Le ultime simulazioni basate sui sondaggi in vista delle elezioni politiche vedono un netto vantaggio del centrodestra nei collegi uninominali: il terzo polo rischia di essere ininfluente.
Il terzo polo non sarà decisivo nei collegi uninominali e il centrodestra veleggia sempre più spedito verso una vittoria schiacciante sia alla Camera che al Senato. Sono questi i dati che emergono dagli ultimi sondaggi e dalla simulazione effettuata da YouTrend, in collaborazione con Cattaneo Zanetto & co, sui collegi uninominali del Rosatellum.
La simulazione si basa sulla Supermedia dei sondaggi effettuata da YouTrend per Agi ed evidenzia due scenari: un primo, allo stato attuale, in cui l’alleanza tra Azione e Italia Viva non sfonda e sposta pochi equilibri, favorendo il centrodestra; un secondo, con un boom (al momento non rilevato dai sondaggi) dell’alleanza tra Calenda e Renzi che comunque cambia solo in minima parte la situazione.
Di fatto quel che emerge è che la lista unitaria di Azione e Italia Viva non cambia l’esito delle elezioni, ma favorisce il centrodestra che acquisisce ancora maggior vantaggio rispetto al centrosinistra nei collegi uninominali. Cosa succederebbe, quindi, se si votasse oggi per le elezioni politiche?
Collegi uninominali, cosa succede alla Camera
Alla Camera, secondo la simulazione, sono 14 i collegi uninominali in cui il vantaggio del centrodestra sul centrosinistra è inferiore alla percentuale a cui si attesta il terzo polo. Si tratta di collegi di grandi città come Roma, Milano, Torino e Genova, più qualcuno in Toscana. Proprio qui il terzo polo è decisivo a favore dell’alleanza guidata da Giorgia Meloni: grazie a Calenda e Renzi potrebbe vincere più facilmente i collegi di Montecitorio.
Al momento alla Camera il centrodestra sembra avere 114 collegi quasi certi, ma 14 tornerebbero contendibili in caso di exploit del terzo polo, ovvero se Calenda e Renzi raggiungessero il 10%, levando però 4 punti percentuali solamente all’alleanza Fdi-Lega-Fi. Il terzo polo può diventare decisivo soprattutto in Toscana.
Il centrosinistra a oggi avrebbe solo 6 seggi quasi certi alla Camera, che possono diventare 9 in caso di terzo polo al 10%. Due seggi andrebbero all’Svp mentre quelli ritenuti attualmente contendibili sono 25, che possono diventare 36 con un’exploit - al momento non previsto dai sondaggi - del terzo polo.
Sondaggi, le simulazioni dei collegi del Senato
Al Senato i collegi sono più grandi e la situazione è ancora più fluida, sottolinea YouTrend. Sono solamente cinque i collegi in cui il terzo polo può avere un peso e sono distribuiti tra Roma, la Toscana e la Romagna. Allo scenario attuale il centrodestra avrebbe la garanzia di 57 seggi, ma con il terzo polo al 10% scenderebbero a 49.
Il centrosinistra avrebbe solo due seggi, che possono diventare tre con un boom di Azione e Italia Viva. Esattamente le stesse cifre dell’Svp. Quelli contendibili sono 13, ma possono arrivare a 19 con il terzo polo al 10%. In totale - tra Camera e Senato - ad oggi il centrodestra ha la certezza di ottenere il 77% dei collegi uninominali, una percentuale che potrebbe salire con la conquista di alcuni di quelli contendibili. Con il boom del terzo polo il centrodestra avrebbe comunque la certezza del 67% dei collegi.
Quali sono i collegi contendibili con boom terzo polo
Ma quali sono i seggi contendibili in caso di exploit del terzo polo? Alla Camera ci sono città come Parma, Rimini, Trieste, Pesaro, Trento, Aosta ma anche centri del Sud come Bari, Cagliari, Nuoro e un collegio di Palermo. C’è anche un collegio di Roma (il decimo municipio), così come Cologno Monzese e Sesto San Giovanni.
Al Senato un ottimo risultato di Azione e Italia Viva potrebbe rimettere in gioco i collegi di Potenza, Giugliano in Campania, Bari, un municipio a Roma e uno a Genova, ma anche i collegi di Prato, Aosta e Rovereto. Non così tanti, però, da poter cambiare la partita: il terzo polo, comunque, non sembra poter essere decisivo alle elezioni politiche.
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