Spesometro secondo semestre 2017: il presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti ha sottolineato le criticità dell’invio dei dati, sottolineando inoltre l’iniquità del sistema sanzionatorio della Lipe periodiche.
Spesometro secondo semestre 2017: ancora criticità nell’invio.
A denunciare le difficoltà che stanno riscontrando contribuenti e intermediari è il presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, Marco Cuchel, con una lettera inviata al Viceministro dell’Economia, Casero e al Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ruffini.
La lettera del presidente dell’ANC è stata inviata in vista della scadenza per l’invio della comunicazione dei dati obbligatori in merito alle fatture emesse e ricevute nel II semestre del 2017, prevista per il 6 aprile 2018.
In particolare i problemi evidenziati dal presidente dell’ANC riguardano l’invio dei dati rilevanti ai fini Iva del 2° semestre 2017, oltre all’iniquità del sistema sanzionatorio previsto per la comunicazione della liquidazione Iva periodica.
Spesometro II semestre 2017: criticità invio dati
Sono ancora molte le criticità in merito all’invio dello spesometro: il presidente dell’ANC ha spiegato che gli archivi sottoposti al controllo da parte del sistema non riguardano unicamente i dati essenziali quali Partita Iva e Codice Fiscale, così come dovrebbe ragionevolmente essere.
Non solo: secondo l’ANC un altro fattore problematico riguarda il rilascio di notifiche prive di chiarezza nonché la mancanza di un software di controllo, che verifichi a monte la correttezza dei dati.
Pertanto in vista della scadenza per l’invio telematico dello spesometro relativo al secondo semestre 2017 l’ANC ha richiesto un intervento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Quello che si richiede è che le operazioni di verifica vengano limitate ai soli controlli essenziali (Partiva Iva e Codice fiscale) e che venga predisposto un software di controllo e di ricevute complete e chiare rispetto alla trasmissione eseguita, come avviene per l’invio telematico di altri dati dichiarativi.
L’iniquità del sistema sanzionatorio
Per ciò che concerne l’iniquità del sistema sanzionatorio l’ANC ha spiegato che le sanzioni previste per la comunicazione delle liquidazioni Iva periodiche sono inadeguate soprattutto considerando il fatto che non viene fatta nessuna distinzione tra l’omessa e l’errata comunicazione dei dati.
In ambedue i casi si applicano le stesse sanzioni, e questo viola il principio della proporzionalità.
Inoltre l’Associazione Nazionale Commercialisti è convinta che debba essere concessa al contribuente la possibilità di correggere gli eventuali errori nelle liquidazioni periodiche senza l’applicazione di sanzioni.
L’ANC auspica infatti in un intervento di revisione del sistema sanzionatorio che permetta di:
- di distinguere la sanzione per omissione da quella per errore;
- di introdurre, in caso di errore nelle liquidazioni, una soglia di non punibilità se il valore economico dell’errore sia limitato;
- di fissare parametri percentuali diversificati in relazione all’entità dell’errore oltre la soglia minima.
Si allega di seguito il comunicato stampa dell’ANC pubblicato il 3 aprile 2018.
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