Sconto su Tari per disservizio della raccolta: ecco la Sentenza

Vittorio Proietti

30 Marzo 2017 - 15:14

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Lo sconto sulla Tari può essere applicato per disservizio della raccolta dei rifiuti o se i netturbini sono nullafacenti; lo stabilisce una Sentenza della Commissione Tributaria. Ecco la novità.

Sconto su Tari per disservizio della raccolta: ecco la Sentenza

Lo sconto sulla Tari si può applicare nei casi di disservizio nella raccolta rifiuti o nelle evidenze di netturbini nullafacenti, lo stabilisce la Sentenza 931/2016 della Commissione Tributaria di Vibo Valentia.

La mancata raccolta dell’immondizia in una determinata zona può causare l’emergenza ambientale, oltre che garantire un risarcimento dell’imposta versata. Se il disagio è tale da far intervenire l’autorità sanitaria competente, lo sconto potrà crescere ancora.

Lo sconto sulla Tari dipenderà anche dal tipo di raccolta effettuato nella zona di residenza, oltre che da eventuali interruzioni date da impiegati nullafacenti. Le violazioni possibili sono molte, non necessariamente da parte dei cittadini.

Vediamo cosa dispone la Sentenza e quali sono le percentuali di rimborso.

Tari e raccolta dei rifiuti: lo sconto per disservizio esiste già

La Tari consiste in un’imposta dovuta alla PA per la raccolta dei rifiuti, versata al comune di residenza e necessaria al mantenimento del sistema di gestione. Tutti gli individui che a qualsiasi titolo occupano un locale sono obbligati al versamento.

Il calcolo dell’imposta considera sia il numero delle persone che vivono nell’immobile, sia la superficie totale del locale. La Tari è suddivisa in due parti, di cui la prima è una quota fissa e la seconda legata alla quantità di rifiuti prodotti.

Lo sconto sulla Tari sarà applicabile nei casi in cui la zona di residenza non sia servita dalla raccolta dei rifiuti, tuttavia, l’importo non potrà superare il 40%, poiché a causare il disservizio in questo caso è una mancanza della PA che non influisce sui consumi dell’utente.

Sconto sulla Tari raddoppiato per interruzione e danno ambientale

Lo sconto sulla Tari, tuttavia, può essere raddoppiato ed arrivare al 80% del totale se il servizio di raccolta rifiuti è stato interrotto, oppure se la disciplina che lo regola è stata violata da impiegati e netturbini nullafacenti.

I casi di interruzione per cattiva organizzazione nella raccolta spesso sono accompagnati da disagi del personale, dalla mancanza di mezzi o fondi necessari al normale svolgimento del servizio. Tuttavia, il cittadino potrà comunque ottenere un risarcimento, soprattutto se al disagio sono seguite conseguenze per la salute.

Il disservizio nella raccolta dei rifiuti, infatti, può portare ad effetti pericolosi e concreti danni alla salute dei cittadini e dell’ambiente: attraverso l’attestazione tramite della Asl sarà possibile richiedere al comune di residenza il rimborso, che potrà essere accompagnato da un sollecito a ripristinare l’efficienza del servizio.

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# Tari

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