Singapore costringe i cittadini a risparmiare. I risultati lasciano senza parole

Laura Pellegrini

26 Ottobre 2025 - 19:53

Lavoratori e datori di lavoro sono obbligati a versare una percentuale del reddito in un fondo personale che copre pensione, assistenza sanitaria e abitazione.

Singapore costringe i cittadini a risparmiare. I risultati lasciano senza parole

Il sistema di risparmio di Singapore è considerato uno dei modelli finanziari più disciplinati ed efficaci al mondo: lo Stato obbliga i lavoratori e i datori di lavoro a versare una parte del loro reddito in un fondo personale per garantire a tutti i cittadini una certa indipendenza economica e finanziaria. Grazie a questo Fondo di Previdenza Centrale (CFP) le persone sono in grado di affrontare le principali spese della vita, tra cui la pensione, l’eventuale assistenza sanitaria e l’alloggio.

Questo modello di risparmio forzato ha permesso a Singapore di diventare uno dei Paesi più ricchi al mondo e di mantenere uno dei tassi di risparmio familiare più alti al mondo. Qual è il segreto di questo successo?

Come funziona il sistema di risparmio forzato di Singapore

Tutti i cittadini di Singapore sono costretti a versare una parte del proprio reddito nel cosiddetto Fondo di Previdenza Centrale (CFP) per prepararsi finanziariamente a eventuali spese future che possono riguardare l’acquisto di un immobile, l’eventuale assistenza sanitaria necessaria o la pensione futura.

Il CFP è stato istituito nel 1955, quando Singapore non era ancora un Paese indipendente, ma ha permesso all’isola di costruire un’economia solida e di accumulare ricchezza e benessere. In pratica, ogni mese il lavoratore deve versare dei contributi obbligatori nel proprio fondo personale.
Al contempo, il datore di lavoro versa una somma corrispondente nelle stesso fondo e si fa carico di tutti i calcoli e gli adempimenti connessi.

I cittadini, inoltre, possono versare anche dei contributi aggiuntivi volontari nel proprio fondo personale, secondo la propria disponibilità, per aumentare i propri risparmi.

Ogni fondo CFP è tassato e matura degli interessi nel tempo. Esistono diverse tipologie di fondi personali: per esempio, quelli dedicati alla pensione, all’acquisto di una casa o alle spese sanitarie.

Contributi CFP obbligatori: quanto versano i lavoratori e i datori di lavoro?

Le aliquote contributive obbligatorie sono piuttosto elevate e si applicano a tutti i cittadini e residenti permanenti di Singapore che guadagnano più di 50 dollari al mese, indipendentemente dal fatto che lavorino a tempo pieno, part-time o in forma occasionale.

Gli importi dei contributi, comunque, vengono calcolati in base al reddito disponibile affinché non si vada a gravare sul bilancio familiare, variano in base all’età del lavoratore e allo stato occupazionale.

Il Governo adegua periodicamente le aliquote in base alle tendenze demografiche e all’andamento economico del Paese. Per il 2025, ad esempio, il CPF si applica solo ai primi 7.400 dollari dello stipendio mensile di una persona: qualsiasi importo superiore è esente. Ciò significa che un lavoratore che percepisce uno stipendio pari a 10.000 dollari, pagherà i contributi solo sui primi 7.400.

Le aliquote contributive 2025 sono pari al:

  • 20% per i dipendenti di età pari o inferiore a 55 anni con un reddito mensile superiore a 750 dollari;
  • 17% per i datori di lavoro che assumono personale dipendente.
    Questo significa che il 37% dello stipendio viene risparmiato automaticamente e messo da parte per eventuali spese future.

Il segreto della ricchezza e del benessere economico di Singapore

Il sistema di risparmio forzato per tutti i cittadini e i datori di lavoro è un meccanismo che funziona e i dati sul PIL e sulla ricchezza del Paese lo confermano. Basti pensare che oltre il 90% dei cittadini di Singapore possiede una casa, i risparmi per la pensione sono stabili, la sanità registra risultati eccellenti e il debito pubblico rimane contenuto.

Relativamente ai dati 2025, l’economia di Singapore è cresciuta più del previsto nel terzo trimestre dell’anno, nonostante registri un piccolo calo su base annua dovuto a un rallentamento della produzione manifatturiera.

Il Ministro del Commercio e dell’Industria ha evidenziato una crescita del PIL pari al 2,9% su base annua e del 5,4% su base trimestrale. Se consideriamo il valore del PIL pro-capite, Singapore si colloca al terzo posto a livello globale (2024) con un valore di circa $133.737 milioni.

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