Rimborsi fiscali 2025, attenti se arriva questa comunicazione

Nadia Pascale

13 Ottobre 2025 - 11:02

Attenti se arriva un’email in cui si viene avvisati della disponibilità di un rimborso fiscale. Prima di cliccare su qualunque modulo è bene fare queste verifiche per evitare truffe.

Rimborsi fiscali 2025, attenti se arriva questa comunicazione

Rimborsi fiscali 2025, non sempre sono reali, attenti a questa comunicazione che arriva attraverso email.

L’Agenzia delle Entrate ha lanciato un nuovo allarme phishing, in questo caso le email avvisano dell’esistenza di rimborsi, proprio per questo è più facile per i contribuenti cadere nella trappola.

La stagione della dichiarazione dei redditi con il modello 730 è ormai finita e molti contribuenti, soprattutto quelli che non hanno sostituto di imposta, o hanno preferito optare per il rimborso senza sostituto di imposta, potrebbero facilmente cadere in tentazione e cliccare il link malevolo allegato alla comunicazione che molti stanno ricevendo online. Ma cosa dice l’email che avvisa della necessità di richiedere rimborsi fiscali e a cosa è bene fare attenzione?

Rimborsi fiscali 2025, è iniziata una campagna phishing

Con un avviso del 10 ottobre l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che è iniziata una nuova campagna phishing ai danni dei contribuenti.
L’email ha come mittente l’Agenzia delle Entrate. Il testo dice

Gentile contribuente, Le comunichiamo che, a seguito delle nostre verifiche, ha diritto a un rimborso fiscale. Per presentare la sua domanda di rimborso, La preghiamo di accedere al modulo online tramite il seguente link

Segue un pulsante da cliccare con la scritta “Modulo di Rimborso
Infine, termina con “Se il pulsante non funziona, La preghiamo di spostare questo messaggio nella posta in arrivo e riprovare.
Non manca, infine, la formula di saluto.

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Cosa fare se si riceve un’email per un rimborso fiscale?

L’Agenzia disconosce tale comunicazione raccomanda ai contribuenti di porre massima attenzione nel fornire i propri dati personali e bancari.

L’Agenzia invita a verificare sempre che l’indirizzo da cui provengono le email che sembrano arrivare dall’Agenzia siano nella disponibilità dell’Agenzia stessa.
Invita, inoltre, a verificare che nella comunicazione siano assenti errori grammaticali, l’italiano deve essere fluente, infatti, spesso si tratta di messaggi generati da sistemi automatici, o comunque all’estero, e caratterizzati da un italiano grossolano. In caso di dubbio è bene verificare chiamando l’Agenzia delle Entrate o mettendosi in contatto in altro modo.

Ricordiamo, inoltre, che tutti gli eventuali avvisi inerenti rimborsi, cartelle di pagamento, avvisi, sono sempre presenti nel cassetto fiscale del contribuente, di conseguenza prima di cliccare su qualunque link, è bene entrare nel proprio cassetto fiscale accedendo con CIE, SPID o CNS.

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