I soldi del reddito di cittadinanza usati per finanziare la pensione anticipata con quota 41: la proposta di Salvini

Stefano Rizzuti

12 Settembre 2022 - 17:37

Matteo Salvini propone di dirottare parte delle risorse del reddito di cittadinanza su altre misure, a partire dalla pensione anticipata con l’introduzione della quota 41.

I soldi del reddito di cittadinanza usati per finanziare la pensione anticipata con quota 41: la proposta di Salvini

Una stretta sul reddito di cittadinanza per dirottare una parte delle risorse investite nel sostegno sulle pensioni anticipate e, in particolare, sulla quota 41. È questa la proposta del leader della Lega, Matteo Salvini. Il segretario del Carroccio non risparmia critiche al reddito di cittadinanza, misura che è stata però introdotta quando lui stesso era al governo ed era vicepresidente del Consiglio.

Senza dubbio Salvini ora vuole modificare il reddito, magari non smantellandolo del tutto. E punta sui risparmi che si potrebbero ricavare da questi cambiamenti. Risparmi utili, a suo giudizio, per rispenderli in altre misure, a partire proprio dall’anticipo pensionistico.

Il leader leghista punta quindi a una revisione del reddito e a una minore spesa per questa misura di sostegno. Posizione condivisa anche dagli altri suoi alleati del centrodestra. Con la differenza che Salvini sembra già aver chiaro su quali misure reinvestire i soldi che arriverebbero da una revisione del reddito di cittadinanza.

La quota 41 per la pensione anticipata

Salvini, intervenendo ad Agorà, parla della quota 41 per la pensione anticipata. Una misura che costerebbe 1 miliardo e 300 milioni di euro, come dice il segretario della Lega citando delle stime della Cgil. L’idea del segretario leghista è quella di tornare alla quota 100 (ora sostituita, provvisoriamente, dalla quota 102) o puntare sulla quota 41 dando la “possibilità di scegliere” ai lavoratori se anticipare la pensione.

Per il segretario della Lega la quota 41 permetterebbe di andare in pensione dopo 41 anni di contributi versati lasciando il posto di lavoro a un giovane. Un meccanismo che, però, non ha dimostrato di essere poi così efficace nel caso della quota 100.

I soldi del reddito di cittadinanza per la quota 41

Salvini ricorda che il reddito di cittadinanza costa 9 miliardi l’anno, una cifra a suo giudizio troppo alta. Bisognerebbe, spiega, sistemarlo “togliendolo ai furbetti che ne stanno approfittando”. Se si facesse questa operazione - continua il suo ragionamento - ci sarebbero soldi a sufficienza per mettere in campo due volte la quota 41.

Secondo Salvini, con la stretta sui furbetti si risparmierebbero quindi oltre 2 milioni e mezzo di euro da destinare alla quota 41. “Quindi diritto alla pensione, diritto al lavoro per i giovani, diritto al reddito di cittadinanza per chi non può lavorare, ma se rifiuti offerte di lavoro non puoi continuare a percepire denaro pubblico”, conclude il suo discorso il leader leghista.

La proposta: spese per reddito a 3 miliardi

C’è poi un’altra proposta di modifica al reddito di cittadinanza e arriva da Luigi Brugnaro, presidente di Coraggio Italia e sindaco di Venezia. Intervistato dalla Dire spiega che non vuole abolire la misura ma modificarla. Risparmiando una gran parte della somma oggi investita: “Lasciamo 3 miliardi per sostenere le persone che hanno problemi davvero, che non riescono a lavorare o per le persone che perdono il lavoro senza una loro colpa. I sette miliardi che restano diamoli ai giovani sotto i trent’anni, togliendo tutte le tasse e contributi, in maniera tale che a un lavoratore dipendente sotto i trent’anni, i contributi figurativi li paga lo Stato e gli altri finiscono nelle buste paga”.

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