Azienda bolognese sotto sequestro dei Nas. Trovati 674 kg di prodotti a rischio botulino

Giorgia Paccione

26 Agosto 2025 - 15:34

Maxi-sequestro di 674 kg di conserve e succhi di frutta in un’azienda agricola bolognese: vasetti riutilizzati, prodotti senza etichetta, ambienti sporchi. Sospensione dell’attività e sanzioni.

Azienda bolognese sotto sequestro dei Nas. Trovati 674 kg di prodotti a rischio botulino

Una azienda agricola della provincia di Bologna, attiva nella produzione e commercializzazione di confetture e succhi di frutta, è stata al centro di un blitz dei Carabinieri del Nas.

L’ispezione ha portato al sequestro amministrativo di 674 chilogrammi di prodotti ritenuti potenzialmente contaminati dal rischio botulino e l’attività è stata immediatamente sospesa per motivi igienico-sanitari.

L’operazione rientra nel più ampio programma nazionale dei Nas per monitorare le aziende alimentari, che si è intensificato durante la stagione estiva con l’iniziativa “Estate Tranquilla 2025”.

Il controllo dei Nas: scarse condizioni igieniche e pratiche rischiose

Durante il controllo i Nas hanno riscontrato condizioni igienico-sanitarie gravemente carenti con sporcizia diffusa, polvere, ragnatele, guano e materiali promiscui presenti nei locali di lavorazione e stoccaggio. A questo si aggiunge la presenza di centinaia di vasetti di vetro già utilizzati e pronti per essere riempiti nuovamente, alcuni dei quali ancora sporchi.

Sono stati trovati anche contenitori di confetture autoprodotte privi di etichettatura e, in diversi casi, con il sottovuoto già perso. All’interno dei magazzini erano inoltre accatastati circa 1.500 vasetti e bottiglie, risalenti addirittura a produzioni del 2010, del 2012 e del 2018, in larga parte senza etichette.

All’esterno della struttura, gli ispettori hanno documentato anche la preparazione di passata di pomodoro in un paiolo di rame arrugginito, riscaldato con legname ricavato da pallet dismessi.

I Nas hanno quindi largamente constatato procedure di pastorizzazione, etichettatura e stoccaggio del tutto inadeguate che non garantiscono la sicurezza dei prodotti, esponendo concretamente i consumatori al pericolo di sviluppo della tossina botulinica.

I provvedimenti delle autorità

Le autorità hanno disposto il sequestro amministrativo di tutti i 674 chilogrammi di conserve e succhi di frutta, per un valore complessivo stimato superiore ai 15.000 euro.

Contestualmente, l’AUSL ha ordinato la sospensione immediata dell’attività, imponendo lo stop a produzione, stoccaggio e vendita. Oltre al blocco operativo, sono state disposte sanzioni amministrative per un totale di circa 4.500 euro.

Questi provvedimenti si inseriscono così nella strategia di contrasto al botulino alimentare, rafforzata dopo i recenti casi di intossicazione registrati in Calabria e in Sardegna.

Botulino anche nei prodotti aziendali?

Il botulino è una tossina prodotta dal Clostridium botulinum, un batterio anaerobico che può proliferare soprattutto in alimenti conservati in condizioni errate, come conserve fatte in casa senza processi di pastorizzazione adeguati. I sintomi del botulismo sono gravi e includono paralisi muscolare, difficoltà respiratorie e nei casi più gravi possono portare a esiti letali.

Proprio per questa ragione, le autorità sanitarie e i carabinieri dei Nas intensificano i controlli durante la stagione estiva, quando la produzione domestica di conserve e succhi aumenta notevolmente. Ma il sequestro nel Bolognese evidenzia come il fenomeno non riguardi solo l’ambiente casalingo, ma renda necessario il monitoraggio anche in contesti aziendali specializzati.

Argomenti

# Salute

Iscriviti a Money.it