Rinnovo contratti statali: stanziata la prima parte di risorse, dubbi sui 900milioni per il 2018

Simone Micocci

5 Aprile 2017 - 09:15

Rinnovo contratti statali, novità: il Presidente del Consiglio ha sbloccato la prima parte di fondi necessari per l’aumento di stipendio. Ma c’è ancora un nodo da sciogliere.

Rinnovo contratti statali: stanziata la prima parte di risorse, dubbi sui 900milioni per il 2018

Rinnovo contratti statali, ultime notizie: come comunicato in Gazzetta Ufficiale una parte dei fondi destinati al rinnovo sono stati sbloccati, ma resta da sciogliere il nodo relativo al ruolo degli enti locali.

Da mesi si parla di rinnovo del contratto per il dipendenti della pubblica amministrazione; l’accordo tra i sindacati e l’amministrazione è stato raggiunto lo scorso 1° dicembre ma ad oggi non ci sono stati ancora passi avanti.

Il problema che l’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e la Madia stanno cercando di risolvere è quello relativo al ruolo degli enti locali.

Nel dettaglio, l’intenzione dell’amministrazione è di far contribuire gli enti locali al finanziamento delle risorse per lo sblocco dei contratti dei dipendenti pubblici per i quali, ricordiamo, è previsto un aumento medio di stipendio pari ad 85 euro lordi al mese.

Giovedì 30 marzo in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri per lo sblocco dei 600 milioni di euro necessari per dare il via al rinnovo; altri 900 però dovranno essere stanziati con la Legge di Bilancio del 2018.

I conti però potrebbero non tornare; in questi giorni infatti nei palazzi si sta discutendo del DEF per il prossimo anno e il MEF sta cercando una soluzione per far quadrare i conti specialmente adesso che il Partito Democratico (per volere di Renzi) ha dichiarato di voler scongiurare l’aumento dell’IVA.

Qual è quindi l’intenzione dell’Aran? Prima di scoprirlo facciamo un passo indietro e vediamo cosa dice il decreto del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2017 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 marzo 2017.

Rinnovo contratti Pubblica Amministrazione: stanziati 600 milioni, ma sono sufficienti?

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2017, è stata sbloccata la prima parte di fondi necessaria per far partire le operazioni per il rinnovo del contratto per i dipendenti del pubblico impiego.

Con il decreto del Presidente del Consiglio “Ripartizione del Fondo di cui all’articolo 1, comma 365, della legge 11 dicembre 2016, n. 232. (Legge di bilancio 2017)” è stato comunicato lo stanziamento di:

  • 600 milioni di euro per il 2017;
  • 900 milioni di euro (a decorrere dal 2018);
  • 300 milioni di euro (stanziati nel 2016);
  • 119 milioni di euro per il 2017 e 152,24 milioni per il 2018 destinati ai Vigili del Fuoco, alle agenzie e agli enti pubblici;
  • 760 milioni nel 2017 e 875 milioni dal 2018 per il finanziamento della proroga degli 80 euro e dell’attuazione del progetto del riordino delle carriere per le Forze Armate.

Il Decreto ricorda che “le risorse per gli incrementi retributivi per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali delle amministrazioni regionali, locali e degli enti del Servizio sanitario nazionale sono definite dal Governo, nel rispetto dei vincoli di bilancio, del patto di stabilità e di analoghi strumenti di contenimento della spesa, previa consultazione con le rispettive rappresentanze istituzionali del sistema delle autonomie”.

Come possiamo vedere dall’elenco di fondi stanziati, ad oggi l’amministrazione ha a disposizione circa la metà dei fondi necessari per dare il via alle operazioni per il rinnovo del contratto della Pubblica Amministrazione e del conseguente aumento di 85 euro.

L’altra parte dovrebbe arrivare con la Legge di Bilancio 2018, ma in questi casi il condizionale è d’obbligo.

Lo Stato infatti deve far quadrare i conti e con il DEF, punto cardine nella programmazione della politica economica e di bilancio del paese, si sta cercando di capire se è possibile farlo evitando l’aumento dell’IVA al 25%, come espressamente richiesto da Matteo Renzi.

Rinnovo contratti Pubblica Amministrazione: il ruolo degli enti locali

Quindi, nonostante il decreto del Presidente del Consiglio sia stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il nodo per la copertura dei fondi necessari per completare il rinnovo non è stato ancora sciolto.

Per risolvere questa situazione il Ministro Madia e l’Aran hanno pensato ad una soluzione alternativa: una parte dei soldi utili per il rinnovo verranno stanziati dalla Pubblica Amministrazione, mentre all’altra parte contribuiranno gli enti locali con i loro bilanci.

Una proposta non ancora accettata da enti regionali e comuni, per questo si presume che la situazione non verrà risolta nel medio termine. Insomma, le risorse per dare il via al rinnovo ci sono, ma i dubbi restano per gli altri 900 milioni; ne sapremo di più nei prossimi giorni, quando il progetto del DEF verrà completato.

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