Scoperta una truffa informatica che prende direttamente di mira gli anziani. Ecco come funziona

Andrea Fabbri

26 Ottobre 2025 - 11:35

Ennesimo tentativo di truffa ai danni degli utenti Android. Questa volta nel mirino degli hacker sono finiti gli anziani e ci sono già molte vittime

Scoperta una truffa informatica che prende direttamente di mira gli anziani. Ecco come funziona

L’alfabetizzazione informatica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni nelle fasce di popolazione più anziane. Oggi quasi tutti gli over 65 hanno uno smartphone o un tablet e ogni giorno navigano per ore su internet.

Purtroppo, però, nonostante i passi avanti fatti, gli anziani restano ancora i soggetti più “fragili” a livello informatico e per questo motivo sono un bersaglio perfetto per gli hacker.

A maggior ragione se i trojan bancari creati mirano direttamente a loro. È questo il caso di Datzbro, un virus scoperto da un’azienda di cybersecurity olandese che offre attività ricreative per persone che hanno raggiunto la terza età per poi rubare loro i dati personali e bancari.

Datzbro è il trojan bancario che truffa gli anziani

La minaccia denominata Datzbro è stata scoperta lo scorso agosto dopo le segnalazioni di alcuni utenti di diversi gruppi Facebook fasulli nati per organizzare iniziative sociali per persone anziane.

Una strategia tanto subdola quanto efficace: gli hacker si sono finti organizzatori di viaggi, gite ed eventi dedicati agli anziani e hanno creato pagine e gruppi riempiti con contenuti creati dall’intelligenza artificiale.

Agli iscritti alle pagine veniva chiesto di scaricare un’app per l’iscrizione ai singoli eventi. App che, purtroppo, era il trojan malevolo.

Cosa fa Datzbro

Datzbro è l’ennesima evoluzione dei già pericolosi trojan bancari, capaci di controllare da remoto i conti bancari e i dati di accesso alle app. Un nuovo malware capace anche di registrare contenuti come audio e foto, di monitorare le attività del telefono e di accedere a tutti i file presenti in memoria.

Ma c’è di più. Questo trojan è difficilissimo da scovare perché, una volta installato, è capace di mimetizzarsi nei processi di sistema e sfugge facilmente anche ai più moderni antivirus.

Datzbro e l’evoluzione delle minacce digitali

Il malware è l’ennesima dimostrazione di come le minacce informatiche, anche grazie al “supporto” dell’intelligenza artificiale, si stanno evolvendo e stanno diventando sempre più difficili da scovare per gli esperti di sicurezza informatica.

E a rendere ancora più grave la situazione, è che ci troviamo davanti ad attacchi che, oltre alla componente informatica aggiungono quella di ingegneria sociale. I virus non sono più quelli che una volta colpivano causalmente con il meccanismo della “pesca a strascico”.

Oggi prendono di mira gruppi sociali ben precisi e principalmente quelli con meno possibilità di difendersi come gli anziani.

Ecco perché sta diventando fondamentale un processo di alfabetizzazione informatica diffuso e promosso dalle Istituzioni. Insegnare alle persone a riconoscere gli attacchi degli hacker, a non fidarsi dei messaggi o degli inviti provenienti da indirizzi sospetti e a non scaricare app provenienti dagli store non ufficiali o da siti terzi è ormai imprescindibile.

Questo perché cadere vittime dei cybercriminali non soltanto è un danno economico, ma anche un problema psicologico che va a minare la fiducia nei sistemi digitali sempre più presenti nelle nostre vite quotidiane.

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