Sondaggi politici: Calenda e Renzi non sfondano, addio a un Draghi-bis?

Alessandro Cipolla

30/08/2022

30/08/2022 - 11:07

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Stando agli ultimi sondaggi politici il duo Renzi-Calenda sarebbe ben lontano dalla soglia del 10%, indicata come necessaria per far restare Draghi a Palazzo Chigi.

Sondaggi politici: Calenda e Renzi non sfondano, addio a un Draghi-bis?

Gli ultimi sondaggi politici in vista delle elezioni del 25 settembre sembrerebbero stoppare le velleità di Carlo Calenda e Matteo Renzi, i due leader della lista Azione-Italia Viva che si è autoproclamata come il “terzo polo”.

Nelle scorse ore infatti prima Renzi e poi Calenda hanno indicato nel 10% l’obiettivo della loro lista alle elezioni politiche, spiegando poi che questo risultato sarebbe l’anticamera di un Draghi-bis sostenuto anche da Partito Democratico, Lega e Forza Italia.

Parole però che sembrerebbero cozzare con il sondaggio politico di Quorum/Youtrend diramato in data 29 agosto da Sky Tg24. Per l’indagine infatti la lista Azione-Italia Viva sarebbe al momento al 5,3%.

Per il sondaggio di Swg, sempre pubblicato il 29 agosto, la lista sarebbe invece al 6,8%, mentre andando indietro fino all’indagine di Bidimedia datata 26 agosto, Renzi e Calenda non andrebbero oltre il 6,1%.

Il terzo polo di conseguenza sembrerebbe essere abbondantemente oltre la soglia di sbarramento del 3%, ma al tempo stesso l’obiettivo della doppia cifra alle elezioni politiche al momento appare essere lontano.

Sondaggi politici: cosa serve per un nuovo governo Draghi

In generale gli ultimi sondaggi politici sembrerebbero essere concordi nell’assegnare al centrodestra un’ampia maggioranza parlamentare, con Fratelli d’Italia primo partito del Paese in virtù di un momento poco brillante da parte del Partito Democratico.

Nonostante il centrodestra sarà come sempre unito alle elezioni, non è detto che la coalizione possa rimanere coesa anche dopo la chiusura dei seggi. Meloni infatti, ormai presidente del Consiglio in pectore, potrebbe essere “tradita” dagli alleati Salvini e Berlusconi in nome delle larghe intese.

Il ragionamento di Carlo Calenda “se prendiamo il 10-12% nasce la maggioranza Ursula” con Mario Draghi ancora a Palazzo Chigi, non è infatti un castello di carta ma una delle opzioni del post-voto.

Il problema è che al momento i sondaggi non sembrerebbero supportare le trame del terzo polo: con Fratelli d’Italia così forte, il Pd in difficoltà e la lista Azione-Italia Viva oscillante tra il 5 e il 6%, anche numericamente non sembrerebbero esserci possibilità per un Draghi-bis.

Ci sono poi due fattori da tenere sempre bene in considerazione: il reale interessamento di Draghi a una sua permanenza a Palazzo Chigi e la disponibilità di Salvini e Berlusconi a rompere con Meloni, visto che insieme la coalizione governa anche in buona parte delle Regioni.

Al momento però i sondaggi sembrerebbero parlare chiaro: senza un crollo di Fratelli d’Italia in queste settimane che ci separano dalle elezioni, le larghe intese resteranno solo un miraggio.

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