Salvini pubblica un’autobiografia con editore legato a CasaPound

Mario D’Angelo

30 Aprile 2019 - 21:49

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Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini ha scelto per la pubblicazione del suo ultimo libro un editore vicinissimo al movimento dichiaratamente neo-fascista di CasaPound

Salvini pubblica un’autobiografia con editore legato a CasaPound

Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini sceglie CasaPound per il suo nuovo libro. Si intitola “Io sono Matteo Salvini. Intervista allo specchio”, ed è un libro-intervista firmato da Chiara Giannini, giornalista di 44 anni, mentre la prefazione è del direttore del quotidiano La Verità e del settimanale Panorama Maurizio Belpietro. Il volume autobiografico, in vendita a 17 euro, sarà presentato al Salone del libro di Torino ed è edito da Altaforte, la casa editrice di CasaPound.

Salvini sceglie CasaPound per pubblicazione libro

Cento domande all’uomo più discusso d’Europa”, esordisce così il testo che presenta il libro sul sito dell’editore. E conclude: “Cento risposte a chi lo ama, a chi lo critica, a chi ripone fiducia in lui e a chi lo vorrebbe vedere ‘penzolare a testa in giù’”.

La scelta di Salvini è destinata a far discutere, anche perché la notizia arriva nei giorni dell’arresto di due esponenti di CasaPound, Riccardo Licci e Francesco Chiricozzi (consigliere comunale di Vallerano). I due hanno stuprato, picchiato e filmato una donna di 36 anni. La gip di Viterbo Rita Cialoni ha detto che nel video ci sono “scene raccapriccianti”.

Salvini e CasaPound, un rapporto ambiguo

Il rapporto fra il ministro dell’Interno e CasaPound è sempre stato piuttosto ambiguo. Tiene ancora banco, ad esempio, nel dibattito politico il mai eseguito sgombero della sede romana dei neo-fascisti, illegalmente occupata.

Per il deputato PD Roberto Morassut, “Matteo Salvini ha passato il limite [...], ha giurato sulla Costituzione nata dalla Resistenza, se non vuole rispettarla sia coerente e si dimetta”.

Un anno fa, Matteo Salvini era finito nella bufera per essersi recato allo stadio indossando un capo d’abbigliamento di Pivert, marchio di riferimento di CasaPound e riconducibile a Francesco Polacchi, numero uno dell’editrice Altaforte.

Fra le pubblicazioni di quest’ultima ci sono saggi, fumetti e riviste apologetici dal titolo: “Primato nazionale”, “Benito Mussolini - La mia guerra”, “1919 - L’alba della rivoluzione fascista”, “Riprendersi tutto” e persino “Ho difeso Licio Gelli”, scritto dall’avvocato del fu capo della P2.

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