Riparazione elettrodomestici casa in affitto, chi deve pagare?

Ilena D’Errico

5 Novembre 2023 - 19:30

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Elettrodomestici guasti o vetusti nella casa in affitto, ecco chi deve pagare per la sostituzione e la riparazione degli apparecchi a seconda dei casi.

Riparazione elettrodomestici casa in affitto, chi deve pagare?

Gli elettrodomestici sono a tutti gli effetti parte integrante della casa e della sua funzionalità e comportano necessariamente delle spese per la sostituzione e la riparazione. Se ad abitare l’immobile è lo stesso proprietario non si pone alcun problema a riguardo, ovviamente dovrà occuparsi personalmente della spesa e avrà la piena decisionalità in merito. Quando la casa è in affitto, invece, non c’è una disciplina univoca, ma bisogna distinguere fra l’immobile affittato arredato e quello vuoto, oltre che considerare le eventuali clausole del contratto d’affitto. Ecco chi deve pagare a seconda dei casi.

Il contratto d’affitto

La legge prevede alcune regole sulla ripartizione dei costi tra proprietario e inquilino che, nel caso specifico degli elettrodomestici, variano se l’immobile era arredato oppure no al momento della locazione. Prima di conoscere le leggi in materia, è però importante sottolineare che il contratto d’affitto può derogare alla disciplina se le parti concordano.

Nel caso in cui si rompa un elettrodomestico e si sia incerti sulla competenza delle spese per la riparazione, perciò, la prima cosa da fare è verificare il contratto firmato e leggere con attenzione le eventuali clausole. Se la disciplina a riguardo è specificata allora bisogna attenersi a quanto riportato e dividere il pagamento secondo quanto pattuito, altrimenti – in assenza di clausole apposite – si applica la disciplina di legge.

Immobile arredato in affitto

La disciplina delle spese relative ai beni mobili come gli elettrodomestici presenti all’interno della casa arredata in affitto è stabilita dall’articolo 1576 del Codice civile, secondo cui all’inquilino spettano le spese di conservazione e manutenzione ordinaria. Il proprietario dovrà invece farsi carico della sostituzione dell’elettrodomestico inutilizzabile, a meno che ciò non sia dovuto al cattivo uso fatto dall’inquilino.

La riparazione degli elettrodomestici rientra nelle spese di ordinaria amministrazione poiché riguarda l’uso degli stessi e la loro conservazione, pertanto deve essere pagata dall’inquilino, a meno che il contratto d’affitto non specifichi diversamente. Al contrario, quando è necessario cambiare integralmente l’elettrodomestico per vetustà o ripararlo per un guasto improvviso questo costo spetta al proprietario di casa.

Facciamo qualche esempio. La lavastoviglie è ormai datata e non funziona correttamente deve essere sostituita dal locatore. La lavatrice rotta a causa dell’uso scorretto fatto dall’inquilino che ha inserito oggetti non adeguati deve essere riparata dall’affittuario stesso. Se gli elettrodomestici si rompono per ragioni imprevedibili, come una scossa di terremoto o un fulmine, i costi per la riparazione e sostituzione spettano al locatore.

Ovviamente, si fa riferimento agli elettrodomestici parte del contratto d’affitto come arredamento dell’immobile. Gli eventuali apparecchi aggiunti dall’inquilino, invece, devono essere riparati e sostituiti tenendo conto della loro estraneità. Anche in questo caso bisogna dunque verificare il contratto d’affitto e controllare che l’elettrodomestico guasto facesse parte della locazione.

Affitto di casa senza mobili

Se la casa è stata affittata senza arredamento il proprietario di casa non ha alcuna responsabilità rispetto agli elettrodomestici. Lo stesso principio si applica a tutti quei beni aggiunti dagli affittuari che non fanno parte del contratto d’affitto di una casa arredata, ma anche ai beni ceduti dal proprietario senza locazione.

Non è infrequente, infatti, che il proprietario di casa venda direttamente gli elettrodomestici già presenti all’interno dell’immobile in affitto o talvolta li ceda a titolo gratuito. In questi casi gli elettrodomestici non fanno parte della locazione; pertanto, tutti i costi di manutenzione spettano esclusivamente agli affittuari, salvo clausole contrattuali contrarie (piuttosto inverosimili).

Infine, si ha un’eccezione valida tanto per le case arredate che per quelle vuote, ovvero le ipotesi in cui il guasto degli elettrodomestici è dovuto alla colpa del proprietario che non ha effettuato la manutenzione straordinaria dell’impianto elettrico o idraulico. Più propriamente, in questi casi l’affittuario ha diritto a un risarcimento oppure al rimborso della spesa sostenuta.

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