Per evitare la decadenza della rottamazione 4 ci sono diversi trucchi che si possono adottare, vediamo quali sono.
La preoccupazione maggiore di chi aderisce alla rottamazione con debiti ingenti che derivano da più di una cartella esattoriale, è senza ombra di di dubbio il rischio della decadenza della sanatoria. Presentare la domanda di adesione alla definizione agevolata 2023, infatti, ha indubbiamente i suoi vantaggi, ma presenta anche una serie di svantaggi con cui fare i conti.
Il contribuente deve sottostare ad un rigido piano di rateazione che non sempre potrà rispettare se ha problemi economici. E il rischio di decadenza è sempre dietro l’angolo. Perché basta non pagare una rata o pagarla con un ritardo superiore ai 5 giorni per perdere tutti i benefici della rottamazione 4.
Esistono però dei trucchi che si possono mettere in atto per fare in modo di evitare la decadenza dell’intera rottamazione se, per ipotesi, ci si dovesse trovare a corto di fondi ad una determinata scadenza.
Prima regola frazionare le istanze
In presenza di carichi molto alti che derivano da diverse cartelle esattoriali il consiglio è quello di presentare più di un’istanza di rottamazione. In questo modo ogni istanza avrà una “vita propria” e al mancato pagamento di una rata decadrà solo quell’istanza e non tutte.
In questo modo se si avrà mancanza di liquidità si potrà scegliere quali rata non pagare mantenendo in atto solo le sanatorie maggiormente convenienti (quelle che portano allo sconto maggiore). Ogni istanza, ovviamente, deve riferirsi a cartelle diverse.
Istanza separata per determinate cartelle
Un’istanza separata, con pagamento in unica soluzione al 31 luglio, poi, deve essere presentata per le cartelle esattoriali che hanno un debito costituito da sole sanzioni.
Va ricordato, infatti, che con la rottamazione 4 sanzioni e interessi sono totalmente stralciati e rimangono da versare i soli diritti di notifica e le eventuali spese delle procedure esecutive.
E’ comprensibile che in questo caso il debito residuo di queste cartelle esattoriali è davvero esiguo e se saldato in un’unica soluzione il 31 luglio estinguerà definitivamente il carico fin da subito.
Anche con decadenza nuova rateazione
Per chi vuole scegliere la rottamazione quater senza sapere se il rischio decadenza può essere reale o meno, ci sentiamo di dire che può scegliere la sanatoria senza alcun timore. Questo perché a differenza di quanto previsto dalla precedente versione della rottamazione (la ter), per quella di quest’anno vi è la possibilità di accedere a un nuovo piano di rateazione ordinaria in caso di decadenza.
Il nuovo piano di rateazione ordinario, tra l’altro, prenderà a riferimento il debito iniziale da cui saranno sottratte le somme versate, eventualmente, con la rottamazione, che saranno trattenute a titolo di acconto dell’importo complessivo.
Mentre, quindi, per i decaduti della rottamazione ter non era possibile richiedere un piano di rateazione ordinaria, la Legge di bilancio 2023 prevede in caso di decadenza della definizione agevolata la possibilità di dilazionare il debito senza sanatoria.
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