Paradosso shutdown: ecco quanto è costato

Donald Trump ha ufficialmente firmato la fine dello shutdown più lungo della storia.

Lo sblocco delle attività federali, tuttavia, sarà soltanto temporaneo e durerà fino al prossimo 15 febbraio.

Se entro quella data il Congresso non avrà autorizzato i fondi per la costruzione del muro al confine con il Messico, Trump darà vita ad un nuovo shutdown, ossia ad una nuova fase di congelamento delle attività già costata agli USA svariati miliardi di dollari.

Quanto è costato lo shutdown? Le stime

Nonostante gli analisti non abbiano sempre calcolato il costo di ogni singolo shutdown, quello da poco terminato si è già conquistato il titolo di più lungo e più costoso della storia americana.

L’attuale impasse ha avuto una durata di 35 giorni, molto più ampia rispetto a quella di 21 giorni verificatasi sotto la presidenza di Bill Clinton, la seconda più lunga della storia.

Secondo i calcoli di S&P Global Ratings, lo shutdown temporaneamente sospeso è già costato agli americani 6 miliardi di dollari, ossia $300 milioni in più rispetto a quanto chiesto da Trump per finanziare il muro con il Messico. Un vero e proprio paradosso.

Nuovo shutdown in arrivo?

Lo stesso Donald Trump ha espresso scetticismo sul possibile raggiungimento di un accordo con il Congresso, uno scenario che a sua detta avrebbe meno del 50% di possibilità. Per questo motivo il presidente ha definito «un’opzione sul tavolo» quella di un nuovo congelamento delle attività federali. La prima fase dell’impasse ha già privato degli stipendi 800.000 lavoratori pubblici.

Un nuovo shutdown avrebbe un costo ancora maggiore per gli americani e supererebbe la soglia già sancita dei 6 miliardi di dollari.