Mentre le auto diventano sempre più digitali, i costruttori tornano ai pulsanti fisici per motivi di sicurezza e usabilità.
Sei in autostrada quando, senza preavviso, il traffico si blocca bruscamente all’ingresso di una galleria. Cerchi di attivare le luci d’emergenza, ma non sono dove te le aspetti. Non c’è un pulsante: sono nascoste in un menu del touchscreen dell’auto. Tocchi lo schermo, ma si blocca. E adesso?
Dalla metà degli anni 2010, molte case automobilistiche hanno abbracciato un futuro senza pulsanti, ispirate dagli smartphone e dal design minimalista di Tesla. Anche funzioni di sicurezza come luci d’emergenza, tergicristalli e sbrinatori sono state trasferite su schermi touch. Ma il sogno di un abitacolo elegante e futuristico si scontra sempre più spesso con i limiti umani, soprattutto quando sono richieste decisioni in frazioni di secondo.
Perché allora le aziende hanno seguito questa direzione? Oltre al fascino estetico, la scelta è stata in gran parte economica. Eliminare i pulsanti riduce la complessità dei componenti e della produzione. Inoltre, permette aggiornamenti software over-the-air, consentendo l’introduzione di funzioni in abbonamento come navigazione, comandi vocali o sedili riscaldati, senza passare dal concessionario. Un modello simile a quello dell’industria degli smartphone: vendere l’hardware, e monetizzare con il software. [...]
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