Giugno 2025 è un mese ricco di impegni fiscali e impegnativo dal punto di vista economico: oltre alle scadenze ordinarie mensili, scadono l’IMU, il ravvedimento speciale e la rottamazione quater
Le scadenze fiscali di giugno 2025 mettono a dura prova i contribuenti, dal versamento dell’Irpef, al ravvedimento speciale, passando per la rottamazione quater e l’IMU, a cui si aggiungono le liquidazioni periodiche Iva e tutti gli adempimenti ordinari: il rischio salasso è davvero alto.
Nel mese di giugno 2025, quindi, è bene prestare molta attenzione perché il rischio di dimenticare una delle tante scadenze fiscali è davvero molto alto.
Ecco tutte le scadenze fiscali di giugno 2025 con rottamazione, ravvedimento, Iva, Irpef e Imu.
Scadenze fiscali inizio giugno 2025
Il calendario fiscale di giugno inizia il giorno martedì 3 perché ci sono i posticipi delle scadenze fiscali di fine maggio, cioè i pagamenti che dovrebbero essere effettuati entro il 31 maggio, che è un sabato, e quindi tutto slitta a martedì 3, il primo non festivo.
Entro questa data i contribuenti che hanno aderito al ravvedimento speciale riservato ai contribuenti ISA che hanno aderito al concordato preventivo biennale, devono pagare la terza rata del “condono fiscale”. Ricordiamo che non si decade dal ravvedimento nel caso in cui si salti una rata, ma la stessa deve essere pagata entro la scadenza della rata successiva.
La rata in scadenza il 31 maggio e posticipata è la n° 3.
Entro il 3 giugno i titolari di partita Iva devono presentare telematicamente le Liquidazioni periodiche Iva (LIPE) relative al primo trimestre 2025.
Infine, entro il 3 giugno c’è il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche.
Rottamazione quater, ecco quando scade
Scade il 9 giugno 2025 la rata della rottamazione quater, si tratta della n°8.
Si ricorda che la rottamazione quater ha consentito la definizione agevolata per carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
In considerazione dei 5 giorni di tolleranza concessi dalla legge, e dei differimenti previsti nel caso di termini coincidenti con giorni festivi, saranno considerati tempestivi i pagamenti effettuati entro lunedì 9 giugno 2025.
La naturale scadenza della rata cadrebbe a fine maggio, ma per effetto delle festività i 5 giorni di tolleranza iniziano a decorrere dal giorno 3 giugno, ma il giorno 7 è sabato, il giorno 8 è domenica e quindi il pagamento deve essere effettuato entro il 9.
Scadenze fiscali 16 giugno: IMU
Per il giorno 16 giugno sono previste le canoniche scadenze di metà mese a cui però si aggiunge l’IMU. Vediamo nel dettaglio.
L’IMU è l’Imposta Municipale propria deve essere versata su immobili diversi dalla prima casa, tranne nel caso in cui la stessa sia registrata al catasto tra gli immobili di lusso.
L’imposta è dovuta anche su aree edificabili e terreni, la normativa prevede riduzioni ed esenzioni, ad esempio ci sono sconti per immobili concessi in comodato d’uso a parenti in linea retta e nel caso di contratto di locazione a canone concordato. Ulteriori riduzioni sono previste per i pensionati residenti all’estero.
Esenzioni e riduzioni possono essere previste anche a livello locale. L’importo viene pagato in due rate: acconto (in scadenza il 16 giugno) e saldo (in scadenza il 16 dicembre).
Le altre scadenze fiscali del 16 giugno 2025
Fatta questa breve disamina sull’IMU, vediamo le altre scadenze fiscali del 16 giugno 2025.
In questo caso le scadenze più importanti riguardano i titolari di partita Iva. I soggetti IVA devono procedere all’emissione e registrazione delle fatture differite relative a beni consegnati o spediti nel mese solare precedente e risultanti da documento di trasporto o da altro documento idoneo ad identificare i soggetti, tra i quali è effettuata l’operazione.
I contribuenti IVA mensili devono, invece, versare l’imposta dovuta per le operazioni effettuate nel mese di maggio.
I soggetti che si occupano di intermediazione nelle locazioni brevi devono versare gli importi trattenuti nel mese precedente sui canoni di locazione.
I contribuenti IVA che hanno scelto il pagamento rateale del saldo IVA 2024 relativo al periodo d’imposta 2024 risultante dalla dichiarazione annuale, e hanno effettuato il versamento della prima rata il 16 marzo (17 marzo in quanto il 16 cadeva di domenica), devono versare la quarta rata maggiorata dell’interesse dello 0,33% mensile.
I sostituti di imposta (datori di lavoro) devono versare le ritenute operate sui compensi erogati e sui premi di produttività.
Scadono inoltre il 16 giugno 2025 la Tobin tax e l’imposta sugli intrattenimenti.
Adempimenti Irpef, tutti gli appuntamenti dal 20 giugno al 30 giugno
Altra scadenza importante da non dimenticare è quella del 20 giugno: termine ultimo per i contribuenti che hanno inviato il modello 730/2025 precompilato per annullarlo e poi presentare una nuova dichiarazione. Per chi, invece, utilizza il modello Redditi Persone Fisiche 2025 il termine per annullare il modello precompilato già trasmesso, è il 26 giugno.
Infine, entro il 30 giugno, i contribuenti senza sostituto di imposta che hanno presentato il modello 730 o il modello Redditi devono versare il saldo per l’anno precedente e il primo acconto per l’anno 2025.
Tutte le scadenze fiscali del 30 giugno 2025
Arrivati alla fine del mese ci sono gli ultimi impegni fiscali. In primo luogo i soggetti Iva che effettuano vendite a distanza devono presentare entro il 30 giugno la dichiarazione IVA IOSS relativa alle vendite a distanza di beni importati (in spedizioni di valore intrinseco non superiore a 150 euro) del mese precedente utilizzando il portale OSS messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Infine, resta l’ultimo impegno: il ravvedimento speciale. Abbiamo detto a inizio articolo che è necessario versare la terza rata del ravvedimento speciale e che la stessa è in realtà in scadenza il 31 maggio, per effetto delle festività la scadenza slitta. Il 30 giugno, invece, c’è la scadenza “ordinaria” della quarta rata del ravvedimento speciale.
Devono effettuare il versamento i soggetti ISA che hanno aderito al concordato preventivo biennale e hanno presentato istanza per il ravvedimento speciale. Si tratta di un’imposta sostitutiva Irap e imposte sui redditi per gli anni di imposta 2018-2022.
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