Stato d’emergenza fino al 31 dicembre: proroga non necessaria, Conte mente?

Antonio Cosenza

12/07/2020

05/07/2021 - 16:50

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Serve davvero la proroga dello stato d’emergenza fino al 31 dicembre? Secondo diversi esperti no, in quanto ad oggi la situazione è sotto controllo.

Stato d’emergenza fino al 31 dicembre: proroga non necessaria, Conte mente?

Stato d’emergenza: la proroga fino al 31 dicembre 2020 è davvero necessaria? Secondo il Presidente del Consiglio sì, in quanto la pandemia non è ancora sparita (come tra l’altro sembrerebbe confermare la testimonianza di un infermiere); tuttavia diversi virologi non sembrano essere dello stesso parere in quanto secondo loro la situazione al momento è totalmente sotto controllo e non c’è alcun segnale che faccia pensare ad una nuova emergenza sanitaria.

Chi avrà ragione? Probabilmente lo scopriremo solamente a posteriori. Tuttavia, dopo avervi spiegato le motivazioni per cui secondo Giuseppe Conte la proroga dello stato di emergenza è necessaria, è bene dare anche spazio alle opinioni contrarie di coloro che ritengono che si tratti di una decisione priva di fondamento.

A tal proposito, ricordiamo che nella giornata di martedì in Parlamento ci sarà un voto riguardo al possibile prolungamento dello stato di emergenza fino a dicembre. La maggioranza sembra essere compatta, visto che anche Zingaretti ha dichiarato di voler sostenere Giuseppe Conte in qualsiasi decisione riguardo la battaglia al COVID-19.

Ma siamo sicuri lo stato di emergenza sia ancora necessario? Diversi virologi non sono d’accordo a riguardo, vediamo perché.

Stato di emergenza: Conte sta mentendo sulla necessità di una proroga?

Il Giornale ha raccolto diversi pareri sfavorevoli riguardo alla proroga dello stato di emergenza. Opinioni che contrastano con quanto sostenuto dal Premier e dal Comitato Tecnico Scientifico che lo supporta in questa fase, convinti che ad oggi la situazione sia ancora lontana dall’essere sotto controllo.

Non tutti, però, sono della stessa opinione. A tal proposito, Alberto Zangrillo, primario di anestesia e terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, ha ribadito che stando agli ultimi dati possiamo dire che la malattia sia “uniformemente scomparsa nel contesto nazionale”. Dello stesso parere anche il virologo Massimo Clementi, il quale alla notizia di una possibile estensione dello stato di emergenza fino alla fine dell’anno ha risposto così:

Proroga dello stato di emergenza? Abbiamo capito bene? Io scenderò in piazza, lo dichiaro sin d’ora", ha promesso, definendo la proroga come una "incredibile forzatura. Che va in parallelo con i toni terrificanti (totalmente ingiustificati) con cui Tv e grande stampa stanno descrivendo lo stato attuale dell’epidemia.

Anche nell’ambito sanitario, quindi, le opinioni sono piuttosto discordanti. C’è chi ritiene che Conte stia mentendo agli italiani riguardo alla gravità dell’attuale situazione e chi invece è d’accordo con il Premier e predica la massima prudenza, applaudendo per una decisione che anche se impopolare è necessaria per le sorti del nostro Paese.

Ai contrari si aggiunge anche l’infettivologo Matteo Bassetti - direttore della clinica Malattie Infettive dell’Ospedale di San Martino - che all’agenzia di stampa AGI ha dichiarato che l’Italia sta dando un’impressione sbagliata al mondo in quanto il COVID-19 è stata sì un’emergenza ospedaliera ma ormai passata. E aggiunge: “Se dovesse esserci una proroga dello stato di emergenza sarebbe una decisione un po’ spinta”.

I numeri, infatti, non devono spaventare: da oltre 4.000 persone ricoverate in terapia intensiva siamo passati a 60. Piuttosto che mettere in risalto i dati negativi, quindi, bisognerebbe parlare di quelli positivi. Secondo l’infettivologo è troppa l’enfasi con cui in Italia ogni giorno vengono raccontate le notizie inerenti al COVID-19; una situazione che dovrebbe cessare a breve, altrimenti rischiamo di “pagarne le conseguenze per i prossimi 20 anni”.

Ovviamente alle reazioni dei medici si affiancano anche quelle dell’opposizione: dal Centrodestra, infatti, fanno sapere che la libertà degli italiani non potrà essere cancellata per decreto. Dello stesso parere Giorgia Meloni, la quale pretende che della questione se ne discuta in Parlamento.

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