I tavoli all’aperto di bar e ristoranti non verranno tolti: verso stop alla tassa anche nel 2022

Stefano Rizzuti

1 Dicembre 2021 - 16:40

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La maggioranza punta a sospendere anche per il 2022 la tassa per l’occupazione del suolo pubblico: bar e ristoranti, quindi, potranno continuare a utilizzare gli spazi all’aperto per i tavolini.

I tavoli all’aperto di bar e ristoranti non verranno tolti: verso stop alla tassa anche nel 2022

La tassa per l’occupazione del suolo pubblico potrebbe essere sospesa anche per il 2022. Una novità che potrebbe essere contenuta nella legge di Bilancio 2022 che ha un impatto concreto sulla quotidianità di tantissime persone: bar e ristoranti, infatti, potrebbero continuare a utilizzare gli spazi all’aperto per i tavolini.

Con la pandemia di Covid-19 il pagamento di Tosap e Cosap è stato sospeso già per i mesi precedenti e molti bar e ristoranti ne hanno approfittato per aprire dei dehors in cui servire i clienti, senza così riempire solamente i posti al chiuso. La manovra, ora in discussione in Parlamento, sta prendendo forma con la decisione sugli emendamenti che segue gli incontri del presidente del Consiglio, Mario Draghi, con le delegazioni di maggioranza.

Il budget per gli emendamenti, racconta Il Sole 24 Ore, si attesa a 600 milioni di euro: le modifiche saranno poche e condivise da tutti i gruppi. Tra i punti su cui sembra esserci accordo, oltre alla revisione del tetto Isee di 25mila euro per il Superbonus per le abitazioni monofamiliari, c’è anche la sospensione della tassa per l’occupazione del suolo pubblico nel 2022.

Stop a tassa su tavolini all’aperto anche nel 2022

Quasi tutte le forze di maggioranza - Pd, Lega, Forza Italia e Italia Viva - si dicono d’accordo nel sospendere anche per il 2022 Cosap e Tosap, ovvero il tributo e il canone che si pagano sull’occupazione del suolo pubblico.

Con la pandemia bar e ristoranti si sono attrezzati con dehors esterni per rispondere all’appello delle autorità sanitarie: più tavoli all’aperto vuol dire meno possibilità di assembramenti al chiuso e, di conseguenza, meno possibilità di circolazione del virus.

La sospensione della tassa sui tavolini all’aperto dovrebbe essere finanziata per il 2022 con un emendamento alla legge di Bilancio, anche se deve ancora essere deciso sotto che forma: l’idea della Lega, per esempio, è quello di un esonero per sei mesi del canone patrimoniale di concessione per un costo stimato di 93 milioni di euro.

Cos’è la Tosap, la cosiddetta tassa sui tavolini

La Tosap è la tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche: la paga chi occupa un’area appartenente agli enti locali, sostanzialmente comuni e province. Di fatto si paga per occupare le strade, le piazze e le aree pubbliche, solitamente con tavolini di bar e ristoranti.

La Tosap viene calcolata sul metro quadro e sul metro lineare e va per anno. Le tariffe variano per il tipo di occupazione e per la zona. Il Cosap, invece, è il canone per le occupazioni di aree pubbliche. La differenza è che una (Tosap) è un’entrata tributaria, l’altra (Cosap) è un’entrata di carattere patrimoniale.

La tassa per l’occupazione del suolo pubblico con il Covid

Il decreto Rilancio, varato nel maggio del 2020, ha previsto l’esenzione della tassa per l’occupazione del suolo pubblico aggiuntivo di bar e ristoranti. Di fatto ha quindi previsto la possibilità di non pagare per mettere tavolini all’aperto.

Poi il decreto Sostegni ha prorogato l’esenzione di Tosap e Cosap per tutto il 2021 per bar, ristoranti e venditori ambulanti. Considerando che l’emergenza pandemica non sembra ancora terminata la maggioranza vuole quindi rinnovare questa misura per evitare che si torni alla consumazione solamente al chiuso per bar e ristoranti in molti locali sprovvisti di spazi esterni e pedane sulla strada.

Nelle ultime settimane alcuni comuni erano già intervenuti per prevedere l’esenzione della tassa nel 2022, come avvenuto per esempio a Savona. Stessa città che ha previsto anche lo slittamento del pagamento del canone al 30 aprile 2022 per le occupazioni di carattere permanente in attesa di una decisione del governo.

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