Rottamazione 2023, come comunicare l’Iban per domiciliare i pagamenti

Patrizia Del Pidio

28 Settembre 2023 - 12:28

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Ecco perché per chi ha scelto una lunga dilazione con la rottamazione, la domiciliazione bancaria potrebbe essere la soluzione più conveniente.

Rottamazione 2023, come comunicare l’Iban per domiciliare i pagamenti

Entro il 30 settembre l’Agenzia delle Entrate Riscossione invierà a tutti i contribuenti che hanno presentato istanza di adesione alla rottamazione 2023, la comunicazione della somme dovute con l’esito della domanda.

Nella comunicazione saranno presenti, se si è scelto il pagamento rateizzato delle cartelle esattoriali rottamate, anche le scadenze con i primi 10 bollettini per effettuare i pagamenti del debito. L’Agenzia delle Entrate, però, mette a disposizione diversi canali per effettuare i pagamenti della rottamazione e uno è rappresentato dalla domiciliazione bancaria.
Andiamo ad approfondire il nuovo servizio messo a disposizione per i versamenti della definizione agevolata e come procedere per l’attivazione dello stesso.

Perché la domiciliazione è un vantaggio con la rottamazione?

La domiciliazione bancaria è un grosso vantaggio per chi deve provvedere a pagare una rateizzazione della rottamazione. Va ricordato, infatti, che dopo la prima e la seconda rata, che cadono rispettivamente il 31 ottobre e il 30 novembre 2023, le successive scadenze saranno trimestrali.

Chi ha scelto una dilazione in 18 rate, poi, terminerà il piano di pagamento solo nel 2027 e considerando che una scadenza disterà dall’altra tre mesi la dimenticanza del pagamento potrebbe esserci, soprattutto a distanza di anni dalla presentazione della domanda.

E’ pur vero che esiste il servizio “Se mi scordo”, ma va considerato anche poi per il pagamento ci si deve recare all’ufficio postale o si deve procedere con il pagamento telematico. Con la domiciliazione bancaria, invece, il pagamento viene effettuato in automatico alla scadenza del bollettino, senza che il contribuente debba fare nulla. Essendo un piano di dilazione che si protrae negli anni, potrebbe essere la soluzione migliore.
Come di può attivare la domiciliazione bancaria sulla definizione agevolata? Scopriamolo.

Domiciliazione bancaria, come si attiva?

Il servizio di domiciliazione bancaria, messo a disposizione di recente, è reperibile nella sezione della propria area personale dedicata alla “Definizione agevolata”. Il contribuente tramite il servizio può attivare o revocare l’addebito diretto delle rate sul conto corrente. Si può scegliere anche un conto corrente intestato a un altro soggetto diverso dal contribuente, l’importante è che sia autorizzato.

Cosa si deve fare per usufruire del servizio? Il contribuente dovrà, per prima cosa indicare gli estremi del conto corrente su cui addebitare le rate compilando il campo Iban. In seguito si dovrà procedere a fornire tutte le informazioni richieste, dare il consenso al trattamento dei dati sensibili trattati e procedere a inviare la richiesta.

Dopo l’invio si riceverà una mail di presa in carico della richiesta e solo successivamente l’Agenzia delle Entrate Riscossione provvederà a dare un riscontro, dopo aver effettuato le opportune verifiche.

La domiciliazione conviene anche economicamente

La domiciliazione bancaria può convenire anche economicamente. L’attivazione è completamente gratuita e l’addebito delle somme non prevede il pagamento di commissioni. Il risparmio accertato, quindi, su una dilazione di 18 mesi è di 36 euro visto che il pagamento del bollettino non è dovuto.

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