Statali, bonus Renzi ancora in bilico nel nuovo contratto. Vertice sul rinnovo, ecco le novità

Anna Maria D’Andrea

8 Giugno 2017 - 17:03

Nella trattativa sul rinnovo contratto statali l’aumento dello stipendio potrebbe essere vano: il bonus Renzi di 80 euro è ancora in bilico. Ecco le novità del nuovo vertice tra Governo e Aran.

Statali, bonus Renzi ancora in bilico nel nuovo contratto. Vertice sul rinnovo, ecco le novità

Statali, vertice tra Governo, Aran e enti locali sul rinnovo del contratto in programma per il pomeriggio di oggi, 8 giugno 2017 e ancora una volta tra i temi centrali ci sarà l’aumento dello stipendio e il rebus sul bonus Renzi.

Per gli statali si apre una nuova fase per lo sblocco dei contratti e per l’aumento degli stipendi ma i nodi da sciogliere sono ancora molti. A farla da padrone resta ancora l’incognita su quale sarà effettivamente l’aumento in busta paga e se sarà possibile reperire le risorse necessarie a scongiurare la perdita del diritto a beneficiare del bonus Irpef, il bonus Renzi di 80 euro.

Per evitare la perdita dell’agevolazione e quindi impedire che il rinnovo del contratto statali si riveli un vero e proprio “buco nell’acqua” è necessario reperire ulteriori risorse, roba non da poco tenuto conto del fatto che si tratta di oltre 2 miliardi di euro.

Per gli statali i vantaggi derivanti dal rinnovo dei contratti e soprattutto dall’aumento degli stipendi rischiano di essere totalmente azzerati dal rischio, per i 200 mila dipendenti pubblici con stipendi tra i 24.000 e i 26.000 euro, di vedersi revocato il diritto a percepire il bonus Renzi di 80 euro.

Dalla trattativa Governo-Aran e enti locali si attende proprio una proposta di soluzione al problema e nei prossimi mesi sarà proprio in questa sede che dovranno essere predisposte le mosse necessarie per il rinnovo del contratto degli statali, bloccato ormai da 8 anni. Non si tratta tuttavia dell’unica novità: nella bozza di rinnovo del contratto arrivano nuova regole per la fruizione dei permessi, con un tetto annuo per quelli ad ore.

Ecco tutte le novità sul rinnovo del contratto statali 2017, le incognite su aumento stipendi e bonus 80 euro e cosa prevede la bozza trasmessa all’Aran dal Ministro Madia sui permessi ad ore.

Statali, bonus Renzi ancora in bilico nel nuovo contratto. Vertice sul rinnovo, ecco le novità

Uno dei nodi da sciogliere per il rinnovo contratto statali riguarda le risorse necessarie per sterilizzare il rischio di revoca del bonus di 80 euro per i dipendenti della Pubblica Amministrazione con redditi compresi tra i 24.000 e i 26.000 euro.

L’aumento degli stipendi, quegli 85 euro medi erogati in primis ai dipendenti pubblici con retribuzione inferiore, causerebbe per oltre 200 mila statali la perdita del diritto a beneficiare del bonus Renzi.

80 euro in più, 80 euro in meno e il nodo risorse: il rinnovo del contratto statali si scontra, ancora una volta, con i soldi disponibili perché oltre a quelli già garantiti, per il nuovo contratto dei dipendenti pubblici servono ulteriori 2,4 miliardi, di cui la metà necessari per la Pubblica Amministrazione centrale dovranno essere reperiti con la Legge di Bilancio e la restante parte per sanità, regioni ed enti locali da individuare nei propri bilanci.

La parte più scottante della trattativa tra Aran, Governo e enti locali riguarderà proprio il tema stipendi, per evitare che con l’aumento della retribuzione in molti rischino di perdere il diritto a percepire il bonus Renzi di 80 euro. Per il momento si parla di “misure compensative” ma le novità non si fermano al braccio di ferro sull’aumento degli stipendi.

In ballo ci sono anche le nuove regole per la fruizione dei permessi: quelli ad ore potranno essere richiesti entro un tetto annuo prestabilito.

Statali, bonus Renzi e permessi ad ore. I punti centrali della trattativa

Al centro della trattativa sul rinnovo contratto statali non soltanto l’aumento degli stipendi; nuove regole per la fruizione di permessi per motivi medici e familiari.

Nella bozza di 17 pagine che la Madia trasmetterà all’Aran sono contenute due novità proprio in merito alla richiesta dei permessi. Potranno essere richiesti ad ore nel caso di visite mediche o motivi di natura sanitaria ma per un numero di ore fisse nell’anno. Il lavoratore dovrà garantire, nell’arco della giornata, lo svolgimento di un numero di ore di lavoro pari almeno alla metà dell’orario ordinario.

Stesse novità anche per i permessi per motivi familiari: nel nuovo contratto potrebbe essere introdotta la possibilità di fruirli a gruppi di ore, con limitazioni alla fruizione nella stessa giornata dei permessi per motivi medici.

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