle somme già incassate proprio a causa del mancato recupero delle due classi energetiche. Grazie alla norma in oggetto è scongiurato questo pericolo, ma purtroppo la sanatoria trova applicazione solo per i contribuenti che si sono avvalsi della cessione del credito e dello sconto in fattura, non per chi ha optato per le detrazioni in proprio e ha, di conseguenza, anticipato il costo del lavori.

Contributo statale per i lavori superbonus per i redditi bassi

Un ulteriore “aiutino” è previsto per le famiglie bisognose che hanno iniziato i lavori e non li hanno conclusi. In questo caso, per i lavori effettuati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024 potranno ottenere un contributo volto a compensare la differenza da versare a causa del passaggio dal Superbonus 110% al Superbonus 70%. Questo contributo statale spetta a coloro che hanno un reddito inferiore a 15.000 euro, a condizione che abbiano un SAL al 60% entro il 31 dicembre 2023.

Non sono mancate critiche a questa posizione così rigida del Governo che non ha approvato nessun emendamento delle opposizioni e non ha concesso ulteriori aiuti. Tra le critiche più aspre vi sono quelle dei partiti ecologisti che vedono nell’astio del Governo verso il Superbonus una svolta anti-ecologista, fuori dal tempo vista anche la direttiva Case Green.
Fratelli d’Italia difende, invece, il provvedimento ricordando che il Superbonus è stato una misura disastrosa per le casse dello Stato.

Superbonus 2024, slitta il termine per la comunicazione della cessione del credito e lo sconto in fattura

Nessuna novità neanche per il bonus barriere architettoniche, restano le misure restrittive già adottate, volte a evitare l’uso improprio di questa agevolazione. Il bonus barriere architettoniche non potrà più essere utilizzato per la sostituzione degli infissi e il rifacimento dei bagni.

Tra le novità vi è lo slittamento dei termini concessi ai condomini per la trasmissione comunicazioni all’anagrafe tributaria dei dati relativi agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati su parti comuni di edifici residenziali.

La misura è stata anticipata dal Consiglio nazionale dei commercialisti, su comunicazione del Ministero dell’Economia, che ha dato l’ok allo slittamento al 4 aprile 2024 del termine per la comunicazione relativa allo sconto in fattura e alla cessione del credito in merito ai costi sostenuti nel 2023.
Il termine inizialmente previsto è il 16 marzo. L’atto è stato formalmente adottato con il provvedimento 53174/2024 del direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini.

Prot. 53174/2024 AdE
Comunicazione cessione del credito e sconto in fattura condomini

La proroga è stata chiesta dalle associazioni di categoria che lamentano la tardiva messa a disposizione del software per le comunicazioni e la mole di adempimenti per gli amministratori di condominio e le aziende.

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