Restituzione bonus 600€: chi è a rischio e quali sono le conseguenze

Antonio Cosenza

22/04/2020

10/07/2020 - 16:34

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L’INPS continuerà i controlli sui beneficiari dell’indennità una tantum anche dopo averla pagata. Chi non soddisfa i requisiti rischia di dover restituire i 600 euro.

Restituzione bonus 600€: chi è a rischio e quali sono le conseguenze

Bonus 600,00€: c’è il rischio di doverlo restituire? Sì, ma solo per chi ne ha fatto domanda pur non avendone diritto. Per tutti gli altri, infatti, non c’è il rischio restituzione bonus 600,00€, anche perché ricordiamo che questo è esentasse e quindi non va ad inficiare sul reddito.

Per chi invece ne ha fatto richiesta ma in realtà non ne avrebbe avuto diritto, allora ci potrebbe essere il rischio di dover restituire il bonus, nonché di rispondere del reato di falsa dichiarazione.

Questo perché nei prossimi mesi l’INPS effettuerà dei nuovi controlli (probabilmente a campione) per verificare che coloro che ne hanno fatto richiesta soddisfino tutte le condizioni previste dal Decreto Cura Italia. E nel caso in cui non sia così scatterà l’istanza per la restituzione dei 600,00€.

Il fatto che abbiate ricevuto regolarmente l’indennità una tantum, quindi, non significa che non siete a rischio di doverla restituire in un secondo momento. Smaltita questa prima fase in cui l’INPS ha dovuto velocizzare i tempi al fine di accreditare il prima possibile i 600,00€, infatti, verranno intensificati i controlli per accertare che il bonus sia stato percepito solamente da chi ne ha veramente diritto.

Bonus 600,00€ controlli ex post

Per il bonus 600,00€, riconosciuto ai lavoratori autonomi, agli stagionali, agli operai agricoli e ai lavoratori dello spettacolo (e anche ai liberi professionisti se si considera anche il reddito di ultima istanza), l’INPS ha ricevuto milioni di domande.

Al momento ce ne sono in lavorazione ancora 1 milione ma, come spiegato dal Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, circa la metà di queste verrà respinta.

Una volta completata questa fase, poi, ce ne sarà una seconda perché alle suddette categorie verrà data la possibilità, con il nuovo Decreto Cura Italia atteso per il mese di aprile, di fare richiesta per un bonus di 800,00€ (che molto probabilmente verrà riconosciuto per due mensilità).

Tuttavia, per poter fare in modo che i tempi per l’erogazione di questi aiuti fossero i più brevi possibili, l’INPS ha effettuato un check superficiale sulle varie domande. Questo ha fatto sì che anche alcuni di coloro che non ne avrebbe avuto diritto (ad esempio perché con doppia copertura previdenziale) lo abbiano comunque percepito.

Ma l’Istituto garantisce che una volta terminata l’emergenza ci saranno nuovi controlli ex post sul bonus 600,00€, così come pure su quello futuro da 800,00€, in modo che chi lo ha riscosso senza averne diritto dovrà obbligatoriamente restituirlo.

Bonus 600 euro: chi rischia di doverlo restituire

Come prima cosa è bene ribadire che per l’indennità una tantum di 600,00€ riconosciuta ai lavoratori autonomi, agli stagionali e agli operatori agricoli non sono stati previsti requisiti reddituali. Paradossalmente, quindi, anche chi è milionario è legittimato a farne richiesta.

Tuttavia, questo bonus è incompatibile per coloro che:

Per i lavoratori autonomi, dello spettacolo e per gli operai agricoli ci sono altri requisiti specifici:

  • lavoratori stagionali: hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del Decreto Cura Italia;
  • operai agricoli: nel 2019 devono aver effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
  • lavoratori dello spettacolo: 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro.

In alcuni casi il check effettuato dall’INPS è servito per capire se chi ha richiesto il bonus soddisfasse i suddetti requisiti, tuttavia - a causa dell’urgenza - alcuni dei non aventi diritto potrebbero aver superato il primo controllo e percepito comunque l’indennità.

Ecco perché in una seconda fase l’Istituto tornerà ad esaminare le domande, anche se difficilmente riuscirà a ricontrollarle tutte. Ci saranno quindi dei controlli a campione, forse non sufficienti per individuare tutti i furbetti.

Furbetti bonus 600,00€: cosa rischiano?

Ovviamente, nel caso l’INPS durante un controllo dovesse accertare che chi ne ha fatto domanda non ne avesse i requisiti - oppure che al momento della richiesta si trovasse in una delle condizioni di incompatibilità - disporrà la restituzione immediata del bonus.

Ma non basta, perché il furbetto rischia anche di dover rispondere per il reato di falsa dichiarazione davanti ad un giudice.

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