8 miliardi in più di rincari sulla bolletta del gas. Salvini: «Serve intervento immediato»

Vincenzo Caccioppoli

9 Settembre 2022 - 19:05

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Lo stop del gas russo mette a rischio la sopravvivenza delle imprese italiane ed europee. Quali interventi sono previsti contro il caro bollette?

8 miliardi in più di rincari sulla bolletta del gas. Salvini: «Serve intervento immediato»

Un eventuale stop del gas russo metterà a serio rischio di sopravvivenza circa un quinto delle imprese italiane, è l’opinione di Carlo Bonomi, presidente di Confindustria. Ecco allora che tutte le polemiche sorte intorno alle richieste di Matteo Salvini di dare priorità proprio al tema del caro bollette sembrano pretestuose.

D’altra parte gli altri Paesi, anche se non devono fare i conti con un bilancio zavorrato da un debito pubblico mostruoso come quello italiano, da tempo si sono mossi con interventi importanti proprio per cercare di limitare gli effetti devastanti degli aumenti fuori controllo dell’energia, per famiglie, ma forse ancora di più per le imprese, che non a caso stanno già chiudendo, preferendo l’inattività al lavorare in perdita.

Sotto l’egida della nuova prima ministra inglese, Liz Truss, l’Inghilterra ha fissato un tetto annuale di 2.500 sterline per due anni, destinate ad aiutare famiglie e imprese. Una misura molto ambiziosa che costerebbe alle finanze pubbliche britanniche fino a 100 miliardi di sterline, senza contare il preannunciato taglio delle tasse.

La Spagna si è mossa già a fine agosto: il governo guidato da Pedro Sanchez ha autonomamente stabilito un prezzo al gas per famiglie e imprese, impegnandosi a pagare la quota restante. Inoltre, Sanchez ha anche approvato un piano per la riduzione dei consumi con precise indicazioni per locali e uffici pubblici, per ridurre di due gradi la temperatura al loro interno e spegnere le luci dopo le 22.

La Germania di Scholz, forse il Paese che sta soffrendo maggiormente questa situazione a causa della sua grande dipendenza dal gas russo, ha promesso un piano di aiuti contro il caro bollette da 65 miliardi di euro. La Germania da sempre refrattaria a una soluzione che prevedesse un tetto al prezzo del gas, adesso sta assumendo una posizione molto più favorevole a una simile misura.

La Francia, invece, ha approvato un piano assai ambizioso, a cui sembra guardare con interesse anche Matteo Salvini, basato su una politica di scudi tariffari, con un tetto del 4% agli aumenti dell’elettricità, prezzi agevolati, taglio delle accise e sobrietà energetica per le aziende.

«Imitare la Francia e stanziare subito 30 miliardi per contenere gli aumenti del gas. Per questo serve un accordo tra tutte le forze politiche che sostengono il governo e riunire subito il Consiglio dei ministri», ha detto di recente il leader della Lega, che sembra considerare questa come una delle prime priorità per il governo. Anche perché se dovesse vincere il centrodestra, il nuovo governo dovrebbe affrontare una situazione che potrebbe già essere drammatica.

Le misure che il governo Draghi si appresterebbe a mettere in campo parlano di 6/7 miliardi per aiutare famiglie e imprese, paiono microscopiche, considerando che i calcoli effettuati dalla Confesercenti a fine agosto parlano appunto di 8 miliardi in più di rincari sulla bolletta energetica per le imprese, rispetto all’anno scorso.

Salvini e la Lega, che sembrano i più attivi in questa battaglia, da tempo propongono misure drastiche per evitare quella che rischia davvero di essere una strage economica.

«Serve uno scostamento di bilancio, con un intervento immediato del governo, o sarà una strage di posti di lavoro. Se l’Europa non interviene, già da cittadino europeo mi vengono dei dubbi», ha detto Salvini in una recente intervista, «Però l’Italia non può stare ferma. In attesa che l’Europa intervenga, il governo tedesco ci ha messo 60 miliardi, il governo francese 40 miliardi. Tutti stanno intervenendo. Il governo italiano, che è in carica, deve metterli subito sul tavolo, non fra due mesi, per limitare gli aumenti delle bollette».

Difficile non trovarsi d’accordo con il leader leghista, considerando che, senza un intervento deciso immediato si rischia poi di doverne attuare altri successivamente ben più corposi per aiutare imprese e famiglie sempre più in difficoltà. Su questo punto tutti i partiti dovrebbero mettere da parte slogan e polemiche da campagna elettorale e lavorare insieme per trovare presto una soluzione condivisa ed efficace.

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