Gli adempimenti, fissati al 30 novembre di ogni anno, slittano al 1° dicembre. Vediamo chi è chiamato al doppio versamento di fine anno per l’acconto Irpef e l’imposta di bollo.
Il 1° dicembre rappresenta un appuntamento importante per le imposte: molti cittadini si troveranno a dover fare i conti con il secondo acconto Irpef e con il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche.
A differenza di quanto accaduto nel 2023 e nel 2024, a quanto sembra, per quest’anno il secondo acconto Irpef non sarà posticipato a inizio dell’anno nuovo e non sarà nemmeno possibile il pagamento rateale. Il Ministro Giancarlo Giorgetti, infatti, ha fatto sapere che non sarà possibile ripetere quanto previsto negli anni passati per motivi di cassa: le esigenze di gettito non permettono di far slittare il versamento del secondo acconto, né di rateizzarne l’importo.
Tuttavia, resta un margine di speranza per chi deve provvedere al versamento, anche perché lo stesso Ministro ha sottolineato che se dovessero emergere nuovi spazi in manovra in prossimità della scadenza dell’adempimento, la possibilità di slittamento e rateizzazione non è esclusa.
Per ora, però, consideriamo definitiva la decisione secondo cui il secondo acconto Irpef debba essere versato entro il 1° dicembre (visto che il 30 novembre cade di domenica).
Doppio appuntamento con le imposte
Il 1° dicembre, oltre al pagamento del secondo acconto Irpef, è necessario versare anche l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche relativa al terzo trimestre e, in caso di importo inferiore ai 5.000 euro, anche del pagamento della quota relativa ai primi due trimestri dell’anno, per chi ha differito il pagamento.
A prescindere dall’importo dovuto per i primi tre trimestri del 2025, è necessario versare l’imposta di bollo entro il 1° dicembre, visto che non sono previsti ulteriori rinvii.
Il bollo sulle fatture elettroniche si paga a cadenza trimestrale, ma il calendario può essere mutato se il valore da versare è inferiore a 5.000 euro alla scadenza del versamento del primo e del secondo trimestre. In questo modo si rimanda il versamento al 30 novembre (che quest’anno slitta al 1° dicembre).
Il 1° dicembre, quindi, si deve versare l’imposta di bollo relativa al terzo trimestre e, per chi ha rinviato il pagamento dei primi due trimestri, anche quella del primo e del secondo, senza possibilità di rinviare ancora.
Secondo acconto Irpef, le regole
Ogni anno i contribuenti sono chiamati a versare l’Irpef a saldo per l’anno precedente e l’acconto dell’imposta per l’anno in corso. L’acconto, se l’imposta dichiarata l’anno precedente è inferiore a 257,52 euro, si versa interamente a novembre. Se quanto dovuto supera tale importo, invece, l’acconto va versato in due rate pari:
- al 40% del totale entro il 30 giugno dell’anno d’imposta, insieme al saldo dell’anno precedente;
- al 60% restante entro il 30 novembre dello stesso anno, in un’unica soluzione.
L’imposta si paga tramite modello F24.
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