Scoppia il caso vaccini in UE: che succede?

Violetta Silvestri

13 Marzo 2021 - 15:54

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Tempesta in arrivo in UE sui vaccini: oltre al caso AstraZeneca delle morti sospette e dei ritardi nelle consegne, arrivano le lamentele di alcuni stati. Scoppia un caso: che succede?

Scoppia il caso vaccini in UE: che succede?

Fronte vaccini UE sempre più caldo: esplode un nuovo caso di lamentele contro Bruxelles da parte di alcuni Stati membri.

La gestione delle dosi per le nazioni europee non sta piacendo a un gruppo di 5 Stati che hanno richiamato d’urgenza le istituzioni UE.

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Vaccini in UE: tensione alta, scoppia un caso

Non è solo AstraZeneca a impensierire l’Unione Europea e la sua tabella di marcia verso l’immunizzazione, già abbastanza ostacolata e in ritardo.

Le ultime novità parlano di tensioni altissime tra i 27 Stati membri. I leader di Austria, Repubblica Ceca, Bulgaria, Slovenia e Lettonia hanno scritto all’Unione Europea chiedendo una discussione sulla distribuzione del vaccino all’interno del blocco. Motivo della critica: il mancato principio di equità nella distribuzione dosi.

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha detto venerdì che le iniezioni non sono state garantite in modo uniforme tra i Paesi, nonostante un accordo all’interno del blocco per farlo in base alla popolazione.

Le accuse avanzate sono pesanti: ci sarebbero stati accordi separati stipulati tra il comitato direttivo dell’UE per la vaccinazione e le aziende farmaceutiche.

Kurz ha scritto su Twitter sabato 13 marzo che lui e le sue quattro controparti hanno chiesto un confronto per trovare “una soluzione europea”.

In una lettera inviata al presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e al presidente del Consiglio europeo Charles Michel sono state messe nero su bianco le lamentele e le immediate richieste di confronto.

Nella missiva, resa nota nei media austriaci, si legge che:

“Negli ultimi giorni ... abbiamo scoperto che ... le consegne di dosi di vaccino da parte delle aziende farmaceutiche ai singoli Stati membri dell’UE non vengono implementate su base paritaria seguendo la chiave proporzionale della popolazione”

Il prossimo incontro UE sul tema è già fissato il 25 e 26 marzo prossimi.

Vaccinazione UE nel caos

Il Paese austriaco si sta facendo portavoce delle critiche alle istituzioni UE sul caos vaccinazioni. Ma Kurz sta portando avanti una strategia politica o sta solo evidenziano un problema?

Nella lettera, per esempio, non viene menzionato il gruppo direttivo, noto da tempo per essere parte di un meccanismo mediante il quale gli Stati membri condividono tra loro le dosi in eccesso. Il vice capo del consiglio direttivo è austriaco.

I partiti di opposizione in Austria hanno accusato Kurz di cercare di deviare la colpa per il ritmo lento delle vaccinazioni verso Bruxelles.

Intanto, un funzionario dell’UE ha detto che Michel aveva ricevuto la lettera e che:

“Il coordinamento Covid sarà nuovamente affrontato dai 27 membri durante quell’incontro [25 e 26 marzo]”

L’ufficio di Michel ha rifiutato di commentare.

Intanto, sta pesando anche la questione dei ritardi AstraZeneca nella consegne pattuite. Secondo indiscrezioni Ansa. L’UE avrebbe commentato che la società è lontana dalle dosi che avrebbe dovuto distribuire e che si stanno analizzando tutte le possibili misure da prendere.

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