La lista di persone da uccidere voluta dalla Russia per sedare le opposizioni. Ecco cosa è stato scoperto.
La Russia sta compilando una lista di persone da uccidere o, nella migliore delle ipotesi, “solo” torturare per sedare le opposizioni. Questo è quello che avrebbe appreso il Dossier Center, un progetto indipendente lanciato dall’oppositore russo Michail Chodorkovskij per investigare sulle attività del Cremlino. Giornalisti, blogger e politici occupano la maggior parte della lista, completa di indirizzi e altri dati personali, insieme a tutti coloro che hanno dato voce a critiche contro il regime di Mosca. Alla guida dell’operazione di controllo nientemeno che il Gru, il servizio russo di intelligence militare (il cui nuovo acronimo inutilizzato sarebbe solo “Gu”) accusato di schedare gli oppositori russi in Europa su ordine di Putin.
La Russia sta compilando una lista di persone da uccidere
Secondo quanto dichiarato da Chodorkovskij, l’intelligence russa sarebbe infatti stata chiamata a raccogliere informazioni su giornalisti, politici e personaggi pubblici in tutta Europa macchiati di una grave colpa: aver criticato il Cremlino. Insieme all’identità di queste persone, anche gli indirizzi di casa e del posto di lavoro, tutto pronto se dovessero rendersi necessarie “misure attive”. Quest’ultimo è il termine che avrebbe utilizzato il Gru, riguardante soluzioni estreme che vanno dalla violenza fino all’omicidio. In base a questa rivelazione il Gru, già accusato in altre occasioni di spionaggio e sabotaggio in tutto il mondo, avrebbe pronta una lista di persone da uccidere per preservare la propaganda moscovita.
Una situazione preoccupante, anche limitandosi al clima di paura e incertezza che queste notizie alimenta in maniera prepotente. D’altro canto, per Putin sarebbe estremamente facile negare qualsiasi responsabilità in merito, qualora volesse entrare nel merito della vicenda, e nessuna autorità è oggi nella posizione di pretendere delle spiegazioni. Un motivo in più, probabilmente, per il quale Chodorkovskij lancia l’allarme anche sul social X dove tiene il pubblico informato sulle mosse della Russia. L’annuncio dell’oppositore è corredato da questa immagine concludente.

Putin sguinzaglia il Gru contro le critiche in Europa. L’intelligence militare ha ricevuto l’ordine di raccogliere gli indirizzi personali di giornalisti e figure pubbliche che si oppongono al Cremlino.
Cos’è il Dossier Center e chi è Michail Chodorkovskij
Michail Chodorkovskij si descrive sul suo profilo X come: “Un leader dell’opposizione russa, riformatore. Ex prigioniero politico (2003 - 2013)”. Michail Borisovič Chodorkovskij, questo il nome completo nella traslitterazione occidentale, è in esilio dal 2013. Esattamente da quando è stato scarcerato dopo una detenzione di 10 anni con accuse fiscali ma considerato prigioniero politico sia da Amnesty International che dall’associazione Memorial che hanno denunciato l’irregolarità dei processi. In tutti gli anni a seguire, Chodorkovskij si è prodigato per far luce sul regime russo, ricevendo premi e attestati di stima in tutto il mondo.
Operazione che aveva cominciato proprio poco prima dell’arresto, denunciando la corruzione in Russia e inimicandosi Putin, che già mal lo tollerava visto l’enorme potere economico. Prima della carcerazione Chodorkovskij era infatti uno degli uomini più potenti della Federazione russa, un oligarca russo che doveva buona parte del proprio successo al settore petrolifero, tanto da diventare l’uomo più ricco del Paese prima di essere accusato di frode fiscale.
Nell’ambito del progetto “Open Russia” per la liberazione della Nazione, Chodorkovskij ha lanciato nel 2017 l’attività investigativa con omonimo canale di informazione sul web Dossier Center, che negli ultimi anni si è reso più e più volte protagonista di rivelazioni sulle trame nascoste del Cremlino. Continuando ad attenzionare Putin e gli uomini vicini al governo di Mosca, il Dossier Center avrebbe ora rinvenuto la compilazione di una lista segreta di oppositori, attività che potrebbe precedere di poco il passaggio all’azione secondo l’esperienza dell’oppositore. Pare, infatti, che il Gru stia eseguendo delle assunzioni di «agenti usa e getta» reclutati in maniera anonima per far fronte a questo tipo di operazioni, come si sospetta sia accaduto in altri attacchi.
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