Rimborso affitto neoassunti è esentasse, i chiarimenti

Patrizia Del Pidio

19 Giugno 2025 - 14:05

Rimborso affitto per i nuovi assunti, come funziona il bonus che arriva fino a 5.000 euro esentasse? Vediamo i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.

Rimborso affitto neoassunti è esentasse, i chiarimenti

La Legge di Bilancio 2025 ha previsto un nuovo fringe benefit per i lavoratori neoassunti: un rimborso esentasse fino a 5.000 euro per il pagamento dell’affitto e le spese di manutenzione dell’immobile. Il rimborso è completamente esentasse ed è destinato a lavoratori nuovi assunti che devono spostare la propria residenza in un Comune che sia distante almeno 100 km da quello di residenza.

Il rimborso deve essere erogato dal datore di lavoro e con la circolare 4/E del 16 maggio 2025 l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti per quel che riguarda i requisiti per ottenerlo.

Rimborso affitto ai neoassunti

Lo scopo del nuovo fringe benefit è quello di sostenere il lavoratore nelle spese extra che deve affrontare per il trasferimento presso una sede di lavoro abbastanza lontana dalla propria residenza. Il beneficio è pensato per incentivare le nuove assunzioni, consentendo alle aziende di attingere personale da ogni zona d’Italia, la regola generale del bonus affitto è che le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro siano esentasse entro i 5.000 euro. Le somme non rilevano neanche ai fini contributivi.
Per averne diritto il lavoratore deve:
essere stato assunto a tempo indeterminato tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025;
avere residenza ad almeno 100 km dal luogo di lavoro nel cui Comune (o in quelli limitrofi) trasferisce la residenza;
avere un reddito da lavoro dipendente che non supera i 35.000 euro nell’anno precedente la data di assunzione.
Anche se a una prima analisi non sembra, il bonus presenta dei requisiti stringenti che limitano molto la platea dei beneficiari. Vediamo perché.

Chiarimenti sui requisiti per rimborso affitto

Per avere diritto al rimborso esentasse (che deve essere sempre a discrezione del datore di lavoro) il dipendente deve essere assunto nel 2025 con contratto a tempo indeterminato: questo già restringe notevolmente la platea dei beneficiari.
La circolare, inoltre, chiarisce che

La non concorrenza alla formazione del reddito del lavoratore delle predette somme, erogate o rimborsate dai datori di lavoro, opera in relazione ai lavoratori dipendenti… che abbiano percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 35.000 euro nell’anno precedente alla data di assunzione a tempo indeterminato, ossia nell’anno 2024.

Il lavoratore, quindi, deve aver avuto, nel 2024, un reddito da lavoro dipendente non superiore ai 35.000 euro.
Per quel che riguarda la distanza tra il Comune di residenza e quello del nuovo Comune in cui ci si trasferisce per lavoro, deve essere calcolata considerando la via più breve tra quella ferroviaria e quella stradale che deve essere superiore a 100 km.

Oggetto del beneficio e durata

L’oggetto del beneficio è il canone di locazione: le somme rimborsate dal datore di lavoro devono riferirsi ai canoni di locazione o alle spese di manutenzione sostenute dal dipendente. La durata massima del beneficio è di 2 anni, calcolati a partire dalla data di assunzione.

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