Risarcimento danno biologico, le tabelle per il calcolo

Ilena D’Errico

23 Novembre 2025 - 00:58

Ecco cosa c’è da sapere sul risarcimento del danno biologico e le nuove tabelle per calcolarlo.

Risarcimento danno biologico, le tabelle per il calcolo

Chi subisce le conseguenze di un illecito ha diritto di ottenere, in primis dall’autore, il risarcimento di tutti i danni patiti per godere di un’adeguata tutela e riparazione. Il danno biologico è uno dei più delicati, non soltanto per il modo in cui interessa chi lo subisce ma anche perché in qualità di danno non patrimoniale non è immediatamente quantificabile. Ovviamente questo non significa che non ci siano dei criteri utili a calcolare il danno biologico, anche perché deve essere equamente commisurato a quanto subito e non generico.

A tal proposito, molti tribunali adottano delle tabelle che definiscono i criteri per calcolare il risarcimento a seconda delle lesioni riportate, grazie alle quali è possibile contare su regole abbastanza uniformi e verificabili. Di fatto, vengono quasi sempre prese come riferimento le tabelle del tribunale di Milano e le tabelle del tribunale di Roma, che offrono linee guida utilissime per il risarcimento di tutti i danni non patrimoniali. Per alcuni di questi, inoltre, abbiamo finalmente delle tabelle uniche nazionali. Vediamo quindi cosa prevedono.

Cos’è il danno biologico

Dallo stesso illecito derivano molteplici danni a carico di chi lo subisce, spesso parte di una stessa conseguenza ma diversi negli effetti e nell’interesse. Una prima distinzione viene fatta tra i danni patrimoniali, di cui si può provare la quantità con precisione e immediatezza, e quelli non patrimoniali che devono essere valutati dal giudice con il metodo equitativo. Il danno biologico fa parte dell’ampia categoria dei danni non patrimoniali perché non corrisponde a un’effettiva perdita economica, pertanto è compito del tribunale trovare un importo adeguato a ristorare virtualmente la vittima.

Il danno biologico corrisponde in particolare alla lesione dell’integrità psicofisica della persona, tutto ciò che ne lede la salute fisica e/o psicologica. Si tratta di un danno che non è di per sé quantificato ma può e deve essere attestato dalla perizie medico-legali. È sempre necessario un accertamento sanitario che comprovi la lesione subita, che dovrà essere poi quantificata dal giudice. F

acciamo un esempio per capire meglio, partendo dal caso di un incidente stradale. La vittima riporta una serie di danni patrimoniali, come le spese mediche e anche la perdita della capacità lavorativa, ma anche non patrimoniali. La gamba rotta o il disturbo da stress post traumatico sviluppati a causa del sinistro rientrano nel danno biologico, mentre l’impatto sulla vita e la sofferenza rientrano rispettivamente nel danno esistenziale e nel danno morale.

Il risarcimento per il danno biologico

La liquidazione del danno biologico dipende dalla quantificazione dello stesso, in base a quanto previsto dai certificati medici, e al calcolo operato dal giudice. Come anticipato, vengono quasi sempre utilizzate le tabelle del tribunale di Milano che trovate qui allegate insieme a quelle del tribunale di Roma per un punto di riferimento alternativo. Per i casi di malasanità e infortunistica stradale ci sono invece, finalmente, le tabelle uniche nazionali.

Tabelle del Tribunale di Milano
(2024)
Tabelle del Tribunale di Roma
(2025)

Si deve in ogni caso ricordare che le tabelle offrono criteri utili, ma il calcolo viene personalizzato sul caso specifico a seconda delle particolari circostanze presenti. La Corte di Cassazione riconosce infatti un sistema di personalizzazione del danno, ammettendo anche la possibilità di aumentare (in circostanze eccezionali e motivate) gli importi previsti. Le tabelle, comunque, funzionano con un sistema a punti (dall’1% al 9% per le microlesioni e dal 10% al 100% per le macrolesioni) che valuta l’invalidità temporanea o permanente per poi tenere conto delle varie circostanze utili, come l’età del danneggiato.

A meno che sia provato e riconosciuto dal giudice, il danno morale viene normalmente incluso in questo risarcimento, spesso atto a coprire in linea generale tutti i danni non patrimoniali della persona secondo l’apprezzamento del giudice.

Iscriviti a Money.it