Stop Reddito di cittadinanza confermato dalla legge di Bilancio 2024, cosa succede adesso

Simone Micocci

18 Ottobre 2023 - 11:55

condividi

Reddito di cittadinanza, nessuna novità con la legge di Bilancio 2024: e non è una buona notizia per chi sperava in un ripensamento del governo.

 Stop Reddito di cittadinanza confermato dalla legge di Bilancio 2024, cosa succede adesso

L’addio al Reddito di cittadinanza viene confermato dalla legge di Bilancio 2024, in quanto nel testo della manovra non viene fatta menzione alcuna al sostegno che si appresta ormai alla fase conclusiva della sua storia.

Non che ci fosse ragione per pensare a un ripensamento, tra l’altro in una manovra in cui anche la stretta apportata al Reddito di cittadinanza ha contribuito a far quadrare i conti, tuttavia c’era ancora chi sperava perlomeno in una proroga della scadenza che a questo punto viene confermata al 31 dicembre 2023.

Cosa succede adesso? Semplicemente quanto era già stato programmato con il decreto Lavoro del 4 maggio 2023, con il quale è stata definita la fase di transizione che porterà all’entrata in vigore di un nuovo sostegno al reddito, il cosiddetto Assegno di inclusione.

Legge di Bilancio 2024, addio al Reddito di cittadinanza confermato

Come anticipato, nel testo della legge di Bilancio 2024 non ci sono riferimenti alla riforma del Reddito di cittadinanza: il governo Meloni, infatti, ritiene che quanto andava fatto sia già stato completato con il decreto n. 48 del 4 maggio 2023, con il quale viene fissata la scadenza della misura e ne vengono individuate le alternative.

Nel testo della manovra troviamo quindi novità per le famiglie, per le pensioni, persino per le buste paga: ma niente modifiche al programma di revisione dei sostegni al reddito.

Cosa succede al Reddito di cittadinanza adesso

Resta valido quindi il cronoprogramma già definito dal governo Meloni nel maggio scorso: l’addio è previsto già quest’anno per le famiglie che al loro interno non hanno componenti che rispondono ad almeno una delle caratteristiche indicate dal provvedimento, ossia minori, disabili oppure over 60. Nel dettaglio, per questi nuclei familiari il Reddito di cittadinanza viene tolto dopo il pagamento della settima mensilità dell’anno corrente, tant’è che la maggior parte delle famiglie interessate ha già dovuto dire addio alla misura.

Resta però valida la possibilità di riattivarlo entro il 31 ottobre 2023 laddove nel frattempo si venga presi in carico dai servizi sociali comunali in quanto non attivabili al lavoro.

Per tutte le altre famiglie, invece, l’addio al Reddito di cittadinanza è in programma il 31 dicembre 2023, mentre la domanda potrà essere fatta entro il prossimo 30 novembre.

Nel frattempo è già attiva la possibilità di richiedere il Supporto formazione e lavoro (Sfl), bonus di 350 euro per coloro che sono attivabili al lavoro e nel frattempo partecipano alle attività di formazione e orientamento. Sarà invece operativo da gennaio 2024 il nuovo Assegno di inclusione al quale di fatto potranno accedere solamente quei nuclei che stanno beneficiando del Reddito di cittadinanza senza doversi preoccupare della stretta in corso.

Assegno di inclusione che per molti aspetti richiama il Reddito di cittadinanza, tant’è che per alcune famiglie il passaggio dall’una all’altra misura potrebbe essere indolore.

Reddito di cittadinanza, confermati tutti i prossimi pagamenti

Salvo per coloro che rientrano nelle categorie interessate dalla stretta, per il resto le date dei prossimi pagamenti del Reddito di cittadinanza vengono quindi confermate. Ad esempio, il prossimo accredito è atteso per il 27 ottobre, mentre quello successivo il 27 novembre.

L’ultimo pagamento di quella che è una storia che si concluderà dopo quasi 4 anni, non tra poche polemiche, è invece in programma tra Natale e Capodanno.

Iscriviti a Money.it