Riforma parrucchieri ed estetiste: previsti nuovi percorsi di formazione, sanzioni elevate per chi trasgredisce e nuove professioni per un settore che si avvicina sempre più all’ambito medico.
Il testo di riforma parrucchieri ed estetiste è stato depositato dal senatore Renato Ancorotti, esponente di Fratelli D’Italia, importanti le novità previste per chi vuole accedere alle professioni legate all’estetica e al wellness.
La riforma riguarda soprattutto l’accesso elle professioni, inoltre sono finalmente normativizzate nuove professioni come l’onicotecnico, make up artist, esperti di extension e laminazione e specialisti in estetica oncologica. Fulcro della riforma è regolarizzare anche tutte quelle prestazioni ambigue dal punto di vista delle competenze.
Ecco tutte le novità nella riforma parrucchieri ed estetiste.
Riforma parrucchieri ed estestiste, nuove professioni
Il senatore Renato Ancorotti ha depositato un Disegno di Legge che va a colmare dei veri e propri vuoti normativi determinati dal fatto che nel tempo le professioni legate all’estetica si sono moltiplicate e forniscono prestazioni sempre più complesse che richiedono conoscenze ai margini della professione medica.
L’inserimento di nuove categorie si rende necessario al fine di avere delle norme specifiche che possano aiutare a individuare le categorie, ma anche a determinare importanti criteri di sicurezza attraverso l’accesso alle professioni condizionato da requisiti certi in grado di provare la preparazione e la conoscenza degli addetti.
Trattandosi di un Disegno di Legge sarà necessario seguire l’intero iter legislativo quindi approvazione a maggioranza delle due ali del Parlamento. Sicuramente al testo potranno essere apportate modifiche.
In primo luogo vediamo l’accesso alle professioni già ora abbastanza normativizzate.
Per le estetiste viene esteso l’ambito dei servizi che possono rendere e sono inserite dermopigmentazione, trucco permanente e camouflage delle cicatrici, trattamenti con apparecchi elettromeccanici a fini di benessere e servizi su capelli e pelle non medici ma finalizzati al miglioramento estetico.
Accesso alle professioni: estetiste e parrucchieri
Nella bozza del provvedimento per l’accesso alle professioni di parrucchiere ed estetista è previsto un esame di abilitazione. L’accesso all’esame di abilitazione prevede però diversi percorsi:
- un percorso di formazione biennale di 900 ore;
- 1 anno di formazione (esperienza qualificata a tempo pieno) presso un’impresa di estetista;
- aver lavorato per 3 anni come dipendente o collaboratore familiare, socio lavoratore o titolare presso un’impresa;
- 1 anno di contratto di apprendistato.
Non è chiara la differenza tra l’anno di esperienza qualificata e 1 anno di contratto di apprendistato.
Dopo aver maturato un’esperienza di 3 anni nella professione è possibile accedere a un corso Seo (Specialista estetica oncologica) che si occupa di trattamenti estetici in persone in terapia oncologica o che hanno affrontato il trattamento oncologico.
I corsi di studio dovranno essere organizzati a livello regionale. Tra le nuove materie da studiare spiccano:
- cosmetologica e chimica,
- fisiologia e anatomia dell’apparato locomotore e circolatorio;
- apparecchi elettromeccanici per uso estetico;
- basi di marketing.
Sanzioni per i trasgressori, multe pesanti in caso di abusi
Il DdL si occupa anche di sanzioni che vengono inasprite, in particolare per chi esercita la professione, parrucchiere o estetista senza le autorizzazioni previste dalla legge (abuso della professione) è prevista una multa da 5.000 euro a 50.000 euro.
Per chi lavora in assenza di uno o più requisiti, la sanzione amministrativa varia da 3.000 fino a 10.000.
Per gli esercizi abusivi è prevista la sospensione dell’attività da 1 a 2 anni. Naturalmente possono essere importanti conseguenze penali se dagli abusi derivano danni alle persone.
Affitto della poltrona per parrucchieri ed estetiste
Sempre più frequentemente in questo ambito è prevista la possibilità di affitto della poltrona, cioè grandi saloni di parrucchieri o estetisti, realizzati a norma, in cui il singolo professionista può affittare semplicemente la postazione per lavorare. Può affittarla per alcuni giorni della settimana, per parte della giornata.
Si tratta di un modo per riuscire a lavorare in zone importanti, ad esempio centro città, senza dover però sostenere l’intero costo della gestione dell’attività. Ma anche di un modo per venire incontro alle esigenze di chi non vuole avere un vero salone perché preferisce spostarsi in più zone, lavoro itinerante, scelta frequente per l’onicotecnico. Può essere, inoltre, una soluzione per chi muove i primi passi e non riesce a sostenere il costo dell’investimento o vuole lavorare in modo flessibile e avere tempo libero.
Il Disegno di legge prevede la possibilità per i proprietari dei saloni di concedere in uso una o più cabine dietro il pagamento di un corrispettivo, previa verifica dei requisiti coerenti con la nuova normativa. Cioè in caso di abuso della professione, il titolare del centro che ha affittato la poltrona ne è responsabile.
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