Si può accettare l’eredità dopo 10 anni?

Ilena D’Errico

28 Novembre 2023 - 12:54

L’accettazione dell’eredità si prescrive in 10 anni, ma cosa succede dopo questo termine? Si può, in qualche modo, accettare ancora l’eredità? Ecco le nozioni da tenere in considerazione.

Si può accettare l’eredità dopo 10 anni?

Gli eredi sono designati dalla legge e, se presente, dal testamento del defunto, ma nessuno è obbligato a ricevere l’eredità (anche perché potrebbe comprendere dei debiti). I chiamati all’eredità devono quindi scegliere cosa fare, se accettare in modo puro e semplice, accettare con beneficio d’inventario oppure rifiutare.

Il diritto di accettare l’eredità si prescrive in 10 anni dall’apertura della successione, quindi bisogna agire entro questo lasso di tempo. Ma cosa succede esattamente dopo questo termine? Ci sono possibilità di accettare l’eredità anche dopo 10 anni? Ecco cosa si può fare secondo la legge.

Si può accettare l’eredità dopo 10 anni?

Il termine decennale per l’accettazione dell’eredità è un termine di prescrizione, perciò al suo scadere il diritto di accettazione non può più essere esercitato. Questo non significa, tuttavia, che ci sia un impedimento automatico all’accettazione, bensì che i soggetti interessati possano impugnarla per l’intervenuta prescrizione.

Dunque, si può accettare l’eredità anche dopo 10 anni, ma gli interessati (principalmente gli eredi) possono impugnarla e farle perdere efficacia per l’intervenuta prescrizione. Di pari passo, se nessuno eccepisce la prescrizione l’accettazione è valida, anche quando sono trascorsi 10 anni dall’apertura della successione.

La giurisprudenza, peraltro, concorda nel ritenere nulla l’opposizione della prescrizione prima che intervenga l’accettazione. Si tratta di un’ipotesi quanto mai rara, ma è corretto citarla.

Può accettare l’eredità con sufficiente sicurezza chi è erede universale, nell’ipotesi in cui non vi siano soggetti legittimati a ricevere l’eredità in sua assenza. Per una possibile previsione, è importante conoscere chi sono gli eredi secondo la legge e come funziona il meccanismo di rappresentazione.

Bisogna comunque precisare che la prescrizione del diritto di accettazione può essere sollevata da chiunque ne abbia un interesse, anche nel caso in cui non sia un erede o un chiamato all’eredità (nemmeno potenzialmente). Non ci può quindi essere alcuna sicurezza in merito.

Per queste ragioni, è sempre preferibile accettare l’eredità entro il termine di 10 anni per non avere spiacevoli sorprese. È però importante contare questo termine dal momento giusto e verificare che l’eredità non sia già stata accettata in modo tacito. Con queste informazioni, è possibile avere qualche possibilità in più di ottenere l’eredità dopo 10 anni.

La prescrizione dell’accettazione dell’eredità

Il diritto di accettare l’eredità si prescrive in 10 anni dopo l’apertura della successione, dunque dalla morte del de cuius. Questo vale per la stragrande maggioranza dei casi, ma ci sono delle opportune eccezioni.

Per i chiamati ulteriori, cioè coloro che vengono chiamati all’eredità per la morte o la rinuncia di altri chiamati, il termine di prescrizione decennale comincia sempre dall’apertura della successione. Ciò non vale nel caso in cui gli iniziali chiamati all’eredità abbiano accettato l’eredità, ma il loro acquisto sia venuto meno.

Dato che l’accettazione dell’eredità non è revocabile, ciò accade soltanto per:

  • Scoperta di un testamento differente (e successivo);
  • sentenza del giudice di annullamento dell’accettazione (ad esempio per violenza o dolo);
  • sentenza di indegnità a succedere.

In questi casi, il termine di 10 anni comincia a decorrere dall’evento che ha comportato l’annullamento dell’accettazione. La decorrenza della prescrizione decennale è diversa anche nel caso in cui l’eredità fosse sottoposta a una condizione e comincia proprio al verificarsi della condizione stessa.

Si possono avere condizioni sospensive (sarai erede al verificarsi dell’evento X) o risolutive (l’eredità ti è revocata al verificarsi dell’evento X), poste nel testamento. Nel primo caso, il chiamato all’eredità ha 10 anni di tempo per scegliere se accettare o meno. Nella seconda ipotesi, invece, è il successivo chiamato all’eredità (in conseguenza della revoca) a poter accettare entro 10 anni.

Infine, quando è necessario l’accertamento giudiziale della filiazione, il termine di 10 anni inizia a decorrere dalla sentenza di riconoscimento.

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