Cosa rischia il cittadino senza la rottamazione di multe e carte di Equitalia 2017? Il 1° febbraio i Comuni sceglieranno se accettare. Ecco cosa si rischia.
Rottamazione cartelle Equitalia e multe 2017 a un bivio: cosa rischia il cittadino dal 1° febbraio? L’incertezza dei Comuni nell’accettare o meno la rottamazione delle multe genera incertezza per tutti quei cittadini alle prese con le cartelle esattoriali: la scelta è decisiva.
La rottamazione delle cartelle, definita come definizione agevolata da Equitalia stessa, è stata concepita per agevolare il cittadino e permettergli di pagare l’importo residuo del debito senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. I Comuni che non hanno aderito ad Equitalia possono ancora scegliere.
Le multe stradali godono di deroga nel pagamento degli interessi di mora, nonché delle maggiorazioni previste dalla legge. Ma questi incentivi sono disponibili per tutti? Cosa può fare un cittadino e cosa succederà se il Comune non aderisce? Vediamo di chiarire la situazione.
Rottamazione multe e cartelle Equitalia 2017: cosa rischia il cittadino
La rottamazione delle multe di Equitalia consiste in un’agevolazione disposta con decreto fiscale 193/2016: al cittadino è offerto di sanare il suo debito a netto di sanzioni e interessi di mora, anche in caso di multe stradali. L’occasione è stata accolta con favore e ad oggi si contano circa 150 mila richieste.
Equitalia non è, tuttavia, l’unico ente di riscossione utilizzato dai Comuni: molti di essi (circa 5 mila) hanno optato per eseguire con le proprie risorse, oppure affidandosi ad altro servizio o ente di riscossione. Proprio questi Comuni creano incertezza, poiché malgrado l’agente riscossore, essi potrebbero comunque aderire alla rottamazione.
Le multe e le altre sanzioni incassabili, inoltre, potrebbero comunque subire la rottamazione in un caso: qualora il Comune di residenza avesse utilizzato Equitalia come ente di recupero nell’anno di attribuzione della cartella, ed in quell’anno, per il tributo della suddetta cartella. È frequente che i Comuni cambino gli enti di servizi, per cui occorre prestare attenzione.
Cosa rischia il cittadino senza la rottamazione delle multe?
Equitalia resterà in vita per il 2017 fino a luglio, successivamente la Legge 225/2016 prevede che un nuovo ente di riscossione prenda il suo posto. Tutti i Comuni che non hanno scelto Equitalia, che hanno preferito affidarsi ad altri, oppure sfruttare le proprie risorse, non subiranno grandi cambiamenti. Tuttavia, per essi la rottamazione è comunque in dubbio.
Il cittadino rischia di non poter usufruire degli sconti e vedersi obbligato a risarcire con annesse more e sanzioni: in poche parole un’occasione sprecata a beneficio sia del riscossore, che vedrebbe sicuramente più pagatori; sia del debitore, che ne avrebbe certamente vantaggio.
La rottamazione di multe e cartelle, in poche parole, passerà per la delibera di accettazione del proprio Comune, che in tal caso avverrà entro il 1° febbraio. Nel frattempo, il cittadino potrà controllare le cartelle addebitate e usufruire dell’agevolazione almeno di quelle relative alla gestione Equitalia.
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