Riordino delle carriere delle Forze Armate e di Polizia: via libera di Comuni, Province e Regioni durante la Conferenza Unificata. A questo punto l’approvazione definitiva è imminente.
Riordino delle carriereForze Armate e di Polizia: mentre si attende il parere delle commissioni parlamentari che in questi ultimi due mesi hanno analizzato le novità previste dal testo della riforma, è arrivato il via libera dalla Conferenza Unificata tra Stato Regioni e Comuni.
Dopo l’approvazione da parte del Consiglio di Stato, massimo organo consultivo della Repubblica, quindi è arrivata anche quella di ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e UPI (Unione Province d’Italia).
Arrivati a questo punto l’appuntamento di mercoledì 10 maggio 2017, quando ci sarà il parere da parte delle commissioni parlamentari, sarà l’ultimo step prima dell’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri.
Quindi si avvicina a larghe falcate il via libera testo che riordina le carriere per le Forze Armate e di Polizia introducendo molti vantaggi economici.
Sono stati superati, infatti, due degli scogli più importanti: il parere della Conferenza Unificata, così come quello del Consiglio di Stato, i quali hanno natura tecnica e di controllo della legittimità.
Vista la mancanza di impedimenti l’approvazione del riordino non sembra essere in pericolo in quanto il parere delle commissioni non è vincolante per il Governo. Le delega parlamentare che ha concesso al Governo di legiferare sul riordino, infatti, lascia la libertà politica totale all’esecutivo, il quale una volta che riceverà il parere delle commissioni potrà decidere liberamente se accogliere oppure no le proposte avanzate dal Parlamento.
Comunque è difficile che il testo approvato sia differente da quello approvato nei mesi scorsi dal Consiglio dei Ministri, come confermato anche dal presidente della commissione Difesa del Senato. Nell’ultima seduta di aprile questo, udite le rappresentanze militari e sindacali, ha preannunciato l’impossibilità logica di stravolgimenti al progetto.
Il Governo comunque prenderà in considerazione le proposte di modifica contenute nel documento condiviso nato dalla collaborazione delle commissioni competente di Camera e Senato le quali probabilmente riguarderanno alcuni punti “critici” del provvedimento che riordina le carriere delle Forze Armate.
Vediamo quali sono gli aspetti della riforma che potrebbero essere oggetto di modifica qualora il Consiglio dei Ministri decida di accogliere le proposte contenute nel parere delle commissioni parlamentari atteso nella giornata di mercoledì 10 maggio.
Riordino carriere delle Forze Armate e di Polizia: le proposte di modifica delle commissioni
Superato il vaglio tecnico del Consiglio di Stato e delle Conferenza Unificata, le percentuali per l’approvazione del riordino si alzano notevolmente, rasentando il 100%.
Non è detto però che una volta ricevuto il parere delle commissioni parlamentari competenti, il Consiglio dei Ministri non decida di applicare delle modifiche al testo.
Ci sono dei punti per i quali non c’è ancora una unicità di vedute e per questo dal Parlamento potrebbero arrivare una o più proposte di modifica. I tre punti sul quale si sta concentrando la valutazione del Parlamento sono i seguenti:
- omogeneizzazione delle tempistiche di progressione in carriera per i luogotenenti ed equiparati nel passaggio di ruolo ad esaurimento funzionari;
- trasformazione della denominazione dei commissari coordinatori in vice questori penitenziari, evitando una sperequazione non giustificabile;
- introduzione di una quota di posti riservata agli esterni nei concorsi per sovrintendenti.
Questi aspetti potrebbero essere al centro del parere delle commissioni, ma per averne la certezza bisognerà attendere mercoledì 10 maggio quando il Consiglio dei Ministri riceverà il parere finale elaborato in Parlamento. Solo allora sapremo se il Governo deciderà se accogliere oppure no le proposte.
Quel che è certo è che il testo della riforma, cavallo di battaglia dei governi Renzi prima e Gentiloni poi, corre a passo spedito verso l’approvazione definitiva senza nessun ostacolo a sbarrargli la strada.
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