Sanzioni dichiarazione IVA 2017 inviata in ritardo: ecco le novità

Anna Maria D’Andrea

27 Febbraio 2017 - 08:40

Dichiarazione Iva 2017: ecco le sanzioni per l’invio tardivo oltre la scadenza del 28 febbraio 2017.

Sanzioni dichiarazione IVA 2017 inviata in ritardo: ecco le novità

Dichiarazione Iva 2017: sanzioni per invio tardivo sospese? Lo stop momentaneo alle sanzioni dichiarazione Iva 2017 è uno degli annunci shock dell’Agenzia delle Entrate delle ultime settimane.

Forse proprio a causa dello sciopero dei commercialisti, inizialmente programmato proprio nel periodo in cui è previsto l’invio della dichiarazione Iva 2017 e poi revocato, per molti potrebbe essere difficile rispettare la scadenza e le sanzioni dichiarazione Iva 2017 sarebbero per molti inevitabili. Per questo Rossella Orlandi, direttrice dell’Agenzia delle Entrate, ha parlato di un possibile stop alle sanzioni per l’invio oltre la scadenza ordinaria.

Infatti, oltre a dover inviare la dichiarazione Iva 2017 con netto anticipo rispetto allo scorso anno, in quanto è stata abolita la possibilità di presentarla in forma unificata con la dichiarazione dei redditi modello Unico 2017, ovvero entro il 30 settembre, a farla da padrone l’annuncio dello sciopero dei commercialisti. Una settimana di astensione volontaria e di protesta della categoria che potrebbe causare non pochi problemi.

Cosa vogliono i commercialisti e perché scioperano l’abbiamo già detto ma cosa ne sarà della scadenza della dichiarazione Iva 2017? Sarà disposta la proroga o le sanzioni dichiarazione Iva 2017 saranno abolite in caso di ritardi nell’invio?

Per la sospensione delle sanzioni dichiarazione Iva 2017 serve un intervento legislativo, l’ha detto Rossella Orlandi, la direttrice dell’Agenzia delle Entrate che in questo periodo si trova letteralmente tra due fuochi. Da un lato le richieste da parte delle istituzioni e del Governo di contribuire alla lotta all’evasione fiscale e, dall’altro, le richieste dei commercialisti e dei contribuenti.

Che ne sarà della dichiarazione Iva 2017, in scadenza domani 28 febbraio?

Ecco le ultime novità, le sanzioni dichiarazione Iva 2017 in caso di invio tardivo o omesso e cosa ha detto in tal proposito Rossella Orlandi, direttrice dell’Agenzia delle Entrate.

Sanzioni dichiarazione Iva 2017: invio tardivo o omesso

Le sanzioni dichiarazione Iva 2017, applicate in caso di invio tardivo, ovvero oltre la scadenza del 28 febbraio 2017, sono disciplinate dagli articoli 2 e 8 del d.P.R. 22 luglio 1998, n. 322 e successive modificazioni.

In caso di dichiarazioni presentate entro 90 giorni dalla scadenza del termine del 28 febbraio 2017 le dichiarazioni sono ritenute valide, salvo l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge.

Le sanzioni dichiarazione Iva 2017 per l’invio entro 90 giorni, ovvero entro il 29 maggio 2017, prevedono il pagamento della sanzione ordinaria minima di 258 euro ridotta a 25 euro, ovvero corrispondente ad 1/10 del mimino previsto.

Quelle presentate, invece, con ritardo superiore a 90 giorni si considerano omesse, ma costituiscono titolo per la riscossione dell’imposta che ne risulti dovuta.
La sanzione dichiarazione Iva omessa ammonta dal 120% al 240% dell’imposta dovuta e non può essere inferiore a 258,00 euro.

La sanzione dichiarazione Iva omessa si applica anche a:

  • presentazione della dichiarazione con un ritardo superiore a 90 giorni (art. 8, e 2, DPR 322_1998);
  • presentazione di dichiarazione priva di sottoscrizione, non regolarizzata entro 30 giorni dal ricevimento dell’invito da parte dell’ufficio (art. 8, 1 e 2, DPR 322_1998);
  • invio da parte dell’intermediario con un ritardo superiore a 90 giorni

Dichiarazione Iva 2017: sanzioni invio tardivo o omesso. Saranno sospese? Ecco le novità

Le sanzioni dichiarazione Iva 2017 potrebbero essere sospese ma non basta la volontà dell’Agenzia delle Entrate. Complice il periodo delicato, le novità fiscali e le nuove scadenze, Rossella Orlandi sembrerebbe quasi intenzionata a voler intervenire sulle sanzioni per l’invio tardivo della dichiarazione Iva 2017, ovvero oltre la scadenza del 28 febbraio.

Per bloccare le sanzioni dichiarazione Iva 2017 serve un intervento legislativo e non basta l’ok da parte dell’Agenzia delle Entrate. Queste le dichiarazioni di Rossella Orlandi durante il convegno organizzato a Roma da Igs e Luiss business school intitolato (ma visti gli ultimi avvenimenti verrebbe quasi da sorridere) “La collaborazione tra Fisco e contribuente” di un paio di settimane fa.

Quasi superfluo sottolineare come al centro del dibattito sia stato il prossimo sciopero dei commercialisti: una settimana di stop e astensione dal lavoro per una categoria che mai come ora dimostra di essere indispensabile non soltanto per i contribuenti ma anche per l’Agenzia delle Entrate e per lo Stato, il quale conta nella collaborazione dei professionisti anche per il contrasto all’evasione fiscale.

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