Siglata l’alleanza spaziale italiana. Airbus detiene il 35%, Leonardo e Thales il 32,5%

P. F.

23 Ottobre 2025 - 10:18

Leonardo, Airbus e Thales uniscono le forze nel “Progetto Bromo”, una nuova alleanza spaziale europea per competere con Starlink e rafforzare la sovranità tecnologica dell’UE.

Siglata l’alleanza spaziale italiana. Airbus detiene il 35%, Leonardo e Thales il 32,5%

Dopo mesi di trattative, adesso è ufficiale: Leonardo, Airbus e Thales hanno siglato un Memorandum of Understanding (MoU) per la creazione di un’alleanza strategica focalizzata sulle attività satellitari in Europa.

I tre colossi europei attivi nei settori della sicurezza e della difesa aerospaziale uniranno le forze per sviluppare il “Progetto Bromo”, un programma strategico che punta a sfidare il predominio di giganti globali come Starlink di Elon Musk nei settori delle telecomunicazioni, dell’esplorazione spaziale, della ricerca scientifica e della sicurezza nazionale. Ecco i dettagli dell’accordo.

I dettagli dell’accordo tra Leonardo, Airbus e Thales

L’accordo tra Airbus, Thales e Leonardo prevede la creazione di una joint venture a partire dal 2027, in attesa dell’approvazione delle autorità europee, tradizionalmente poco inclini ad accettare operazioni di consolidamento nel settore. In un comunicato, la nuova alleanza – che non ha ancora un nome – ha dichiarato che impiegherà 25.000 persone in Europa e genererà ricavi annui pari a 6,5 miliardi di euro.

Airbus deterrà il 35% della nuova entità, mentre Thales e Leonardo il 32,5% ciascuno. La governance sarà condivisa e bilanciata. Nel comunicato, i colossi hanno informato che, a partire dal quinto anno, la fusione delle attività spaziali dovrebbe generare sinergie annue sull’utile operativo per “centinaia di milioni di euro”.

Al completamento dell’operazione, la nuova società sarà costituita dai seguenti apporti: Airbus conferirà le proprie attività Space Systems e Space Digital, attualmente parte di Airbus Defence and Space; Leonardo apporterà la Divisione Spazio, che comprende anche le partecipazioni in Telespazio e Thales Alenia Space; Thales, infine, contribuirà principalmente con le sue quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales SESO.

Il ruolo dell’Unione Europea e le critiche dei sindacati

A dare l’ultima parola sul progetto sarà la Commissione Europea, anche se la decisione è praticamente data per certa. Bruxelles ha investito la cifra record di 800 miliardi di euro per sostenere la difesa e lo sviluppo spaziale nel prossimo decennio, e l’alleanza strategica tra Leonardo, Airbus e Thales è uno dei capisaldi del programma.

Tuttavia, non tutti sono entusiasti del progetto. Il sindacato francese CGT Métallurgie ha definito la nuova alleanza un “pretesto ingannevole”, sottolineando che “le aziende europee sono già leader nel settore dei satelliti geostazionari per le telecomunicazioni, l’osservazione della Terra, le costellazioni, i servizi alle imprese e agli Stati, l’esplorazione spaziale e la navigazione”.

Secondo CGT, la joint venture punterebbe invece a indebolire la potenza dell’agenzia spaziale francese CNES e dell’europea ESA: “il vero motivo del progetto Bromo è quello di creare un monopolio che consenta di imporre i propri prezzi e indebolire il potere delle agenzie spaziali francese CNES ed europea ESA, nonché di aumentare i margini e i profitti per gli azionisti, a scapito dell’interesse dei cittadini, della governance pubblica del settore e dell’occupazione”.

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