Se il dollaro collassa nuovamente, come è successo dopo la crisi del 2008, non c’è niente da fare. Gli stablecoin possono diventare una pietra al collo.
Tutto bene, finora. Ma l’Empireo non esiste.
Gli stablecoin denominati in dollari sono un alias digitale del biglietto verde, che fondano il proprio successo sulla ampia richiesta di uno strumento che sappia coniugare il vantaggio della detenzione della moneta statunitense, che rappresenta una riserva di valore riconosciuta globalmente, con quello di una gestione decentralizzata attraverso una blockchain teoricamente invulnerabile.
Ma soprattutto, non essendo depositati in banche, né trasferiti attraverso i sistemi di messaggeria finanziaria tradizionale come SWIFT, gli stablecoin in dollari godrebbero di una teorica esenzione dalla potestà di controllo e sanzione extraterritoriale, esercitata dalle Autorità americane per fini politici.
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