Scadenze fiscali settembre 2025: modello 730/2025, condono tombale e Iva

Nadia Pascale

27 Agosto 2025 - 09:17

Quali sono le scadenze fiscali di settembre 2025? Da non dimenticare la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2025, il ravvedimento speciale e gli adempimenti Iva.

Scadenze fiscali settembre 2025: modello 730/2025, condono tombale e Iva

Quali sono le scadenze fiscali di settembre 2025? Settembre, nonostante il rientro dalla pausa estiva, è un mese abbastanza tranquillo, infatti, non vi sono molte scadenze oltre i termini ordinari previsti soprattutto a carico dei titolari di partita Iva. Tra gli impegni da non dimenticare vi è la presentazione della dichiarazione dei redditi con il modello 730/2025 e il versamento della rata del condono tombale, o ravvedimento speciale. In questo caso occorre prestare attenzione perché le scadenze sono 2, a inizio mese e a fine mese, a breve vedremo perché.

Andiamo però con ordine con le scadenze fiscali di settembre 2025 partendo dal condono tombale, adempimenti Iva e dichiarazione dei redditi.

Scadenze fiscali del 1° settembre 2025, attenti al ravvedimento speciale

Poche le scadenze fiscali di inizio mese. Entro il primo settembre 2025 gli Enti non commerciali e i produttori agricoli devono presentare il modello Intra 12 con la dichiarazione mensile dell’ammontare degli acquisti intracomunitari di beni registrati al secondo mese precedente (giugno), dell’ammontare dell’imposta dovuta e degli estremi del relativo versamento. L’invio deve essere effettuato telematicamente.

Sempre entro il 1° settembre 2025 è necessario effettuare il versamento della sesta rata del ravvedimento speciale. Si tratta di una scadenza che ordinariamente cade il 31 agosto, ma siccome si tratta di una domenica slitta al 1° settembre. L’adempimento spetta ai contribuenti che hanno aderito al concordato preventivo biennale 2024-2025 e hanno presentato istanza per regolarizzare le imposte sui redditi e l’Irap per gli anni di imposta 2018-2022. L’accesso al condono tombale era riservato ai contribuenti ISA.

Le scadenze fiscali della metà di settembre: gli adempimenti Iva

I successivi impegni sono, invece, per il 15 settembre. In questo caso l’adempimento spetta ai contribuenti che si occupano di vendite a distanza che devono provvedere alla fatturazione differita relativa a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo a identificare i soggetti, tra i quali è effettuata l’operazione.

Il 16 settembre, invece, si deve provvedere agli adempimenti ordinari cadenti in tale mese e che riguardano prevalentemente i titolari di partita Iva.
I contribuenti Iva mensili devono versare entro il 16 settembre le ritenute effettuate sulle operazioni di agosto.
I contribuenti IVA che hanno optato per il pagamento a rate del saldo 2024, e hanno effettuato il versamento della prima rata il 17 marzo 2025, entro il 16 settembre devono versare la settima rata saldo Iva 2024 con una maggiorazione dello 0,33%.

I sostituti di imposta, datori di lavoro e non solo, devono versare le ritenute operate nelle mese precedente su stipendi erogati, compensi, provvigioni, redditi di capitali versati.
Gli intermediari nel settore immobiliare, anche tramite interfaccia web, devono versare entro il 16 le ritenute operare sui canoni di locazione breve con cedolare secca.
L’aliquota applicata è del 21% e il versamento con modello F24 deve essere effettuato telematicamente.

I datori di lavoro devono versare le ritenute operate sugli incrementi di produttività. In entrambi i casi per il versamento deve essere usato il modello F24.

Infine ci sono le scadenze ordinarie di:

Scadenze fiscali 30 settembre 2025

Restano le ultime scadenze. La prima cosa da sottolineare è che entro il 30 settembre è necessario presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2025. Si può utilizzare il modello precompilato da usare senza modifiche o apportando delle modifiche. Resta sempre la possibilità di delegare l’intermediario nella presentazione del modello 730/2025. Si ricorda che la dichiarazione può essere presentata con il modello 730/2025 anche in ritardo, dichiarazione tardiva, pagando delle sanzioni. Trascorso il termine di 90 giorni, la dichiarazione si considera omessa.

Sempre entro il 30 settembre è necessario effettuare il versamento della settima rata del ravvedimento speciale. Obbligo ricadente sui soggetti che hanno aderito al concordato preventivo biennale hanno regolamentato la posizione fiscale per gli anni di imposta 2018-2022 con il ravvedimento speciale. Può sembrare che nello stesso mese tale adempimento debba essere effettuato 2 volte, entro il 1° ed entro il 30, ma è un effetto determinato dallo slittamento del 31 agosto che è festivo.
Per lo stesso effetto deve essere presentata entro il 30 settembre la comunicazione Intra-12 per gli acquisti intracomunitari del mese di luglio.

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