Le richieste della Grecia a Moscovici. Ecco cosa ha proposto Tsipras

Maurizio Contini

17 Febbraio 2017 - 20:59

Moscovici è volato ad Atene per chiarire la situazione con Tsipras e il ministro dell’economia greco. Ecco le richieste che sono state avanzate da entrambe le parti.

Le richieste della Grecia a Moscovici. Ecco cosa ha proposto Tsipras

Moscovici, mercoledì 15 febbraio, è volato ad Atene, per cercare di risolvere la questione greca e capire quali sono le richieste del paese. Il fantasma di un default finanziario aleggia nuovamente sulla nazione, che deve quindi capire quali sono le condizioni per accettare una nuova tranche di aiuti.

Nei giorni scorsi si è parlato a lungo dell’uscita della Grecia dall’euro, delle proposte del Fondo Monetario Internazionale e di quelle invece avanzate dall’Unione europea.
Non si è però riflettuto sul fatto che la Grecia non sembra avere un piano di questo tipo e che la Grexit non è tra le idee di Tsipras.

La Grecia ha avanzato le sue richieste nell’incontro con Moscovici e il Commissario europeo per gli affari economici e monetari ha proposto la sua visione e parlato del pesante debito che la Grecia ha sulle sue spalle.
Vediamo insieme quali sono state le richieste di entrambe le parti e quali potrebbero essere le soluzioni per il futuro della Grecia.

Le richieste della Grecia a Moscovici: basta austerità

Tsipras ha affermato che andrà incontro alle richieste dei creditori, ma non senza avere qualcosa in cambio. Non è infatti possibile riuscire ad applicare le misure di austerity che richiede l’Unione europea con le condizioni attuali dell’economia del paese.
La Grecia non farà nulla se non verranno assecondate le sue richieste e punterà i piedi.

La proposta di Tsipras è quella di accettare le nuove manovre che vorrebbero i creditori, a patto che venga tagliato il debito del paese. L’idea è appoggiata dal FMI che ha partecipato ai primi due pacchetti di aiuti alla Grecia, ma che adesso potrebbe tirarsi indietro.
Il Fondo ha infatti dichiarato che con queste politiche non è disposto a partecipare alla terza tranche di aiuti.

I creditori però non sono della stessa opinione e ricordano a Tsipras che le manovre richieste non sono mai state approvate del tutto e che il rigore fiscale andrebbe invece messo in atto.
Al momento un team di esperti sta valutando se la Grecia abbia applicato le richieste di rigore fiscale e i tagli che venivano richiesti dall’UE.

Il rapporto non è ancora stato reso noto, ma il Fondo Monetario Internazionale ha già le idee chiare: il debito pubblico greco non è più sostenibile se non tagliandolo.
La Grecia non sarà mai in grado di rifinanziare i propri debiti e per evitare il default l’unico modo è applicare un taglio.

L’idea non piace però ai paesi del nord Europa, che si oppongono a questa possibilità, dal momento che poi dovrebbero spiegare ai loro elettori per quale ragione non sono stati restituiti i soldi.
Il taglio però al momento sembra l’unica strada per salvare la Grecia e per non affossare definitivamente il paese e l’Unione europea.

Le richieste di Moscovici alla Grecia

Mentre la Grecia dal canto suo chiede un alleggerimento del debito, Moscovici cerca di portare pace e di mettere in ordine la situazione che si fa sempre più complicata. Il 20 febbraio è infatti il termine ultimo per capire come agire e quali saranno le richieste delle parti in causa.

Al momento è chiaro che la Grecia non è in grado di sostenersi da sola e che il default, in caso di rifiuto da parte dei creditori, avverrebbe inevitabilmente a luglio. In questo mese infatti scadono i bond triennali e in cassa non ci sono i soldi per la restituzione.
Moscovici ha tenuto un lungo colloquio con Tsipras e al momento non sono state rivelate le proposte del Commissario.

Moscovici si è sempre detto favorevole ad un taglio del debito della Grecia e sembra che questa sia stata la proposta. Il paese ellenico dovrà applicare tutte le manovre di austerità fiscale imposte dall’Unione europea, ma in cambio avrebbe il ridimensionamento dei propri debiti.
Questa al momento, secondo molti giornali ellenici, sembra essere la proposta sul tavolo.

Si dovrà attendere il 20 febbraio per capire come realmente sta la situazione e se le parti in causa sono disposte a venirsi incontro.

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