Riforma pensioni: ostacolo Recovery Fund per l’Italia?

Antonio Cosenza

23 Gennaio 2021 - 12:37

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Riforma delle pensioni: l’Italia potrebbe essere bloccata dall’Unione Europea. Tra le raccomandazione al Recovery Fund, infatti, c’è anche la piena attuazione della riforma Fornero.

Riforma pensioni: ostacolo Recovery Fund per l’Italia?

Riforma delle pensioni: il Recovery Fund rischia di ostacolare il progetto dell’Italia di rivedere l’impianto pensionistico introducendo una nuova misura di flessibilità che possa prendere il posto di Quota 100 dal 1° gennaio 2022.

Un progetto di riforma delle pensioni, sul quale sindacati e Ministero del Lavoro stanno discutendo da mesi, rischia di essere già compromesso dalla crisi di Governo. Qualora il progetto dovesse resistere a questa delicata situazione politica, però, bisognerà fare i conti con le indicazioni che arrivano dall’Unione Europea, la quale per l’accesso alle risorse del Recovery Fund raccomanda ai vari Paesi di non attuare riforme che potrebbero essere troppo “generose” dal punto di vista delle pensioni.

A conferma di ciò c’è la situazione spagnola: qui, infatti, l’Unione Europea ha chiesto di attuare una nuova riforma delle pensioni in quanto le regole attuali favoriscono i lavoratori aumentando la spesa pensionistica. Una situazione che potrebbe ripetersi anche in Italia, specialmente se il Governo dovesse scegliere di introdurre una nuova - e vantaggiosa - misura di flessibilità.

Il Recovery Fund condiziona la riforma delle pensioni?

Come spiegato dal Commissario agli Affari economici, Paolo Gentiloni, nel corso del suo intervento al B20 Italy 2021, le raccomandazioni dell’Unione Europea del 2019 e del 2020 sono “al centro dei criteri di valutazione comunitari sul Recovery Plan nazionale”.

E tra queste raccomandazioni c’è spazio anche per le pensioni, con indicazioni che non lasciano spazio ad interpretazioni: si chiede, infatti, all’Italia di dare “attuazione piena della riforma Fornero delle pensioni”.

È l’UE, quindi, che ci chiede di tornare alla Legge Fornero, eliminando qualsiasi altra misura di flessibilità come potrebbe essere Quota 102 (principale indiziata a prendere il posto di Quota 100 una volta che - dal 1° gennaio 2022 - questa smetterà di esistere).

E se l’Italia dovesse procedere comunque in tal senso non è escluso possa esserci il veto dell’UE, come tra l’altro già sta succedendo in Spagna (dove l’attuale Governo è in crisi a causa delle indicazioni che arrivano da Bruxelles sul fronte pensioni).

D’altronde, in queste ore la Commissione europea ha aggiornato le indicazioni per i Governi dei Paesi che avranno accesso alle risorse del Recovery, confermando che nel preparare i loro piani di Recovery gli Stati dovranno guardare alle raccomandazione del 2019 e del 2020, fornendo “spiegazioni dettagliate di come vengano affrontate dalle misure proposte, in modo che le criticità vengano risolte”. C’è poi un invito per quei dodici Paesi che presentano squilibri eccessivi - tra i quali figura anche l’Italia - per “spiegare in che modo il piano nazionale contribuirà ad affrontarli”. E c’è una richiesta di velocizzare le riforme, le quali - però - non dovranno contribuire ad incrementare questo squilibrio (come invece succederebbe in caso di riforma delle pensioni).

Pensioni e Recovery Fund: cosa sta succedendo in Spagna

Nei giorni scorsi il Governo spagnolo ha ricevuto chiara indicazione dall’Unione Europea riguardo alla necessità di riformare nuovamente le pensioni, in quanto il sistema attualmente in vigore è considerato eccessivamente generoso.

Il problema è che il Governo in Spagna si regge grazie all’appoggio di Podemos, il quale il fatto delle pensioni il proprio cavallo di battaglia. E la riforma proposta dal PSOE, sulla base delle indicazioni raccolte dall’UE, prevede di aumentare il periodo su cui calcolare le pensioni passando da 25 a 35 anni, così da ridurle di circa il 6,3%.

Per il momento Podemos non ha assolutamente intenzione di votare la riforma delle pensioni proposta dal premier Pedro Sanchez; un rifiuto che potrebbe mettere a rischio persino la maggioranza di Governo, con la possibilità comunque che venga trovata una soluzione che possa mettere d’accordo tutti.

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